VCO in Movimento risponde su manifestazione a Pallanza

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di VCO in Movimento riguardante la manifestazione da loro organizzata domenica scorsa a Pallanza.

  
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La manifestazione di domenica 21 marzo a Pallanza è stata molto partecipata, viva e sentita. Come sempre non è mancata la musica, le poesie, i cartelloni, i laboratori per bambini e adulti... tutto secondo il nostro modo di manifestare. Ma a Pallanza erano tante le persone che al microfono aperto hanno scelto di condividere con la piazza le loro riflessioni e le loro proposte: pensieri di solidarietà per le tante attività economiche chiuse da mesi.

Pensieri rivolti a tutti gli alunni e studenti che sono stati privati dalla possibilità di andare a scuola e costretti a restare attaccati allo schermo per ore. Pensieri rivolti a tutti i lavoratori attivi nel sociale e nel commercio che di colpo hanno dovuto chiudere i loro cinema, palestre, negozi e non sanno come tirare avanti. Hanno attraversato tutto il presidio questi e tanti altri pensieri espressi al microfono da chi c'era e ha avuto il coraggio di dire le proprie ragioni e preoccupazioni e di condividerle.

Abbiamo letto le polemiche che la nostra manifestazione ha suscitato sui social, tra cittadini e istituzioni. Con questo post vogliamo dunque chiarire alcuni fatti e condividere con voi il nostro punto di vista sulla situazione.

E' da novembre 2020 che come VCO in Movimento abbiamo iniziato a manifestare per le varie piazze della Provincia, sempre rispettando le procedure previste dalla legge per l’organizzazione e lo svolgimento delle pubbliche manifestazioni.

Come sempre, dunque, anche domenica a Pallanza la manifestazione ha avuto luogo nel rispetto della normativa. In particolare era stato comunicato per tempo sia alla Questura che al Comune di Verbania data, luogo e orario della manifestazione, e come sempre alla manifestazione erano presenti le Forze dell’Ordine.

La manifestazione si è svolta in un clima pacifico e sereno, in uno spazio ben delimitato, all’aperto; l'indicazione data ai partecipanti è stata, come sempre, di rispettare la normativa vigente.

Siamo consapevoli del dramma sanitario, economico e sociale che stiamo attraversando, e proprio per questo vogliamo continuare a creare momenti di informazione, di condivisione, cultura, arte, spiritualità e una rete di aiuto solidale. Il nostro è un movimento di opinione, non partitico, che opera a livello culturale e artistico. Ed è curioso che proprio a Verbania, luogo che vorrebbe candidarsi ad essere Città della Cultura, ci siano state tali critiche.

Per noi manifestare significa essere propositivi. E non soltanto dire no a quello che a nostro parere non sta funzionando in questo modo di affrontare l’emergenza covid 19 - cosa che facciamo nello spazio del microfono aperto dove ognuno può intervenire sui temi che ci stanno a cuore: la Scuola, la Salute, lo Sport, l'Ecologia, la Socialità, l'Arte. Per noi manifestare è condividere momenti di socialità concreta.

Affiancare alle parole le azioni.

Come recita il nostro manifesto visibile a tutti sulla nostra pagina FB, in piazza vogliamo “condividere riflessioni e opinioni dal vivo e creare momenti di formazione sui temi scelti attraverso letture o altre modalità, che siano arricchenti per le persone partecipanti e possano portare un contributo al dibattito pubblico, alla comunità ed alle Istituzioni” (in accordo con l’art. 10 del DPCM 2 marzo
2021 che consente lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, purché avvengano in forma statica e nel rispetto delle “distanze sociali prescritte e delle altre misure di contenimento”).

Vale la pena ricordare, a tale proposito, che manifestare in forma statica non vuol dire dover rimanere immobili durante il presidio, bensì che non si possono creare cortei o sfilate itineranti per le strade. VCOinMovimento non è la soluzione, ma vuole essere di stimolo per trovare una risposta valida agli enormi problemi sociali, relazionali, psicologici che hanno colpito tutti, dai bambini agli anziani, e di cui così raramente si tiene conto nel dibattito pubblico.

E’ curioso che gli esponenti politici che inveiscono contro le nostre iniziative, invocando sanzioni esemplari e/o negazione del diritto di espressione, facciano parte di quegli stessi partiti che da oltre 30 anni hanno intrapreso politiche di taglio alle spese sanitarie e smantellato la sanità territoriale che, durante questa emergenza, avrebbe evitato il dramma dei decessi.

Alcune delle critiche che ci sono state rivolte sono sintetizzabili nell’osservazione per cui sarebbe inaccettabile che vi sia la possibilità di manifestare quando negozi, attività economiche e scuole sono chiuse da tempo, con enormi problemi per tutti, e in un periodo in cui la situazione sanitaria è molto delicata; questo, a parere di alcuni, sarebbe un “affronto”.

A chi ci muove queste critiche vogliamo rispondere che la nostra presenza in piazza è motivata proprio dalla volontà di trovare soluzioni migliori rispetto alle chiusure indiscriminate: soluzioni che tengano insieme la salute con la possibilità di portare avanti attività che sono vitali per il benessere complessivo della società; attività economiche, ma anche sociali, culturali, sportive.

Invitiamo dunque chi ci muove queste critiche ad unirsi a noi nelle prossime piazze: il nostro “microfono aperto” è accessibile a chiunque voglia portare la sua testimonianza, la sua proposta, le sue riflessioni su questi tempi difficili. Sono stati chiusi i luoghi di istruzione, di attività fisica e i luoghi ricreativi lasciando a casa persone sole e famiglie ad arrangiarsi nel risolvere i propri problemi, e talvolta ad affogare nelle proprie disperazioni. Piuttosto che disperdere energie nella contrapposizione tra noi, proviamo a trovare sinergie; a ragionare insieme sulle sfide della situazione attuale e sulle vie per affrontarla nel modo migliore per tutti e tutte.

Concludiamo nella consapevolezza di vivere in un Paese democratico dove è ancora possibile manifestare. Siamo grati, dunque, ai nostri padri e madri costituenti che, a seguito della Resistenza, hanno voluto sancire il diritto a manifestare le proprie opinioni e ringraziamo anche le Istituzioni che tale diritto garantiscono. Manifestare, forse, è anche e soprattutto Resistere.

VCOinMovimento
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