Micki Piperno e l’Orchestra Immaginaria
Sabato 18 Luglio – Baveno – ore 21.00. Piazza S.S. Gervaso e Protaso - Ingresso gratuito (offerta libera). In caso di maltempo nella chiesa.
👤 Redazione ⌚ 17 Luglio 2020 - 13:01 Commentaa-
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Micki Piperno, chitarrista e compositore, da anni propone un concerto-spettacolo che nel corso del tempo si è evoluto e distinto con la precisa prospettiva di creare un racconto emotivo evocato dalla musica.
Dopo il successo di "Guitar Story" e “ La Deriva dei Continenti”, l’autore torna sulle scene per presentare il suo nuovo lavoro discografico, “Endless Horizon”, che rappresenta la naturale evoluzione del suo lungo e ricercato percorso artistico.
Ad accompagnarlo è sempre l’Orchestra Immaginaria, una formazione ormai rodatissima e capace di spaziare fra i generi e le culture mantenendo una propria definita identità sonora: la formazione per il concerto del 18 giugno sarà con Pino Pecorelli al contrabbasso, Silvia Battisti D’Amario alla viola oltre naturalmente a Micki Piperno alla chitarra.
I brani presentati nel concerto sono tutte composizioni originali di Micki Piperno, i cui elementi musicali si avvalgono della sua maturata esperienza musicale e spaziano dalla cultura classica fino alle più moderne tendenze della musica contemporanea.
La chitarra, strumento spesso relegato a ruoli secondari, in questo nuovo progetto diventa protagonista, acquisendo la centralità spesso data al pianoforte o più in generale agli strumenti a tastiera acustici ed elettrici.
L’Orchestra Immaginaria, insieme a Piperno, crea nuove suggestioni sonore, muovendosi con dimestichezza tra jazz, musica strumentale, world music e musica classica. I musicisti che compongono il gruppo hanno una grande esperienza negli ambiti più disparati e vantano tutti collaborazioni con artisti di fama nazionale ed internazionale.
La finezza delle parti di chitarra, suonate da Micki Piperno, rappresentano l’ossatura delle varie composizioni e sono cardine dell’intero progetto, sia nella proposta live, sia nel lavoro in studio di registrazione.
L’elegante proponimento della formazione non prevede mai la parola, il testo cantato, la loro è pura intenzione e invenzione strumentale, tuttavia la musica generata possiede un suo intimo canto, narrativamente inespresso eppure diretto, riconoscibile, non travisabile, avvincente, è una musica che nonostante il silenzio imposto alla voce racconta: l’effetto di questa loro scelta non certo marginale, permette così alla musica di deflagrare ancor più liberamente, svelando ancora e ancora la sua dote maggiore, quella di consentire all’immaginario di volare.
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