Pasqua in Valle Vigezzo, tra capretti e caccia alle uova

A Santa Maria Maggiore è la Pasqua dei grandi ritorni: dalla tradizione del capretto vigezzino all'amatissima caccia all'uovo “S...cova l'ova”. In più una mostra d'arte e allestimenti tematici.

  
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Per trascorrere una Pasqua legata alle tradizioni più autentiche e genuine, costellata da appuntamenti coinvolgenti e adatti ad ogni età, il primo passo è puntare verso la Valle Vigezzo. Santa Maria Maggiore, borgo su cui sventola la Bandiera Arancione del TCI, torna ad ospitare – dopo due anni di stop dovuti alla pandemia da Covid-19 – due eventi tradizionali di questo periodo dell'anno, dalla Domenica delle Palme al Lunedì dell'Angelo, con alcune novità “artistiche”.

La Mostra del capretto tipico vigezzino, che festeggia i 30 anni di vita, viene organizzata a Santa Maria Maggiore dal Consorzio Agricoltori ed Allevatori della Valle Vigezzo ed è in programma quest'anno domenica 10 aprile. Saranno presenti trenta allevatori, parte del Consorzio che tutela l’eccellenza del prodotto e che si fregia del PAT, il marchio che valorizza i “Prodotti Agroalimentari Tradizionali”.

Sarà anche e soprattutto un percorso nel gusto grazie alla mostra mercato in cui acquistare formaggi caprini e ovini e i violini di capra, una produzione di nicchia simile al prosciutto crudo e realizzata attraverso un accurato lavoro di stagionatura e insaporimento con pepe, cannella, alloro e rosmarino. Dalle 14.30, dopo un gustoso pranzo in area coperta, inizieranno le dimostrazioni di mungitura e le attività dedicate ai più piccoli.

Nella giornata di Pasquetta, lunedì 18 aprile alle ore 10, torna invece “S...cova l'ova”: decine di ovetti posizionati negli angoli più nascosti di Santa Maria Maggiore, una carica di centinaia di bimbi, regali per tutti e un premio speciale per chi riuscirà a trovare lo speciale “ovo d'oro”.
“S...cova l’ova” è ormai un appuntamento tradizionale per la località vigezzina, un gioco gratuito per bimbi fino a 12 anni d’età, che, accompagnati dai propri genitori, prenderanno parte ad una vera e propria caccia alle uova tra case dipinte, ville signorili, musei, chiese e parchi. Un’occasione curiosa e divertente anche per chi vorrà visitare e scoprire per la prima volta, in modo assolutamente non convenzionale, questo borgo alpino ricco di angoli suggestivi.

Oltre a questi due eventi tradizionali e legati al periodo pasquale, Santa Maria Maggiore offrirà altre iniziative per grandi e piccini, che andranno ad arricchire ulteriormente le feste.

L'antico lavatoio del paese, in Via Roma, ospiterà un allestimento dedicato ai più piccoli, dal titolo “La storia dell'elefantino Babar”, con apertura quotidiana per tutto il periodo pasquale a partire dal pomeriggio di sabato 9 aprile. La mostra è ispirata al personaggio immaginario creato nel 1931 dal francese Jean de Brunhoff, oggetto di oltre mille opere, tra album periodici, libri, documenti e tesi, tradotto in 17 lingue e conosciuto in oltre 150 paesi, nei quali ha venduto più di otto milioni di libri.

L'elegante serra della Casa del Profumo Feminis-Farina ospiterà, a partire da sabato 16 aprile e fino al 1° maggio (nei giorni di apertura del museo, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30), l'allestimento “Teste d'uovo (vere)”. “Testa d'uovo” è una definizione spregiativa degli intellettuali e dei teorici che, persi nell'astrazione, non vedono la concreta realtà. Uno degli elementi dell'immagine stereotipata dell'intellettuale è la fronte molto alta (ritenuta segno di intelligenza superiore) che fa assomigliare la testa a un uovo. L'espressione nacque in America nel 1952 per
ironizzare sul candidato presidenziale Adlai Stevenson II, calvo come un uovo e accusato di astrattezza, e sui suoi collaboratori.

Ma le teste d’uovo esposte presso la Casa del Profumo di Santa Maria Maggiore, affatto intellettualistiche, contengono davvero delle uova, in omaggio alla Pasqua.

Al Centro Culturale Vecchio Municipio sarà ospitata una inedita mostra d'arte dal titolo “Amici miei: sodalizi familiari e artistici”, in ricordo di Susanna Giorgis, Carletto Giorgis e Giovanni Mellerio. Taglio del nastro sabato 16 aprile ore 17 - Orari di apertura: 10-12 / 16-18.30 tutti i giorni fino al primo maggio. A seguire e fino al 29 maggio apertura solo sabato e domenica.

Su prenotazione nei giorni feriali. In più porte spalancate nei musei dedicati alle storie profumate e fuligginose degli emigranti vigezzini: la Casa del Profumo Feminis-Farina (aperta tutti i fine settimana, oltre alle aperture straordinarie dal 15 al 18 aprile e il 25 aprile), il polo museale dedicato alla storia della profumazione più antica al mondo, l'Acqua di Colonia, frutto del genio creativo ed imprenditoriale di due emigranti partiti per a Germania proprio dalla Valle Vigezzo; il Museo dello
Spazzacamino, che racchiude testimonianze multimediali legate alle storie, a volte drammatiche, dei piccoli e grandi spazzacamini del passato, sarà aperto tutti i fine settimana ed anche nel lunedì di Pasquetta dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.
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