CROSS Festival 2021
CROSS Festival con crescente convinzione e successo, porta dal 2012 sulle sponde del Lago Maggiore un’intensa programmazione legata alla danza e ai linguaggi performativi contemporanei. Dall’11 al 27 giugno 2021, con due appendici alla fine di luglio e a settembre, la nona edizione del Festival si presenta.
👤 Redazione ⌚ 10 Giugno 2021 - 13:01 Commentaa-
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CROSS Festival, con crescente convinzione e successo, porta dal 2012 sulle sponde del Lago Maggiore un’intensa programmazione legata alla danza e ai linguaggi performativi contemporanei.
Dall’11 al 27 giugno 2021, con due appendici alla fine di luglio e a settembre, la nona edizione del Festival si presenta conciliando il meglio della propria esperienza con gli aspetti più suggestivi emersi durante la crisi legata all’emergenza sanitaria, soprattutto nella relazione sempre più stretta con il territorio, le sue imprese, la società.
“Anche per questa edizione CROSS ha dovuto inventare e inventarsi modalità di programmazione e nuovi paradigmi di collaborazione con artisti, organizzazioni e sistema locale – dichiara la direttrice artistica Antonella Cirigliano – La volontà di continuare a esistere, nonostante le molte difficoltà e le continue incertezze, è quella di un continuo rivendicare il valore e il ruolo primario dello spettacolo dal vivo nella vita della comunità.”
Anche nel 2021 CROSS si impegna nella valorizzazione del territorio: radicato in un contesto paesaggistico altamente suggestivo, il Festival apre un dialogo fertile tra patrimonio culturale, paesaggio e performing arts. Otto luoghi diversi diventano così casa del festival: il Teatro “Il Maggiore”, Casa Elide Ceretti, Villa Giulia a Verbania ma anche vie, piazze e quartieri, spazi naturalistici, lago, montagna e giardini storici ai quali si aggiunge per la prima volta Ameno. Il Festival, innamorato di questi luoghi suggestivi, ha adottato da anni un sistema di gestione sostenibile e proprio nel 2020 ha ottenuto la certificazione ISO 2021 “eventi sostenibili”.
Nella speranza che il pubblico possa assistere in presenza alla maggior parte delle proposte, senza dimenticare le più interessanti derive nate dalla fruizione digitale, il Festival porta sulle sponde del Lago Maggiore 40 artisti provenienti da tutto il territorio nazionale e dall’estero, 15 spettacoli, 4 residenze, 2 dj set e 2 co-produzioni.
Fra i molti highlight del programma, in un mix armonioso tra sperimentazione di linguaggi performativi e attenzione verso il contesto sociale più scottante, un particolare accento avranno quattro progetti artistici nati nell’ambito delle residenze frutto del CROSS Award, il premio internazionale che dal 2015 ricerca e premia i migliori progetti di performance contemporanea italiana e internazionale.
Sarà proprio la Finestra sul CROSS Award a inaugurare CROSS Festival 2021 l’11 giugno nella Sala Blu del Teatro Il Maggiore di Verbania con la creazione del giovane coreografo e danzatore di Kampala (Uganda) Haman Mpadire. Land of Soga è uno struggente viaggio fuori dal tempo che, attraverso la memoria trasfigurata della danza tradizionale africana, colpisce con attualissime domande sul trauma storico, l’identità e la memoria del corpo nero. Lo spettacolo del giovane coreografo, che ha studiato in Germania e in Austria sottolinea uno dei temi che emergono con forza dal programma: l’attenzione alla tutela dei diritti umani, la valorizzazione delle differenze, la salute e la sicurezza delle persone, la protezione dell’ambiente, con particolare riferimento al tema del climate change e la valorizzazione del paesaggio e dei territori sono condizioni irrinunciabili ad ogni ipotesi di sviluppo. Gli stessi valori che CROSS Festival si impegna a perseguire aderendo agli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La prima giornata di Festival prosegue, sempre al Maggiore, con Echea, lo studio del coreografo Andrea Zardi e della sua compagnia ZA | DanceWorks nel quale tre danzatori giocano con i suoni registrati e rielaborati fino a farne un vero e proprio tessuto sonoro. Rumori e parole, ma anche relazioni e interazioni fra le persone creano una trama in cui i danzatori si avvicinano, si corteggiano, discutono, interagiscono mentre la loro storia prende strade inattese attraverso risonanze e suoni improvvisi. Si conclude in musica con il dj set di Dario Tronchin, in arte Chevel, all’Arena Beach, spiagga del Teatro Il Maggiore.
Il tema dello sviluppo sostenibile e di una vita in armonia con il proprio contesto sociale è alla base della residenza di Azioni Fuori Posto. PERSPECTIVA, vedere attraverso è un intervento site specific itinerante nel quartiere Sassonia di Verbania, sabato 12 giugno. Il programma prosegue negli spazi dell’atelier di Casa Ceretti con il nuovo lavoro di exvUoto teatro, Nella Tana, un progetto di teatro digitale nel quale il pubblico avrà la possibilità, attraverso le tecnologie digitali, di “entrare” nella stanza di un hikikomori, come chiamano i giapponesi i ragazzi che decidono di non uscire più di casa. CROSS Festival sarà anche l’occasione per portare nel territorio del Lago Maggiore produzioni nazionali e internazionali da non perdere: fra queste Perpendicolare, che chiude al Maggiore il secondo giorno di Festival: un innesto affascinante e naturale tra il mondo musicale della cantautrice Cristina Donà e la danza del coreografo Daniele Ninarello uniti dal musicista e compositore Saverio Lanza, incontro affascinante nel quale discipline diverse trovano nuovi intrecci di senso e che conquista con una visione purissima e netta di canzoni, corpi e movimenti.
Domenica 13 giugno con approdo a Casa Mirabello di Ameno, CROSS Festival approfondisce ancora il tema delle residenze artistiche incontrando i membri della neonata associazione STRADE – Residenze Artistiche del Piemonte (CROSS Festival, Lavanderia a Vapore, Fondazione Cirko Vertigo, Mirabilia Festival, Officine Caos, Flic Scuola di Circo) con artisti, esperti del settore e giornalisti per discutere del sostanziale supporto alla creazione, presentando le buone pratiche del presente e le prospettive per il futuro. La giornata si concluderà con la performance Bach sonate e danzate di Marco Augusto Chenevier con Serena Costenaro: un danzatore e una violoncellista di confrontano sulla musica di Johann Sebastian Bach, in un concerto in cui la musica diventa fisica e il corpo si trasforma in uno strumento musicale, quasi una meditazione fisica in movimento durante la quale disconnettere la propria razionalità.
In prima nazionale martedì 15 giugno a Villa Giulia (Verbania) la performance Topography of Breath 2.0 di Pat Toh, da Singapore, concentra il suo lavoro sull'indagine dei resti, degli effetti e del trauma dell'ideologia. L’evento è caratterizzato da una mescolanza di digitale e performance dal vivo, con l’esibizione di Sara Vilardo. La Compagnia Tardito Rendina porta a CROSS Festival, mercoledì 16 giugno a Il Maggiore, lo spettacolo Sonja: con taglio ironico e irriverente Sonja, personaggio dell’opera Zio Vanja di Anton Cechov, prende le distanze dal dramma famigliare dell’opera originale, sfogandosi e dando voce a una interiorità invisibile e sorprendente.
Elisa Sbaragli presenta a Casa Ceretti giovedì 17 e venerdì 18 giugno, Besides Me, una coreografia interpretata da Sissj Bassani in cui si riflette sull’uomo che si sente epicentro, messo invece in discussione dal corpo, costante richiamo a mettersi in relazione con il fuori da sé. La serata di venerdì programma prosegue nella Sala Blu de Il Maggiore dove Irene Russolillo porta in scena Dov’è più profondo, frutto della residenza CROSS Award 2020: un live-set di danza, voci e musica che recupera forme di oralità e canto tradizionale del territorio trasformandole in colonna sonora originale che travolge e stravolge la tradizione.
Forte dell’esperienza della Walk Edition 2020 anche questa edizione del festival è diffusa: non solo i molti luoghi di spettacolo, ma anche un'escursione artistica nella natura del Sacro Monte di Ghiffa sabato 19 giugno con la nuova creazione della Compagnia Zerogrammi diretta da Stefano Mazzotta. Elegia delle cose perdute, ispirata al romanzo I Poveri del portoghese Raul Brandao, esplora la separazione dell’essere umano dalle proprie radici e dalla propria identità. Uno spettacolo intenso fra malinconica nostalgia e desiderio di riscatto che fiorisce da un anelito comune a tutti gli uomini e trova perfetto spazio scenico nella magia della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte.
Sabato 26 giugno l’esplorazione del territorio si spinge all’Ex Fabbrica FARO di Omegna con Industrial Soundscape di Alberto Ricca ed Elisa Sbaragli, una performance originale nata sul territorio che unisce danza, sound design e video arte per evocare il passato industriale che ha definito geografia e vite del VCO attraverso campionamenti di ritrovamenti d'archivio, suoni, movimenti, storie. La prima parte del Festival si chiude domenica 27 giugno in musica, a Casa Mirabello di Ameno, con il dj set mattutino The Quiet Hour di Giesse uno degli artisti più rispettati della scena elettronica underground italiana.
Sabato 31 luglio e domenica 1 agosto CROSS Festival presenta alla Biblioteca Ceretti di Verbania, in collaborazione con Allegro con Brio, il Laboratorio di scrittura creativa Le voci di dentro a cura di Martino Ferro che si propone come un primo passo verso la scoperta della propria “voce narrativa interiore”, attraverso esercizi, letture, analisi dei propri scritti, giochi narrativi e condivisione di storie.
Ultimo capitolo della nona edizione del Festival sul Lago Maggiore, giovedì 2 e venerdì 3 settembre, il progetto speciale Italia – Museo dell’Altrove. Vincitore del bando ministeriale “Vivere all’Italiana sul Palcoscenico” questa coproduzione fra LIS LAB Performing Arts - CROSS Festival, compagnia VAN, City Contemporary Dance Company - Hong Kong ideata e diretta da Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco, con il contributo artistico di ErGao e Noel Pong e la partecipazione di Giovanfrancesco Giannini, mescola danza contemporanea, azione performativa e arte installativa negli ambienti di Villa Giulia a Verbania. Lavorando sui temi del museo contemporaneo e della relazione tra spazio architettonico e corpo gli artisti si misurano con la creazione di un singolare “museo” dove il corpo vivente diventa opera d’arte. La collezione di opere esposte e messe in scena esplora la storia culturale italiana (il cinema del primo Pasolini, Fellini, la straordinaria arte di Antonio Ligabue, Venezia con la sua luce, la cultura popolare, i suoi dialetti, il rito del caffè, i giochi di carte); a questo si aggiunge il prezioso sguardo e il gusto “altro” degli artisti asiatici ErGao e Noel Pong con la loro particolare idea del nostro paese. Leggi QUI il post completo