Truffa delle case vacanza
In fase conclusiva una complessa attività d’indagine riferita alle ipotesi di reato di truffa in concorso (artt.110,640 c.p.), A carico di tre persone, due residenti a Verbania ed una a Castellanza.
👤 Redazione ⌚ 27 Luglio 2019 - 15:03 Commentaa-
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Attraverso l’inserzione nel portale “subito.it” di falsi annunci per l’affitto di case vacanze nei periodi invernali ed estivi, si facevano bonificare importi variabili (dai 300 ai 500 euro) a titolo di caparra, scomparendo poi nel momento di concludere gli accordi e permettere agli ignari vacanzieri di recarsi presso i siti prenotati.
Gli accordi venivano presi sotto falsi nomi attraverso messaggistica whatsapp, utilizzando schede intestate a nomi fittizi, indirizzi mail spesso inesistenti, ed il tutto era coordinato dall'uomo di Castellanza che utilizzava le credenziali dei due verbanesi sia per gli accordi che per i prelievi.
La complessa attività d’indagine svolta dai carabinieri della sezione di p.g. della locale Procura, coordinata dal procuratore della repubblica dott.ssa Olimpia Bossi, ha permesso di sequestrare tre conti correnti presso banche locali (brillantemente identificate dai militari), ed in uno degli stessi recuperare parte delle caparre versate e non ancora prelevate dagli indagati.
Dette somme saranno restituite a breve agli aventi diritto che hanno già sporto denuncia.
I falsi annunci erano per lo più riferiti a case vacanze in liguria, ed per i periodi invernali in trentino; nello specifico a:
marina di andora, con nickname “sabrina”;
savona, finale ligue, spotorno, con nickname “federica”;
courmayeur, madonna di campiglio, brunico, folgaria con nickname “mario”;
L’importo accertato delle caparre fraudolentemente ottenute, si aggira intorno ai 10.000 euro, ma detta somma è in costante aumento atteso che molte denunce stanno pervenendo alla procura di Verbania, in quanto luogo di ottenimento dei bonifici.
Si consiglia di prestare attenzione agli annunci per gli affitti di case vacanze, controllando su google maps l’esatta ubicazione delle case, non farsi attirare da prezzi troppo convenienti, controllare le foto di case troppo belle con google immagini (detta verifica inversa), cercare i feedback di chi posta gli annunci, verificare i dati di chi affitta in google inserendo anche il numero di telefono o la mail fornita per i contatti, ed infine utilizzare mezzi di pagamento sicuri che magari contengono clausole assicurative contro le truffe (come paypall). Leggi QUI il post completo