Coronavirus: aggiornamenti (4/4/2020 - ore 19.00) da Regione Piemonte

Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 342 (77 in più di ieri).

  
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Cosi suddiviso su base provinciale: 16 in provincia di Alessandria, 19 in provincia di Asti, 15 in provincia di Biella, 29 in provincia di Cuneo, 21 in provincia di Novara, 196 in provincia di Torino, 24 in provincia di Vercelli, 13 nel Verbano-Cusio-Ossola, 9 provenienti da altre regioni. Altri 546 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.

56 DECESSI, COMPLESSIVAMENTE 1.144

Sono 56 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 17 in provincia di Alessandria, 2 in provincia di Biella, 1 in provincia di Cuneo, 5 in provincia di Novara, 27 in provincia di Torino, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 proveniente da altra regione.

Il totale complessivo è ora di 1.144 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 219 ad Alessandria, 52 ad Asti, 84 a Biella, 76 a Cuneo, 133 a Novara, 443 a Torino, 59 a Vercelli, 58 nel Verbano-Cusio-Ossola, 20 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

SITUAZIONE CONTAGI

Sono 11.839 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.630 in provincia di Alessandria, 570 in provincia di Asti, 561 in provincia di Biella, 960 in provincia di Cuneo, 973 in provincia di Novara, 5.804 in provincia di Torino, 583 in provincia di Vercelli, 540 nel Verbano-Cusio-Ossola,169 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 45 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 447.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 38.638, di cui 22.806 risultati negativi.

NOTA

Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, il numero dei guariti virologicamente (77) supera quello dei decessi (56).

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EMERGENZA COVID-19: 60MILA MASCHERINE CONSEGNATE A RSA E PRESIDI SOCIO-ASSISTENZIALI



Le residenze e i presidi socio assistenziali presenti sul territorio piemontese da ieri sono stati dotati di altre 60mila mascherine.

Si tratta della seconda tranche che riguarda la tipologia “chirurgica” e che fa seguito a una prima distribuzione di 42mila dispositivi “lavabili”.

La Protezione civile della Regione, con l’ausilio dei volontari, ha consegnato a tutti i presidi del Piemonte, comprese le Rsa, una dotazione complessiva di circa 102mila mascherine per consentire agli operatori di poter lavorare in sicurezza.

«Questa fornitura – sottolinea Chiara Caucino, assessore al Welfare – è un passo importante per dare adeguata protezione a chi rischia la propria vita quotidianamente, mettendosi al servizio di chi ha più bisogno in questo momento. È segno che la macchina regionale si sta muovendo con tutti i mezzi a disposizione, per supportare la gestione della salvaguardia e della tutela dei lavoratori e degli ospiti dei presidi socio-assistenziali. Gli assessorati regionali lavorano costantemente in sinergia e sono pienamente operativi per affrontare nel modo più incisivo e concreto possibile questa importante emergenza».

« Colgo l’occasione - commenta l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi - per ringraziare quanti stanno lavorando nelle strutture e nei presidi e i volontari del Coordinamento regionale della Protezione civile, della Croce Rossa italiana, dell’Associazione nazionale carabinieri, dell’Associazione nazionale alpini, del Corpo Volontari Antincendi Boschivi e dell’Anpas. Donne e uomini di grande coraggio, che non si risparmiano mai, dedicandosi agli altri senza indugio e senza paura. Sono tutti i giorni sul territorio a supporto dell’Unità di Crisi per gestire i grandi e piccoli problemi che coinvolgono i cittadini a tutti i livelli. Un supporto che si esprime non solo con le operazioni logistiche assegnate, ma che va ben oltre e si manifesta nelle parole di incoraggiamento, nei sorrisi e nei gesti di umanità che possono davvero fare la differenza».!
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