Bicincittà VCO su Progetto Investitalia

Riceviamo e pubblichiamo, una nota dell'Associazione Bicincittà del Verbano Cusio Ossola, riguardante l'approvazione del Progetto INVESTITALIA “Sistema intermodale integrato di mobilità sostenibile”.

  
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Accogliamo con grande soddisfazione il finanziamento da parte di Investitalia del progetto del Comune di Verbania “Sistema intermodale integrato di mobilità sostenibile” che vede finalmente pensare allo sviluppo della città appunto in modo “integrato”, ovvero pensando all’attuazione di una infrastruttura nella sua complessità con le integrazioni necessarie a farla diventare “sistema” uscendo dalla perversa logica degli interventi spot.

Cogliamo in questo un grande cambiamento di passo e di “pensiero”progettuale, rispetto a pratiche spesso estemporanee, frutto dell’ingresso nell’Amministrazione di nuove e qualificate sensibilità politiche e culturali, ma soprattutto con un ascolto reale di contributi e sollecitazioni esterne. Progetto che ci piace pensare propedeutico ad uno più generale del litorale di Suna e Pallanza finalizzato ad una reale riqualificazione qualitativa ed ambientale all’altezza degli altri centri rivieraschi, che ripensi all’accessibilità, agli spazi pedonali e verdi, ai parcheggi per i residenti e per le attività turistico ricettive e la ristorazione, in poche parole un progetto europeo.

Ma soprattutto che metta nel cestino il pessimo progetto presentato di Piazza Garibaldi (senza arte né parte). In attesa di conoscere i dettagli del progetto finanziato (finora solo enunciato), e pur intuendo la suggestione di accostare all’architettura del Maggiore quella di un nuovo ponte, vogliamo però esprimere le nostre grandi perplessità sulla scelta della costruzione di un nuovo ponte ciclopedonale sul San Bernardino sulla cui reale utilità ci permettiamo di osservare:

- il nuovo ponte sul San Bernardino non è “necessario a collegare il percorso ciclabile tra Pallanza e quello di Intra” in quanto ce n’è già uno;

- la possibilità di utilizzare i piloni esistenti del vecchio ponte militare Bailey è tutta da dimostrare;

- il ponte esistente a pochi metri presenta una sezione complessiva in grado di organizzare una sezione carraia netta di almeno 6,50/7,00 ml;

- marciapiedi laterali di almeno 1,50/2,00 ml per riqualificare quelli esistenti (“inquietanti” ed in pessimo stato);

- percorsi ciclabili unidirezionali su entrambi i lati di 1,25/1,50 ml;

- il ponte esistente si troverebbe in linea con i prevedibili percorsi ciclabili unidirezionali su Via Vittorio Veneto provenienti da Villa Taranto e si collegherebbe con i nuovi tracciati di Corso Mameli sul lungolago di Intra attraverso la rotonda del Flaim (mettendola in sicurezza);

- rispetto ai 7,5 milioni di spesa complessiva dell’intero progetto presentato, il costo del nuovo ponte sottrarrà inutilmente una quota importante a discapito di altre possibili opere.In alternativa si propone di riqualificare il ponte sul San Giovanni per:

- adeguare i due percorsi pedonali esistenti lungo il ponte (indecenti e pericolosi) con una larghezza non inferiore a ml 1,50 a cui affiancare due percorsi ciclabili unidirezionali di 1,25/1,50 ml il cui costo sarebbe notevolmente inferiore al nuovo ponte sul San Bernardino a vantaggio di altre opere;-collegare la Canottieri di Intra, frequentato centro sportivo, balneare e di ristoro, che costituirebbe il reale punto terminale del sistema di percorsi del litorale ipotizzato da Suna ad Intra (e non il Cavallotti);

- consentirebbe la continuazione del percorso fino al Sasso(frequentatissima area balneare, sportiva e turistico ricettiva), con la possibilità di servire la Villa Poss nel mezzo.La scelta di adeguare il ponte sul San Giovanni avrebbe infine l’altra importante qualità di scegliere di riqualificare l’esistente in alternativa alla costruzione del nuovo (perfettamente in linea con le opere di “rammendo” di Renzo Piano). Dicembre 2020.

Associazione BICINCITTA’ VERBANO CUSIO OSSOLA
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