"Segni, ritmi, natura"
Sabato 7 agosto 2021 alle ore 18.00 presso la Sala Esposizioni “Panizza” di Ghiffa (Vb) l’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa “Il Brunitoio” inaugura la mostra Segni, ritmi, natura di Luce Delhove.
👤 Redazione ⌚ 8 Agosto 2021 - 10:03 Commentaa-
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A cura di Francesco Pagliari Testo e presentazione di Francesco Pagliari In collaborazione con la Fondazione Bogliasco.
Il segno di Luce Delhove interpreta lo stato delle cose, verifica presenze e detta ritmi dell’esistere. La natura è un tratto ricorrente nella ricerca artistica di Luce Delhove, nel passare attraverso gli elementi e gli stati sensibili; la natura corrobora le sensazioni, crea immediati valori che si riproducono incorporei: ciò che si può sedimentare nell’osservazione - subitanea, inconscia, colma di intenzioni direzionali - diviene patrimonio d’idee, diviene luogo e funzione dell’espressione. Il potere dell’immagine, che si accumula e dirama all’infinito, definisce il dispiegamento di variazioni nei percorsi ideativi, nella crescita del senso interpretativo.
I segni trovano nuova forza vitale, nuova capacità di “costruire” un terreno d’astrazione, nuove possibilità d’intersecare forme di realtà, nella consapevolezza di un processo ideativo che si propone e si deforma, che riprende luoghi e presenze oggettive della natura e restituisce immagini “altre”. Creative. Seducenti. Ritmiche. Sinuose o relative ad una lettura - idealizzata - per ortogonalità e per linee direttrici che si definiscono sulla base di riflessioni coinvolgenti l’assetto di trame urbane e di concrezioni territoriali, in una derivazione concettuale che non riproduce, ma testimonia e ricrea: render conto, nei segni e nei ritmi, di un’estrapolazione immaginifica, di una coerenza che si apre e si dirige ad inusitati orizzonti.
L’oggetto di natura in senso ampio, in questo percorso d’intelligenza e ricerca, diviene supporto e forma di un articolato itinerario di segni che ritmano espressioni e sensazioni. L’oggetto di natura recita allora una parte, un ruolo nel costituirsi come materia - in un senso
dilatato - della trasformazione, del passare “attraverso” stati percettivi. Espressione, densa di riferimenti e di sottintesi, di una materia che si coordina, che diviene scelta operativa e, in questo modo, si libera da subordinazioni, oltrepassando interpretazioni ordinarie: materia e
realtà si fondono in un linguaggio polimorfo, nell’assenza di schemi ripetitivi, per frammentarsi e ricomporsi secondo radicali formulazioni del dire e del significare.
Un elemento osservato e assimilato nella ricerca artistica di Luce Delhove (che sia elemento vegetale, corporeo, di una materia composita, o allungato alla scala sia territoriale sia paesaggistica) diviene aria di libertà, perdura nei segni e nei ritmi che scandiscono il tempo
dell’osservare e del fare, si traspone in mutazioni di forma, densità, scala dimensionale. Il dettaglio schematizzato del fogliame di una palma è nello stesso tempo una verifica analitica e uno spiraglio di leggerezza; i reticoli di linearità in cui si sovrappongono dialoghi fra parallelismi ed irregolarità geometriche sono una mappa delle astrazioni per costruire un territorio poetico: il vortice dei segni contiene un respiro arioso e riconosce una tessitura musicale, associa un ritmo cangiante, si compone del dinamismo intrinseco delle forme, si
alimenta di interpolazioni e di riferimenti in successione.
Una lettura della realtà di natura, nella trasposizione di vuoti e pieni, avviene attraverso la luminosità che si irraggia su tessiture e trame, nel risalto dei nuclei analitici, che possono contemplare concatenazioni come in un universo di architetture. Un nuovo paesaggio si
costituisce, multiforme. Una nuova parola si incardina nel segno, nel ritmo che già esiste ed è interpretativo, nella natura che si scopre e viene percorsa dalla capacità di scegliere, di sezionare e porre in rilievo, un processo progettuale che si arricchisce d’ogni passo di
consapevolezza e di riflessività, nell’osservare, nell’appropriarsi e nel riformulare. Stati d’elaborazione, mete che si distinguono, costante densità di suggestioni nella concatenazione ritmica di segni e d’idee: un’indagine senza fine, che non può aver fine, per un’espressione
di sensibilità aerea e luminosa.
Francesco Pagliari agosto 2021
Luce Delhove “Segni, ritmi, natura” dal 7 al 29 agosto 2021
Inaugurazione: sabato 7 agosto 2021 ore 18.00
ORARIO: da giovedì a domenica 16 -19
Sala Esposizioni Panizza, Corso Belvedere, 114 - 28823 Ghiffa (VB)
info@ilbrunitoio.org www.ilbrunitoio.org
L’INAUGURAZIONE SI SVOLGERÀ IN OTTEMPERANZA AI REGOLAMENTI ANTICOVID – 19 CHE PREVEDONO OBBLIGO DI MASCHERINA INDOSSATA E DISTANZIAMENTO. Leggi QUI il post completo