Voce Libera VCO su comparto sciistico

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Voce Libera VCO, riguardante la questione aperture impianti da sci.

  
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In questi giorni il Governo sta ragionando sulle riaperture in prossimità del periodo natalizio: riaperture che devono riguardare non solo le attività commerciali, bar e ristoranti o il passaggio da una regione all’altra.

Crediamo che un tema di assoluta priorità sia costituito dalla tutela del comparto sciistico e dalle prospettive di riapertura degli impianti.

Il Piemonte vanta eccellenze nel campo sciistico (pensiamo al comprensorio della Via Lattea) ma anche il VCO con l’Alpe Lusentino, le piste di Domo Bianca, la Val Formazza, la Valle Vigezzo, Macugnagna e la Valle Anzasca, il Mottarone e Pian di Sole, esprime realtà che sono meta assidua dei nostri sciatori.

Il comparto sciistico ha già subito, per effetto della prima ondata del COVID-19, un grave colpo, solo parzialmente attenuato dal fatto che le chiusure in allora sono intervenute ai primi di Marzo. Oggi, viceversa, non far partire il comparto sciistico significa assestare un colpo mortale al turismo invernale.

Riteniamo, che in condizioni di massima sicurezza, agevolate tra l’altro dalle caratteristiche dello sci come tipico sport individuale, vi siano tutti i presupposti perché impianti sciistici e rifugi possano aprire.

Si regolino gli accessi agli impianti, si introducano contingentamenti negli ingressi ai rifugi ed ai locali posti sulle piste di montagna, ma si permetta allo sci di avviare l’imminente stagione invernale ed agli operatori del settore di lavorare e di respirare.

Ogni chiusura sarebbe un colpo mortale ad una parte fondamentale della nostra economia.
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