Museo Paesaggio: “Segni di Inizio. Opere per un Progetto”

Nella conferenza stampa, il Presidente Massimo Terzi, ha anche confermato lo spostamento di parte delle collezioni dalla sede ufficiale del Museo del Paesaggio a Villa Giulia, in via provvisoria, a partire dal 29 maggio 2014, e ha annunciato una convenzione con il Comune di Verbania per un contributo di 50mila euro.

  
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La mostra di incisioni, stampe ed acqueforti che dal 24 maggio al 6 luglio occuperà i locali di Casa Ceretti è il segno del rinnovato interesse del Museo del Paesaggio per l'arte contemporanea e la grafica.

La sede di via Roma 42 a Intra accoglierà una quarantina opere, provenienti in parte dalla collezione privata di Mario Benedetti e Zlata Maltaric, e da singoli artisti che entusiasmati dal progetto, in segno di solidarietà al museo hanno donato le proprie opere.

L'artista bergamasco, sarà presente al momento dell'inaugurazione, il 24 maggio alle 18. Le opere di Attilio Stefanoni, Calisto Gritti, Gianni Robusti, Joachim Schmettau, Jose Villa Lobos, Mario Nanni, Norman Gebauer, Paolo Ghilardi, Petra Meyerrose, Pierantonio Verga, Raimundo Sesma, Ryo Nakanishi, Josè Pepe Lazcarro Toquero, Roberto Kusterle, Hellinger Fritz, Ubaldo Rodari, Andrea Cillo, Antonella Lanzi, Barbara De Ponti, Baruch Vergara, Chiara Colombo, Cristian Boffelli, Daniela Musa, Daniela Pirola, David Francesconi, Davide Benati, Elio Bianco, Giancarlo Gorini, Giuseppe Anello, Giuseppe Buffoli, Hsiao Chin, Lorena Pedemonte, Piero Calignano, Silvia Bonanni, Valeriano Trubiani Zé de Rochae e Mario Cresci offrono uno sguardo sulle diverse tecniche di incisione che l'artista utilizza per indagare il vasto e complesso mondo delle immagini.

Una riflessione in cui si intrecciano le atmosfere giovanili e la ricerca di nuove modalità grafiche per esprimere i ricordi. Il filo rosso è un segno grafico, forte e prorompente che permette di ricreare immagini parallele ed oniriche.

La mostra è aperta: Giovedì e Venerdì dalle 16:00 alle 19:00, Sabato e Domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Il percorso accompagna il visitatore in un incrocio geometrico di esperienza e pensiero, che trova la sua sintesi nel laboratorio calcografco attivo nella seconda parte dell'estate.

Il corso di incisione di base, realizzato in collaborazione con il “Brunitoio” di Ghiffa, sarà diviso in sei lezioni, dalle 15:00 alle 19:00 che si svolgeranno a Casa Ceretti il 12, 13, 19, 20, 26 e 27 luglio.

Il corso costerà 70 euro per i titolari della tessera del Museo del Paesaggio e 100 per i non tesserati, con un contributo per il materiale.

Al termine delle giornate, che affronteranno le problematiche dell'incisione sia dal punto di vista tecnico, sia la sua evoluzione sotto il profilo storico, i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza.

Il corso estivo si inserisce all'interno di una pianificazione pluriennale che punta a istituire a Casa Elide Ceretti una Scuola di incisione e stampa nelle varie tecniche grafiche con un'attenzione particolare verso la calcografia.

Uno spazio “pratico” dove verranno ospitati laboratori, conferenze ed incontri destinati alle scuole e i centri estivi. I corsi offriranno una formazione di base e permetteranno di divulgare la storia dell'arte, delle tecniche e delle diverse pratiche della grafica d'autore, attraverso mostre didattiche, dimostrazioni e seminari di base. Alle attività ordinarie, verrà affiancata l'organizzazione di Workshop e stages con artisti internazionali con un'attenzione particolare verso la sperimentazione e l'arte contemporanea.

“Nell’ottica di ridare identità alla sede staccata di Casa Elide Ceretti – spiega Federica Rabai, conservatrice del Museo del Paesaggio - in sintonia con le iniziative complessive di rilancio sul territorio del Museo e in coerenza con le intenzioni del lascito dell’artista intrese, siamo lieti di inaugurare la prima mostra dedicata alla grafica e all’incisione d'autore con l’intento di disegnare un percorso nell’ambito dell’Arte Moderna e Contemporanea attraverso un programma di iniziative complementari a quelle di Palazzo Viani Dugnani e di Palazzo Biumi Innocenti.

Importante e significativa per l’avvio del progetto è la collaborazione del Maestro Mario Benedetti, prestigioso nome, conosciuto a livello internazionale, del modo della grafica e dell’incisione che ha donato alle collezioni del Museo una serie di opere, esposte e presentate - insieme ad altre donazioni provenienti anche dall’estero - proprio in occasione della mostra di Maggio.

Il nostro Museo ha deciso di rivolgere l’attenzione verso il mondo della grafica artistica e dell’incisione perché, nell’ambito dell’arte contemporanea, costituisce una grande risorsa ancora poco conosciuta ed esplorata ma di notevole ed innegabile importanza, che deve la sua origine e la sua fortuna alla possibilità di moltiplicare le immagini, con l’opportunità di avere una diffusione più ampia nel panorama artistico e culturale contemporaneo”.

Mario Benedetti L'artista nasce a Terni nel 1938. Trascorre i primi anni dell’infanzia e dell’adolescenza in varie città dell’Emilia e della Lombardia, in particolare a Cremona, dove vive da sfollato. Alla fine degli anni ’50 si trasferisce a Milano dove frequenta il Liceo Artistico a Brera. In occasione del suo primo viaggio e soggiorno in Brasile, nel 1964 – 65, seguendo una troupe cinematografica nello stato di Minas Gerais, prende confidenza con il mezzo di riproduzione fotografica che lo porta alla manipolazione del fotogramma filmico.

Alla fine degli anni ’60 si trasferisce a Bergamo. I primi approcci alla calcografia, che persegue nel tempo e che oggi è parte integrante del suo lavoro, risalgono agli anni ’60. Per poter dedicare più tempo all’incisione, allestisce negli anni ’70 un laboratorio di calcografia in proprio.

Nell’ambito della calcografia sperimenta linguaggi vari e realizza negli anni novanta stampe di grande formato nel laboratorio di N. B. Jensen a Copenaghen e alla “Grafica Uno” di Giorgio Upiglio a Milano. Questi fogli di grande formato testimoniano la sua perseveranza nel cercare nuovi strumenti e metodologie operative. Ma ciò che nel grande sembra eludere il carattere “intimistico” dell’incisione lo si ritrova nelle edizioni dei libri d’artista tra i quali Scri/vi/vere, o il più recente "Dal Diario Messicano”, ed altri.

Attualmente vive e lavora a Bergamo e Milano dove è stato titolare della Cattedra di
tecniche dell’incisione all’Accademia di Belle Arti di Brera. Leggi QUI il post completo