VerbaniaArte: “Colore, forma, vuoto…”
Dopo accurati lavori di restauro conservativo è stato riaperto al pubblico il 23 giugno scorso, nel cuore di Ascona (CH), il Museo Comunale di Arte Moderna della romantica città ticinese affacciata sul Verbano, con una interessante mostra curata dalla Direttrice, Mara Folini.
👤 Stefano Valera ⌚ 12 Agosto 2019 - 08:01 Commentaa-
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Focus dell’esposizione - nei bellissimi spazi rinnovati del Museo, ripensati ad hoc per la mostra - l'arte europea del secondo dopoguerra.
"Colore, forma, vuoto. Contemplazione e meditazione nell’arte contemporanea”, questo il titolo dell mostra, consente al pubblico di apprezzare, fino al 13 ottobre prossimo, grazie alla collaborazione avviata con la Fondazione Hackerodt per l’arte e la cultura di Hannover, opere provenienti in gran parte dalla collezione realizzata dalla sua fondatrice, Christiane Hackerodt.
“Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, in opposizione a espressionismo astratto, informale e realismo socialista - spiegano gli organizzatori - , si assiste alla nascita di tutto un insieme di gruppi di artisti impegnati che, radicalizzando i risultati delle prime avanguardie storiche (Bauhaus, Dada, futurismo, costruttivismo…), concorrono alla ridefinizione del ruolo dell’arte e dell’artista…”.
Si assiste così in quel periodo alla nascita di “un nuovo linguaggio artistico autonomo, non più espressione di un “Io” soggettivo, basato su scoperte scientifiche e tecnologiche più attuali e rigorose, che esplorassero i meccanismi della percezione visiva”.
“Il risultato è la creazione di ‘quadri-oggetti’ dinamici, opere d’arte ‘aperte’, che per la prima volta rivoluzionano anche il ruolo dello spettatore”, il quale da passivo fruitore si trasforma in un collaboratore attivo e creativo…”.
E’ stata così raccolta, negli anni, una collezione che si è costituita e ha preso forma intorno ai temi della contemplazione e della meditazione, che la Fondazione stessa ha come obiettivo di esplorare, analizzando inoltre i parallelismi e le differenze tra le opere di artisti occidentali e orientali: comprende quindi opere degli artisti tedeschi del Gruppo Zero di Düsseldorf (Heinz Mack, Otto Piene, Bernard Aubertin, Hermann Bartels e Raimund Girke); ma anche lavori di artisti orientali (Morio Nishimura, Kazuo Shiraga, Kwang Young Chun e Yuko Nasaka). Lo sguardo è dunque diretto su due mondi, così da permetterne una visione d’insieme in una prospettiva storica ma soprattutto, e qui sta l’originalità della mostra, proponendosi quale concreta alternativa al nostro stile di vita contemporaneo frenetico, condizionato da una società globalizzata in cui il Web è protagonista.
L’esposizione risponde proprio a questo disagio dei tempi, offrendo al visitatore l’occasione di immergersi in un’atmosfera di calma, di forme, colori e silenzi, prendendosi una pausa dalla quotidianità, per meditare su di sé contemplando le opere esposte, assorbendo le loro forme e i loro colori, e facendosi così trasportare in un’altra dimensione, più autentica.
Per valorizzare l’importante collezione esposta, si è voluto integrarla con opere di artisti che hanno avuto un’importanza e un ruolo fondamentali nell’ambito del Gruppo Zero e le sue costellazioni, grazie alla generosità e alla disponibilità della Galleria d’arte Beck & Eggeling e di alcuni prestatori privati che hanno preferito mantenere l’anonimato: è possibile così ammirare anche opere di Yves Klein, Piero Manzoni, Enrico Castellani e Lucio Fontana.
Dove?
Museo Comunale d'Arte Moderna, Ascona (CH)
Orari d’apertura mostra
Dal martedì al sabato, 10.00 - 12.00 e 14.00 - 17.00
Domenica, 10.30 - 12.30
Apertura festiva il 15 agosto 2019
Chiusura il lunedì e il 1 agosto 2019, Festa Nazionale Svizzera
Info:
Museo Comunale d'Arte Moderna
via Borgo 34, 6612 Ascona CH
tel.: +41 (0)91 759 81 40
fax: +41 (0)91 759 81 49
museo@ascona.ch
www.museoascona.ch
Mara Folini, a sinistra, con Christiane Hackerodt
Tre opere di Hermann Bartels: da sinistra, Senza titolo (1962); Senza titolo (1961); Composizione nera (1960)
Ida Barbarigo, Passeggiata severa, 1962
Federica Marangoni, Il libro d’oro, 2017
Lore Bert, Profondità in oro e turchese, 2017
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