Legge elettorale Comuni, una proposta di legge dell'On. Cristina
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato dell'on. Mirella Cristina, Forza Italia, riguardante la proposta di legge elettorale dei Comuni.
👤 Redazione ⌚ 30 Luglio 2019 - 13:01 8 commentia-
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Parte da Verbania la proposta di abolire il ballottaggio nelle elezioni comunali, o perlomeno di prevederlo solo in casi estremi. A presentarla la deputata di Forza Italia Mirella Cristina, componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati: «È un dato di fatto che la partecipazione in generale alle elezioni amministrative e in special modo al ballottaggio sia costantemente in calo. La conseguenza è che la rappresentatività di chi viene eletto è sempre inferiore, perciò all’interno del Comitato provinciale di Forza Italia del Verbano Cusio Ossola ci siamo chiesti se non fosse il caso di modificare il meccanismo del ballottaggio».
Di fatto si vorrebbe estendere a tutta Italia ciò che succede già dal 2016 nei centri con più di 15.000 abitanti in Sicilia, dove la Regione ha previsto che alle elezioni comunali venga eletto il candidato sindaco più votato che abbia conseguito almeno il 40% dei voti. La proposta di legge dell’on. Cristina prevede che il ballottaggio resti solamente se nessuno dei candidati raggiunga tale percentuale oppure – caso estremamente remoto ma pur sempre possibile – se due candidati ottengono lo stesso identico numero di voti.
«Nel 1993 – ricorda il coordinatore provinciale di Forza Italia Massimo Manzini – il legislatore aveva introdotto il ballottaggio per garantire al vincente una ampia rappresentatività. In questi 25 anni però si è sempre dimostrato che l’affluenza tra primo e secondo turno crolla, perciò quasi sempre il nuovo sindaco viene eletto con un numero di voti che è inferiore al 50% degli aventi diritto». Esempio pratico: un candidato che al ballottaggio vince con il 60% dei voti ma con appena il 40% di affluenza finisce per essere eletto con il consenso di neanche un quarto degli aventi diritto, appena il 24%.
«Riteniamo quindi che con questa nuova regola il candidato vincente abbia una rappresentatività maggiore – aggiunge Manzini –. Inoltre, crediamo che si eliminerebbe anche quella “proliferazione” di liste e candidati di disturbo, perché questo meccanismo favorirebbe coalizioni vaste e omogenee».
«Il crollo dell’affluenza al voto viene costantemente analizzato ma nessuno ha mai avuto il coraggio di intervenire con una proposta concreta per garantire maggiore rappresentatività politica ai sindaci – osserva in conclusione Mirella Cristina –. Credo che questa sia una questione di interesse nazionale, non solo locale, su cui ragionare». Leggi QUI il post completo