Inaugurazione UniversiCà di Druogno con viceministro Oliviero

Sabato 5 luglio 2014 a Druogno (VB) inaugurazione del Museo UniversiCà con la presenza del viceministro alle politiche agricole, alimentari e forestali Andrea Olivero

  
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Si terrà Sabato 5 luglio, dalle ore 16 nell’ala est della colonia montana di Druogno (VB) in Val Vigezzo l’inaugurazione del Museo UniversiCà, che si inserisce nel progetto interreg Italia-Svizzera “Tra.Me.Vi.Ve.” (Tradizioni Mestieri Vigezzo Verzasca).

Nella giornata verrà presentata anche la rassegna estiva “Me.Mo. Memorie e Montagne 2014” che quest’anno tratterà la tematica dell’alimentazione, anche in vista dell’Expo 2015, attraverso incontri, conferenze, proiezioni e spettacoli.

Il plesso di oltre 2.000 mq ospitante l’UniversiCà, è stato recuperato grazie ai fondi interreg e dedicato sia ad aree espositive (dove sono allestite numerose mostre temporanee) sia ad accogliere il Museo sulle tradizioni e sui mestieri della Valle Vigezzo.

«L’apertura di questo museo - commenta Anna Belfiore, presidente dell’UniversiCà - rappresenta una fondamentale tappa nella realizzazione di un progetto triennale che ha visto impegnata la Fondazione che mi onoro di presiedere in una serie di attività virtuose per la crescita del territorio».

L’evento vedrà la partecipazione straordinaria del viceministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Andrea Olivero.

«Il Museo Universicà è un ottimo esempio di come la tutela culturale e delle tradizioni possa incontrarsi con la valorizzazione dei mestieri. Generare memoria di come cambiano cultura, tradizioni e mestieri vuol dire permettere il ricordo di come eravamo e sforzarsi di pensare in maniera collettiva il "come saremo"», ha spiegato il senatore Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

«Il progetto – prosegue la presidente - si è sviluppato essenzialmente su due filoni di intervento: al primo è legata un’attività più stanziale con la valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni del territorio che ora hanno trovato localizzazione all’interno dell’ala est della colonia di Druogno; mentre al secondo filone è spettato il compito di ricerca, promozione e comunicazione dei valori e dei saperi inerenti la cultura del lavoro e la tutela delle tradizioni. Tale filone ha trovato nella creazione dellArchivio Virtuale delle arti, dei mestieri e delle tradizioni il suo naturale sviluppo».

L’archivio virtuale è raggiungibile sul portale UniversiCà in continua implementazione www.universica.it oppure www.tramevive.it

Partner di questo progetto è il museo della Val Verzasca che sta condividendo il percorso di UniversiCà con “Laboratorio antichi gesti”.


IL MUSEO

Il museo è composto da una decina di grandi sale (di 110 mq ciascuna) e spazi espositivi dove si possono trovare l’anima della Valle, tra suoni, visioni e narrazioni: i visitatori saranno accolti come avventori di un’osteria di montagna dove un narratore d’eccellenza, lo scrittore Benito Mazzi, introdurrà alla visita della Valle.

Gli scorci di una “Vigezzo d’antan” sono possibili grazie a numerose gigantografie che riprendono immagini di cartoline d’epoca. Non poteva mancare la “spina dorsale” della Valle costituita dalla storica “Ferrovia Vigezzina”.

Completa il percorso espositivo un viaggio nel mondo del bosco e del legno, dell’alpe e dell’agricoltura di montagna, nelle tradizioni e nelle devozioni.

Una sala è dedicata all’acqua e una alla nascita del turismo in Val Vigezzo.

Il visitatore verrà inoltre coinvolto in una serie di experience multimediali in un equilibrato rapporto tra nuove tecnologie e modalità espositive tradizionali.

ME.MO 2014

Il piano terra dell’UniversiCà propone ben sei tra mostre e allestimenti multimediali grazie anche alla collaborazione con Associazione Est Sesia, Ferrovia Vigezzina, Fondazione Soms, Associazione Musei dell’Ossola.

Tra i relatori dei numerosi incontri si segnala la presenza di: Cesare Ponti, industriale della Ponti s.p.a. e vicepresidente Federalimentare; Fulvio Bollini, direttore generale Est Sesia e dello scrittore Benito Mazzi. Leggi QUI il post completo