I campanacci delle Alpi per svegliare la primavera
Nel giorno di Sant'Albino i campanacci delle mucche per risvegliare la primavera: torna un appuntamento tradizionale delle Alpi
Mercoledì 2 marzo i bimbi di Santa Maria Maggiore (VB) cercheranno di destare la stagione più verde dell’anno.
👤 Redazione ⌚ 1 Marzo 2022 - 18:06 Commentaa-
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Risvegliare la primavera al termine di un inverno in cui, sull'arco alpino, la neve e le temperature rigide sono state grandi assenti, potrebbe rivelarsi un gioco da ragazzi, anzi, da bambini. E saranno proprio loro i protagonisti di questo appuntamento unico, a metà strada tra folclore e tradizione, che caratterizza la fine della stagione bianca nella piemontese Val Vigezzo.
La memoria storica di questa vallata a pochi chilometri dal Lago Maggiore e dalla Svizzera, vuole infatti che il 1° marzo – giorno dedicato a Sant'Albino – venga festeggiato dai più piccoli tra le vie di Santa Maria Maggiore con il suono dei campanacci di mucche, capre e pecore: l'obiettivo è ridestare la primavera dal rigore invernale.
La consuetudine vedeva i bambini del paese, ognuno con in mano un campanaccio, sfilare in un lungo serpentone rumoroso per le vie di Santa Maria Maggiore e delle sue frazioni: le nuove regole anti Covid non permettono di adottare questa modalità, ma il capoluogo vigezzino non ha voluto rinunciare a questo appuntamento, attesissimo dai bimbi.
Nel centro storico, nei pressi della Scuola di Belle Arti, del Vecchio Municipio, di Villa Antonia e dell'antico lavatoio, l'ufficio turismo e cultura del Comune realizzerà già nel weekend del 26 e 27 febbraio allestimenti floreali che faranno da cornice all'esposizione di campane decorative: così anche gli adulti, residenti, villeggianti e turisti, potranno dare il proprio contributo per il risveglio
della primavera. Campanacci storici di ogni tipo, messi a disposizione dagli allevatori della zona, saranno posizionati invece nella serra della Casa del Profumo.
Nella mattinata del 2 marzo i bimbi di Santa Maria Maggiore e delle frazioni, con le teste decorate di fiori e foglie e armati dei loro campanelli, percorreranno le vie del paese facendo tappa nei vari punti allestiti e dando vita un concerto rurale davvero unico e coinvolgente.
Un vero e proprio tributo alle tradizioni popolari di un tempo, in cui la natura e i suoi cicli erano parte integrante della vita quotidiana dei valligiani.
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