Ordine dei Medici su carenza organico

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Consiglio Direttivo Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri del VCO, sulla carenza di medici.

  
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Anche nella nostra realtà territoriale del Verbano Cusio Ossola, la preoccupazione è alta e sempre più crescente è il disagio nelle comunità, ogni qual volta un medico di famiglia per i raggiunti limiti di età va in pensione.

Da anni la FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini), e non solo, ha costantemente portato all’attenzione della politica le problematiche legate alla “gobba pensionistica” e al ricambio generazionale.

Tuttavia una miope programmazione accompagnata da carenza ed insufficienza di borse di studio, ha determinato l’imbuto formativo per formare specialisti ospedalieri e medici di famiglia nelle cure primarie e prossime alla persona.

Siamo rimasti purtroppo inascoltati: il collega laureato non riesce ad accedere né al corso triennale di formazione per essere medico di medicina generale sul territorio né alla specialistica per entrare in ospedale con una identità specifica.

I concorsi di diverse specialità in ospedale vanno deserti e le zone carenti per l’inserimento di un medico di famiglia non vengono “coperte”.

E’ sufficiente che tre colleghi di medicina generale dal primo luglio vadano in quiescenza ed ecco che inizia la “pazza” corsa alla ricerca di un posto disponibile presso qualche altro medico per aver garantita la continuità dell’assistenza. Un terno al lotto che può finire anche con la perdita del principio di prossimità, infatti per una “stolta” definizione di ambiti territoriali di scelta, c’è
qualcuno che si trova “costretto” a scegliere il suo medico di famiglia a 20 Km di distanza.

Ma ci chiediamo: questa è qualità dell’assistenza?

Non si tratta più di un problema di semplice riorganizzazione, assistiamo ormai alla ricerca spasmodica di modelli organizzativi, gestionali e di forme contrattuali.

Ma questi sono solo la coperta per nascondere il vero problema: MANCANO MEDICI che possano, come auspicabile, concludere il loro percorso formativo per mettersi al servizio di una comunità, MANCANO le BORSE DI STUDIO per “formare” quei medici ed avviarli in una struttura o in ospedale.

Avendo la certezza dell’età anagrafica e quella dell’età pensionabile, è possibile una programmazione corretta e coerente al fine di evitare inutili disagi alle persone senza andare alla ricerca di soluzioni “tampone” a scapito della qualità dell’assistenza?

Il Consiglio Direttivo Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri del VCO
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