Comitato Salute VCO torna su sanità locale
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del comitato salute VCO sul futuro della sanità locale e dell'Ospedale Castelli.
👤 Redazione ⌚ 3 Marzo 2022 - 17:04 2 commentia-
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La recente decisione di questa Amministrazione regionale di cancellare ogni investimento sul fronte ospedaliero, per chiarezza lo ripetiamo, ha cancellato il progetto “Ornavasso” che ha tutt’ora i requisiti necessari per avviare i lavori, anche subito, per la sua realizzazione, ma soprattutto hanno reso evidente l’imbroglio di un nuovo “ospedalino” in Ossola che ha animato il dibattito dal 26 ottobre 2019 e sul quale qualcuno ha costruito un castello di carte ora miseramente crollato dimostrando che non esisteva nessuna volontà di realizzarlo.
In sostanza il VCO rimarrà con quello che ha, si fa per dire, perché, complice la pandemia, si sta realizzando una nuova e inedita “filosofia” di assistenza ospedaliera basata su Domodossola e Omegna mentre a Verbania prosegue il suo svuotamento nell’indifferenza generale. Un disegno apparentemente assurdo.
Sorprende che la Direzione generale, pur in presenza di una mobilità passiva “monstre”, ormai vicina al 50%, non faccia sentire almeno la sua voce. Che ci sta a fare?
Tace il nostro rappresentante in Regione che su questo fantomatico “ospedalino” in Ossola ha puntato tutto senza portare a casa nulla, e che compare ogni tanto su qualche pomposo manifesto ad attribuirsi i successi di altri. La sensazione è che per tenerlo buono, come si fa con i bambini, lo abbiano lasciato giocare con questa illusione. Che fa, non si vergogna?
Sfuggono i motivi per i quali tace il “mondo politico”. È tornata a difendere il Castelli l’opposizione a Verbania, senza però rendere più incisiva questa scelta. Sono afone le altre formazioni politiche. Non riguarda anche loro?
Ci sorprende il silenzio del territorio nelle sue rappresentanze istituzionali, in primis i Sindaci, soprattutto coloro che si erano lasciati incantare da questo illusorio progetto che in questi quasi tre anni non ha mai avuto concreto supporto decisionale. Sono stati presi in giro soprattutto da chi ci rappresenta in Consiglio regionale, primo responsabile di questo pessimo risultato. Niente Ornavasso, ma niente altro. Va bene così?
Infine, ci siamo noi cittadini che dobbiamo comunque affrontare e risolvere i nostri problemi sanitari, che non possono aspettare le “sparate” del politico di turno. I malanni arrivano tra noi e non in funzione del nostro “credo politico”. Ci stiamo arrangiando senza far rumore come dimostra la mobilità passiva ormai arrivata prossima al 50%. Ci facciamo curare fuori da questa ASL, ma questo non interessa a nessuno, nemmeno alla Direzione generale che dovrebbe essere valutata anche su questo parametro.
A noi pare che sia l’art. 2 che l’art. 32 della nostra Costituzione dica cose diverse e inascoltate.
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