“Case Senza Riposo” al covegno ANSDIPP
Si è tenuto il giorno 16/05/2019 presso l’Ospedale Mauriziano di Torino il convegno organizzato da ANSDIPP, l’associazione che raccoglie e promuove la figura dei manager del sociale e del sociosanitario con particolare riferimento al mondo delle RSA, intitolato “Architettura e Cura”.
👤 Redazione ⌚ 19 Maggio 2019 - 18:06 Commentaa-
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Durante la prima parte dell’incontro, si è parlato dell’importanza che una buona progettazione riveste nella realizzazione di una struttura per anziani. Adeguatezza degli spazi, soluzioni volte a favorire la socializzazione, interventi specifici di natura architettonica nei nuclei Alzheimer sono solo alcuni dei temi che i tecnici del Gruppo Gheron Srl hanno trattato.
La seconda parte del convegno si è incentrata su argomenti più direttamente legati alla persona, dalla medicina narrativa al metodo Snoezelen nella cura delle demenza.
Fra gli altri, sono intervenuti il direttore del Muller di Verbania nonché referente Ansdipp per il Piemonte Andrea Manini insieme all’educatore Luca Marchini, per esporre l’esperienza legata al progetto “Case Senza Riposo”, giunto quest’anno alla terza edizione.
L’iniziativa coinvolge sei diverse realtà del territorio del Vco (San Rocco, Sacra Famiglia, Opera Pia D. Uccelli, Casa dell’Anziano di Baveno, Casa di Riposo “Associazione Amici dell’Anziano di Ornavasso” ) e sinora ha visto la partecipazione attiva di numerose Associazioni del Territorio (Associazione Cuochi Novaresi, Oratorio San Vittore, Gruppo Alpini di Baveno, Associazione Operatori del Sorriso della CRI di Verbania, Fotoclub Verbania e Domodossola,, Pro Loco Ornavasso, GAV, I Pacian di Intra) e di altri soggetti che hanno prestato la propria collaborazione (Bar di Villa Fedora, Duo “Magic and Music”, Gruppo Musicale “I Tamberluc”, Gruppo Danza Folkloristica Spagnola).
Spiega Luca Marchini: “Il progetto si sostanzia nell’organizzazione di eventi ludico ricreativi a valenza educativa nelle diverse case di riposo, cui partecipano gli Ospiti di tutte le strutture aderenti al progetto. Tale iniziativa ha il pregio di rompere lo stereotipo per cui l’anziano, una volta ricoverato, rimane immobile all’interno della casa di riposo in attesa di una visita da parte di un famigliare o di un conoscente, ribaltando completamente tale approccio. Infatti durante gli incontri nascono conoscenze e simpatie, e spesso gli anziani si lasciano con l’appuntamento alla prossima occasione”
Aggiunge Andrea Manini: “Case senza Riposo rappresenta inoltre l’occasione per gli operatori delle RSA di entrare fra loro in contatto, relazionarsi dal punto di vista umano e professionale, scambiandosi le proprie esperienze lavorative al fine di far crescere i rispettivi servizi”. Leggi QUI il post completo