Monti: preoccupazione per il futuro della sanità VCO

La proposta della Regione Piemonte su sanità ed ospedali non convince. Forte preoccupazione del Sindaco di Baveno Alessandro Monti.

  
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La proposta della Regione Piemonte su sanità ed ospedali, avanzata ieri alla rappresentanza dei Sindaci (come appreso dalle notizie rimbalzate in queste ore sugli organi d’informazione), non mi convince.

Da una parte c’è un clamoroso errore di metodo: prima di avanzare proposte definitive la Regione doveva confrontarsi con i Sindaci del territorio e, solo dopo, presentare un progetto che tenesse conto delle idee maggioritarie del territorio. Questo non è avvenuto.

Ma preoccupa ora, soprattutto, il merito perché si prospetta una sanità frammentata e debole, con un nuovo piccolo ospedale a Domodossola, un Castelli a Verbania impoverito di servizi e destinato a soccombere (si dice che rimarrà il DEA, ma il decreto Balduzzi - che non prevede due DEA nel nostro territorio - è ancora legge), e ha una visione che non potenzia di fatto la medicina e la sanità del territorio.

Inoltre, le risorse per fare tutto ciò non sembrano esserci.

Mi sembra un passo indietro, legato più a logiche partitiche che di difesa reale della sanità per i cittadini, perché un nuovo piccolo ospedale a Domodossola impoverendo il Castelli, vuol dire non tenere conto di un bacino del verbano che conta quasi tre milioni di presenze turistiche durante i mesi estivi oltre alla maggior parte della popolazione residente.

Per ora, come da due anni a questa parte, sono solo annunci, perché di atti concreti nemmeno l’ombra. La speranza è che ci si fermi prima di intraprendere una strada che porterà la nostra offerta sanitaria verso un gradino più basso.

Alessando Monti
Sindaco di Baveno
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