Rapporto sull’economia locale 2013
Venerdì 06 giugno 2014 alle ore 10,00 a Villa Fedora, la Camera di Commercio ha presentato il proprio rapporto sull’economia locale per l'anno 2013 e i primi indicatori 2014 con approfondimenti sul settore non profit e confronto con i territori alpini di montagna.
👤 Redazione ⌚ 12 Giugno 2014 - 09:41 Commentaa-
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Il presidente, Cesare Goggio ha ricordato come “la Giornata dell’Economia sia un importante momento di approfondimento e riflessione sull’andamento del sistema socio economico, in un momento dove permangono forti tensioni sui tema dell’occupazione e sulla dinamica delle imprese.
L’incontro è stato l’occasione per proporre una riflessione sul ruolo delle Camere di commercio, attori fondamentali per lo sviluppo delle imprese, dei territori e del Paese.
Sono intervenuti alla tavola rotonda: Paola Cabalà (Pasticceria Grandazzi), Daniele Testori (Testori Marmi), Antonio Zacchera (Zacchera Hotels), Vittorio Zacchera (Cooperativa Rosirse), Maria Adelaide Mellano (Sindaco di Omegna), Mariano Cattrini (Sindaco di Domodossola), Enrico Borghi (Deputato), Aldo Reschigna (Consigliere della Regione Piemonte).
Moderatore Andrea Dallapina, Direttore di Eco Risveglio.
Sintesi del rapporto sull’andamento dell’economia locale nel 2013
Il numero totale di attività registrate in provincia si attesta a fine 2013 a 13.585 in v.a. Nel 2013 in media sono nate 2,3 imprese al giorno. Il tasso di sviluppo del 2013 è pari a -0,84%. La fase critica è confermata livello regionale: -0,54%. A livello nazionale invece il tasso di crescita resta lievemente positivo (+0,21%) ma inferiore a quello degli anni scorsi (+0,31% nel 2012 e +0,82% nel 2011).
Confermata – rispetto al 2012 - la composizione del sistema produttivo provinciale: 24% commercio (3.339 imprese), 18% costruzioni (2.505 unità in v.a), 12,3% manifattura (1.667 in v.a.). Pari al- 12,2% del totale delle imprese il comparto degli alloggi e servizi di ristorazione (1.659 unità in v.a.).
Nel VCO risulta in crescita solo il comparto delle attività immobiliari (+22 imprese rispetto al 2012) che pesa per il 5% sul totale delle imprese (702 unità in v.a.). Stabile il settore turistico dove il numero di imprese si assesta a 1.659: 5 in meno rispetto al 2012. Le criticità più importanti toccano le costruzioni (in v.a. -110
imprese). Flessioni per le industrie manifatturiere (-66 unità) e per il commercio (-35 imprese in v.a).
Analizzando la forma giuridica, in provincia la dinamica è positiva per le imprese di capitali, +1,8%, con uno stock, in costante crescita, che sfiora le 2.209 unità. Quasi tre imprese su cinque in provincia sono imprese individuali a dimostrazione di come l’andamento delle piccole imprese influenzi la dinamica generale.
Per il quinto anno consecutivo il tasso di crescita delle imprese artigiane registra un andamento negativo.
La tendenza sempre più marcata nel VCO (-3,3%) è confermata sia a livello nazionale (-1,9%) che regionale (-2,5%). Rispetto al 2000 sono circa 650 le imprese artigiane in meno. Le nuove imprese artigiane nate in provincia nel 2013 sono 242, a fronte di 400 che hanno cessato l’attività.
Nel Verbano Cusio Ossola il tasso di sviluppo delle imprese governate da donne è negativo (-0,48%) ma meno intenso rispetto a quello registrato dal sistema imprenditoriale nel suo complesso (-0,84%). Migliore, seppur con segno meno davanti, anche rispetto alla media regionale (-0,62%). Delle 3.255 imprese governate da donne nel VCO, 378 sono “under 35” e 142 “straniere”, in aumento rispetto al 2012.
L’export provinciale nel 2013 segna un -1%, un risultato che risente soprattutto del rallentamento nella prima parte dell’anno. Meglio da luglio in avanti: -1,7% nel terzo trimestre e +9% nel periodo ottobredicembre 2013 rispetto allo stesso periodo 2012.
Leader per le vendite all'estero considerando i settori aggregati, resta il comparto dei metalli, che comprende i casalinghi, con oltre 162 milioni di euro di prodotto esportato. Seguono il comparto articoli in gomme/materie plastiche ed il settore chimico. Tengono le esportazioni di macchinari e apparecchi con oltre 98 milioni di export prodotto. La Svizzera è sempre il mercato più importante, seguito da Germania e Francia.
Turismo: nel 2013 sono state poco meno di 2,7 milioni le presenze di turisti nel VCO, in lieve flessione rispetto al 2012 (-2,2%), anno che aveva segnato il record di presenze nel VCO. In lieve flessione anche gli arrivi (-0,92%). Rispetto al 2012, la flessione delle presenze è relativa sia ai turisti italiani (-2%) che stranieri (-2,3%).
4 turisti su 10 provengano dalla Germania, in flessione del -2% rispetto al 2012. Seguono i Paesi Bassi. Le forze lavoro nel VCO risultano 71mila unità. Circa 66mila gli occupati in linea con il dato 2012. Il tasso di occupazione a livello provinciale è 62,4%, stesso risultato della media piemontese, e superiore alla media italiana (55,6%). Il tasso di disoccupazione supera il 7% (era il 5,4% nel 2011), valore inferiore sia alla media regionale (10,6%) che nazionale (12,2%).
Resta elevato il tasso di inattività femminile nella fascia d’età 35- 44 anni.
Nel 2013 le ore totali autorizzate di cassa integrazione nella nostra provincia sono oltre 2,3 milioni: -42% rispetto al 2012. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno diminuiscono le ore riferite alla cassa straordinaria ed in deroga. In linea con il 2012 le ore di cassa integrazione ordinaria.
Nel VCO rispetto al 2012 si regista una diminuzione degli impieghi (prestiti) ed un aumento dei depositi. Nel 2013 sono 87 gli sportelli bancari presenti nel VCO, pari al 3,4% degli sportelli regionali. In linea con la media nazionale è la densità degli sportelli bancari ogni 10.000 abitanti.
Popolazione in prevalenza di genere femminile: su 160.143 abitanti, poco meno del 52% è donna. I datirelativi al tasso di fecondità, registrano come in provincia si facciano meno figli (1,34) rispetto alla media nazionale (1,42) e regionale (1,43).
Primi indicatori 2014
Nei primi tre mesi del 2014 il tasso di sviluppo è negativo, ma arresta la caduta a -0,24%. Il risultato del primo trimestre è il “migliore” del Piemonte (-0,78%) ed il 17esimo a livello nazionale, dove si registra un tasso di crescita pari a -0,40%. Lo stock delle imprese registrate nella provincia del Verbano Cusio Ossola a fine marzo è di 13.513 in v.a. Saldi positivi per il comparto turistico, finanziario e immobiliare. Segno meno per il settore commerciale, manifatturiero ed edile.
Positivo il saldo iscritte-cessate di aprile, ultimo dato disponibile: a fronte di 76 iscrizioni si sono contabilizzate 44 cessazioni (+32 imprese in valore assoluto).
Industrie manifatturiere: aspettative congiuntura economica degli operatori periodo aprile-giugno 2014 Restano negative le aspettative degli operatori economici per il trimestre aprile – giugno 2014 per tutti gli indicatori economici.
La produzione industriale registra un saldo tra ottimisti-pessimisti pari a -20%. Stimato in flessione anche il fatturato (-17%), gli ordinativi totali e quelli interni: rispettivamente -21% il saldo ottimisti-pessimisti per gli ordini totali, -23% per gli ordinativi interni, segnale del perdurare delle difficoltà negli ordini a livello
nazionale. In decisa flessione anche gli ordinativi esteri -30%.
Commercio e ristorazione aspettative congiuntura economica degli operatori periodo aprile-giugno 2014 Qualche segnale positivo determina le previsioni dell’anno riferite agli indicatori analizzati. Le previsioni relative al fatturato sono positive con un saldo ottimisti – pessimisti pari al +9,2%. Occupazione ancora in stallo: per il 75% degli intervistati non ci saranno mutamenti rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Mobilità e nuove assunzioni in flessione rispetto ai primi mesi del 2013. Cassa Integrazione Guadagni. Nei primi quattro mesi 2014, aumentano ma solo nel VCO, le ore autorizzate di cassa integrazione totali: circa 1 milione di ore rispetto alle 894.222 ore del periodo gennaio-aprile dello scorso anno (+21%). La crescita nel VCO è frutto dell’aumento delle ore di cassa “straordinaria” (+226%) e di quelle a gestione ordinaria (+19%).
Diminuiscono invece nella nostra provincia le ore della gestione in deroga: -71% (da circa 230 mila ore registrate nei primi quattro mesi 2013 a poco meno di 65mila ore del 2014).
Alps Benchmarking: territori alpini a confronto
L'area interessata comprende 2.665.221 abitanti, 276.488 imprese e ha registrato nel 2013 ben 59 milioni di presenze turistiche straniere. Al suo interno sono rappresentate moltissime eccellenze produttive e non: dall'agroalimentare ai leader mondiali del made in Italy, dal turismo all'energia, senza dimenticare i poli universitari, gli eventi culturali, l'innovazione.
Di seguito, una sintesi di quanto emerge da questo primo confronto di tipo statistico:
- Popolazione.
L'arco alpino ha, forse sorprendentemente rispetto ad una certa immagine della montagna, un indice di vecchiaia non elevato, anzi in alcune aree (Trento e Bolzano) addirittura inferiore alla media italiana.
Il VCO registra un tasso di vecchiaia ben più elevato rispetto alla media nazionale ed uno dei tessi di vecchiaia più elevati rispetto agli altri territori alpini (secondo dopo Biella e Vercelli) che oscillano tra i 114 di Bolzano e i 162 di Cuneo. Sondrio e Aosta sono sostanzialmente in linea con la media nazionale.
- Imprese.
Complessivamente prevalgono le imprese di piccole dimensioni e due settori: agricoltura e turismo. Un po’ in controtendenza il Verbano Cusio Ossola, che ha una ridotta presenza del comparto agricolo, e dove spicca il 13% di peso sul totale delle imprese del manifatturiero. Territorio di antica vocazione industriale, la nostra provincia vede una presenza più elevata di questo comparto degli altri territori alpini - tranne Belluno e Biella.
Per tutti i territori alpini la presenza del comparto turistico, in primis Aosta, Bolzano e VCO, è quasi il doppio rispetto alla media nazionale.
Per quanto riguarda il tasso di sviluppo 2013, solo Bolzano (+0,23%) e Trento (+0,07%) registrano andamenti positivi, in linea con la media nazionale (+0,21%). Criticità per le altre zone, dove il tasso di crescita va dal - 1,56% di Sondrio al -0,62% di Vercelli. Il tasso di sviluppo delle imprese del VCO è pari a -0,84%.
- Export.
La propensione all'export del nostro territorio continua ad essere bassa: solo Aosta e Sondrio hanno valori più contenuti. Va comunque rilevato che il confronto avviene con eccellenze italiane, come Belluno.
- Mercato del lavoro.
In generale analizzando gli indicatori del mercato del lavoro è evidente la migliore performance dei territori alpini rispetto alla media nazionale. Escludendo le province di Bolzano e Trento, che registrano un basso tasso di disoccupazione ed elevati tassi di attività, anche tra le donne, la provincia del
VCO si colloca in linea con gli altri territori alpini.
- Ricchezza prodotta.
Due conferme: innanzitutto quello considerato è un territorio di grande benessere
economico. Il Verbano Cusio Ossola si conferma territorio con valore aggiunto pro capite e reddito procapite inferiore alle altre aree alpine ed anche alla media piemontese e italiana.
Terzo settore: risorsa economica e sociale dei territori
Al 31 dicembre 2013 le istituzioni non profit attive nel VCO sono 1.337, 1541 le unità locali. Decisi i segnali di crescita, in linea con il resto d’Italia.
La parte più “imprenditoriale” del non profit – quella con dipendenti/lavoratori esterni – rappresenta il 20% del totale provinciale. Ben diversa è la dimensione del volontariato: ci sono in provincia 140 volontari attivi ogni 10.000 abitanti, un numero davvero rilevante anche nel confronto con altri territori.
La dimensione media delle istituzioni non profit nel VCO è superiore alla media nazionale e piemontese per volontari, lievemente inferiore se si guarda al lavoro retribuito (la media piemontese e nazionale è 2,3).
Il VCO conferma il dato nazionale: cultura, sport e ricreazione sono la naturale vocazione del non profit, dove si concentra il maggior numero di istituzioni e volontari: quasi il 70% delle istituzioni ed il 50% dei volontari.
Seguono assistenza sociale e protezione civile, istruzione e ricerca, sanità – gli ultimi due con un peso minore rispetto alla media italiana. Quasi il 73% dei dipendenti si concentra invece nei tre settori sanità, assistenza sociale e protezione civile, istruzione.
Dimensioni e caratteristiche delle istituzioni non profit e del territorio incidono sulla risorse sulle quali il terzo settore può contare nel VCO: 6.600 euro per abitante, contro una media piemontese di 11.300 euro e nazionale di 10.700 euro.
Il volontario-tipo ha un’età compresa fra i 30 e i 54 anni. Nel VCO, come nel resto del territorio nazionale, i giovani sino ai 29 anni sono più numerosi degli over 64 e rappresentano ben il 19% del totale dei volontari (1 volontario su 5 ha meno di 30 anni). Con una spiccata predilezione per il settore cultura-sport e ricreazione e sanità.
1 volontario su 2 è diplomato, solo il 13% - in linea con i dati demografici provinciali – è laureato. Il 57% dei volontari laureati opera nella cultura-sport e ricreazione (i possessori di licenza media sono il 35%) Oltre 12.600 volontari, il 56% , sono occupati – percentuale lievemente superiore agli altri comparti territoriali – il 30% è ritirato dal lavoro.
La presenza femminile nel terzo settore è davvero significativa, sia che si guardi al lavoro retribuito che al volontariato. In Italia al 31 dicembre 2011 si contano 1,8 milioni di volontarie e 636.000 lavoratrici retribuite.
Più di un terzo dei volontari è donna, nel VCO – con un risultato inferiore alla media nazionale e piemontese (38% ).
L'analisi completa dei dati contenuta nel rapporto sull’andamento dell’economia locale, i primi indicatori 2014, gli indicatori di benchmarking territoriale e l’approfondimento sul settore non profit sono disponibili sul sito internet della Camera di commercio all'indirizzo: www.vb.camcom.it / VCO economia
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