La puntata di ieri sera ha visto Antoninio Cannavacciuolo - il celebre chef di Villa Crespi di Orta San Giulio e tra i più affermati a livello internazionale - ‘riportare alla luce il Circolo dei Pastori’ nel vicino paese di Colazza.
Il programma è andato in onda ieri sera, 25 giugno, e verrà riproposto nei prossimi giorni.
Si tratta dell’ottavo episodio della seconda stagione della fortunata serie tv che, come si legge sul sito di Fox Life, porta Cannavacciuolo “a girare in lungo e in largo l’Italia e rispondere alle più disparate richieste d’aiuto provenienti da ristoratori nei guai”.
La trasmissione in onda sulla piattaforma di Sky è basata sul format Kitchen Nightmares portato al successo da Gordon Ramsay, altro grandissimo della cucina internazionale. Fra oltre 300 richieste giunte da tutta Italia, il Circolo dei Pastori è uno dei quattro ristoranti piemontesi ad essere stato scelto e per prendere parte al programma: anche in questo caso Cannavacciuolo non ha mancato di dispensare validi suggerimenti e attuare un restyling del locale e della cucina.
“Una bella vetrina anche per i prodotti del territorio, che vengono valorizzati a dovere” sottolinea il direttore della Coldiretti interprovinciale Gian Carlo Ramella. “Già nei mesi scorsi, in un’intervista alla Stampa, Cannavacciuolo aveva avuto belle parole per il territorio e le sue specialità gastronomiche, affermando che “Qui ci sono pastori che lavorano ancora all’antica, si respira buona aria di stalla e bisogna approfittarne”. È assolutamente vero ed è stato bello vedere all’opera lo chef con i ‘tesori gastronomici’ delle nostre terre”.
L’azienda Rossi Michela si trova a Nebbiuno e produce vende frutta e ortaggi, che propone all’interno della rete di Campagna Amica e, in particolare, al Mercato Agricolo del Vergante di Massino Visconti, ogni seconda domenica del mese. Produce inoltre confetture e gelatine di mele.
Le aziende Tondina e Minerva continuano invece la secolare tradizione dell’allevamento, una risorsa importantissima per il presente e il futuro dell’agricoltura del Vergante.
Ancora Ramella: “La puntata di ‘Cucine da Incubo’ ha consentito e consentirà al grande pubblico di conoscere una delle zone più belle delle nostre due province, la cosiddetta ‘terra tra i due laghi’ d’Orta e Maggiore, testimone di un’antica vocazione rurale: terra di allevamento e d’alpeggi, di colture d’ortofrutta, di miele e di fiori tipici. Prodotti che diventano protagonisti di una tradizione agroalimentare ed enogastronomica che coniuga bene memoria e futuro”.