Bava: "A proposito di frontalieri"
Riceviamo e comunichiamo, un comunicato di Carlo Bava e del suo comitato riguardante i ristorni dei frontalieri.
👤 Redazione ⌚ 9 Maggio 2014 - 09:41 1 commentoa-
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Ammonta a circa 40 milioni di euro l'anno, l'apporto in salari che i nostri frontalieri immettono nel circuito economico-finanziario della città.
Frontalierato che, con i suoi circa 1200 addetti, si presenta come indispensabile bacino di impiego e colonna portante del sistema socio economico di Verbania, anche in considerazione del ristorno tasse che fino ad oggi la Svizzera ha versato ai comuni di frontiera.
A 1 milione e 131 mila euro ammontava il ritorno delle tasse pagate in Svizzera dai frontalieri di cui ha goduto nel 2011 il nostro comune.
Per contro è di questi ultimi mesi la minaccia che potrebbero essere disdetti entro l'estate gli accordi che hanno regolato fino ad oggi il trattamento fiscale dei lavoratori oltre frontiera.
Ne consegue che i lavoratori pagherebbero le tasse in Italia direttamente al fisco con grave penalizzazione per i comuni di frontiera.
Perdere il ristorno tasse frontalieri significherebbe, per il nostro bilancio, sacrificare interventi mirati a favore di questa categoria di lavoratori: importante per noi, ad esempio, sarebbe la possibilità di organizzare una struttura di Carpooling intesa come unica alternativa di mobilità efficace ed efficiente per il lavoratore frontaliere.
Desideriamo pertanto come Comitato Elettorale, farci promotori di un'opera di
sensibilizzazione fra i Comuni del VCO, da estendere in un secondo momento ai comuni di
frontiera della sponda lombarda del Lago per mantenere alto il livello di pressione su Roma affinché le economie dei nostri comuni non vengano ulteriormente penalizzate.
Ci pare impensabile immaginare una ulteriore sottrazione, alla amministrazione locale, di risorse provenienti da imposte alla fonte praticate a lavoratori nostri concittadini.
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