Zacchera su sanità VCO

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Marco Zacchera, estratta dall'ultima edizione della sua newsletter "Il Punto", riguardante l'ospedale unico del VCO.

  
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Le polemiche e le lacerazioni che stanno accompagnando il nuovo piano sanitario presentato dalla Regione Piemonte stanno dividendo – come sempre – la nostra provincia che una volta di più non riesce ad esprimersi in modo minimamente unitario. Credo che alla fine – come sempre – non si farà assolutamente nulla, come tutto è di fatto bloccato da 20 anni nell’incapacità della classe politica di saper cogliere le situazioni affrontandole al di sopra del proprio (presunto) vantaggio di campanile.

Mi sento un “vecchio saggio” non ascoltato da nessuno quando puntualmente – ormai da lustri – non si vuole costruire nulla sul piano della condivisione ma solo giocare la carta demagogica del presunto vantaggio, appunto, elettorale o territoriale. Che peccato! Ma anche i media locali – forse – potrebbero meglio contribuire a far ragionare su fatti e conseguenze senza dare troppo spazio a chi urla di più.

Vedo che molti hanno però comunque ripreso o condiviso quello che anch’io credo essere il minimo comun denominatore di una strategia per convincere la maggior parte del territorio e che ho spiegato la scorsa settimana su IL PUNTO.

Credo e ribadisco - infatti - che la cosa più saggia sarebbe il mantenimento degli attuali 2 ospedali a Verbania e Domodossola per i soli reparti collocati nelle strutture “nuove” destinandole a pronto soccorso h 24, ai ricoveri non acuti, ambulatori, servizi sanitari di day hospital e reparti di degenza. Acuzie ed emergenze andrebbero invece collocate in un’unica e nuova struttura ospedaliera - moderna ma ridotta nelle dimensioni (altrimenti non tornano i conti) - che sia collocata là dove vuole il buonsenso e non la demagogia, ovvero nella piana di Ornavasso.

IL FATTO NUOVO (DI CUI NON CAPISCO PERCHE’ NON SE NE PARLI PIU’ SPESSO) E’ CHE QUESTA AREA - GIA’ INDICATA A SUO TEMPO COME LA MIGLIORE - ERA STATA BLOCCATA PER VINCOLI IDROGEOLOGICI CHE ORA NON CI SONO PIU’ (visti i nuovi argini del Toce) E QUINDI RITORNA AD ESSERE LA PIU’ COMODA PER TUTTI, SUPERANDO L’ILLOGICITA’ DI COSTRUIRE L’OSPEDALE A META’ MONTAGNA – ma PUR sempre ad Ornavasso! – CON UN GRANDE AUMENTO DI COSTI.

Basta fare un po' di conti sulle distanze, il numero di residenti e turisti ed i tempi di percorrenza per verificare (ma per una volta sia fatto sul serio!!) come la soluzione dell’ospedale unico a Domodossola sia illogica.

Oltre ad essere baricentrico, Ornavasso (che è sempre nella piana dell’Ossola e quindi soddisferebbe anche le indicazioni regionali) è più vicino per i necessari trasferimenti verso Novara e limiterebbe la mobilità passiva che dalla parte sud della provincia - ovvero dal Verbano e dal Cusio - da sempre gravita verso le strutture lombarde.

Avere un ospedale di eccellenza migliorerebbe il livello medico e delle prestazioni mediando le distanze per tutti e tenendo conto che per le emergenze non gravi le due attuali strutture di Domo e Verbania sono e devono essere mantenute.

Ovviamente c’è poi tutta la partita della sanità extra-ospedaliera con la necessità di “Case della Salute” che possano drenare l’afflusso verso gli ospedali facendo da filtro per la gran parte delle prestazioni, cosa che oggi purtroppo non avviene.

E ’così difficile mettersi d’accordo su una base come questa? A me sembra una proposta logica e rispettosa di tutti, mi si dimostri il contrario!

Marco Zacchera
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