Frontalieri, lavoro e paradossi

Per la campagna UDC ticinese, "Lavoro prima ai nostri", a distribuire il volantino un frontaliere. E' questa la storia quantomeno "curiosa" che racconta ieri il sito Ticino Online.

  
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Dal sito: www.tio.ch

Le segnalazioni via web hanno avuto una conferma. A Vezia (ndr - Canton Ticino vicino a Lugano) a distribuire i volantini per promuovere l'iniziativa popolare dell'UDC ticinese "Prima i nostri" - che chiede di inserire nella costituzione ticinese il principio di precedenza ai residenti per attribuire un posto di lavoro - è stato un lavoratore frontaliere.

Il lavoratore ha utilizzato un'autovettura con targhe italiane. La ditta che impiega il lavoratore italiano è controllata dalla Posta. Come si legge su LaRegioneTicino di oggi, il titolare della ditta, che dà lavoro a oltre duecento persone, ha spiegato che il frontaliere segnalato è uno dei due o tre alle dipendenze dell'azienda. Lavoratore che si occupa di distribuire volantini e pubblicità nella zona di Vezia.

UDC ticinese incoerente? Il partito ha risposto che questa è "un'accusa subdola" e che l'UDC "predica e razzola nello stesso modo". I democentristi ticinesi hanno spiegato che per distribuire i volantini e i formulari della loro iniziativa si sono rivolti a una ditta "svizzera, che dipende di una succursale ticinese a Mezzovico che impiega circa 200 dipendenti, dei quali solo due frontalieri”.

La raccolta di firme prosegue. Come ha riferito alla "Regione" Alfredo Soldati, membro della direttiva cantonale dell'UDC, sono state finora cinquemila i cittadini ad aver firmato l'iniziativa costituzionale "Prima i nostri". Cifra da prendere con le pinze, in quanto mancano ancora le notifiche di parecchi raccoglitori.

Entro il 23 giugno l'UDC dovrà consegnare almeno diecimila firme alla Cancelleria dello Stato.
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