VerbaniaArte: Manolo Valdés
Il 13 aprile scorso a Locarno è stata inaugurata presso il Museo di Casa Rusca un’emozionante esposizione di una cinquantina di opere dell’artista spagnolo Manolo Valdès (Valencia, 1942), che ha al suo attivo oltre 300 esposizioni in ogni parte del mondo.
👤 Stefano Valera ⌚ 13 Maggio 2019 - 08:01 Commentaa-
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La consueta, sapiente “regia” del direttore del Museo, Rudy Chiappini, responsabile da anni di queste belle mostre locarnesi, continua così a mantenere altissimo il livello artistico della città elvetica: nel caso di Valdés si tratta della sua “prima” mostra in territorio svizzero, con un’attenta selezione non solo di quadri, ma anche di sculture, che ne testimoniano la “passione” per le più eterogenee forme di Arte.
I suoi esordi artistici risalgono agli anni Sessanta: nel 1964 Valdés è infatti protagonista e co-fondatore, con Rafael Solbes e Juan Antonio Toledo, di Equipo Crónica, un team pioneristico di Pop Art spagnola, conosciuto per opere di protesta contro il regime franchista.
Dopo lo scioglimento di Equipo Crónica, Valdés inizia a lavorare da solo, abbandonando le primitive connotazioni politico-sociali.
La sua ricerca si concentra quindi sullo studio e la “riscoperta” della tradizione pittorica del Seicento, soprattutto spagnola - Velàzquez, El Greco, Ribera e Zurbaràn - rielaborando soggetti originali e trasfigurandoli secondo un gusto mutuato dalla Pop Art.
“Sicuramente - spiega lui stesso - non potrei fare una testa che nel Seicento fu dipinta a grandezza naturale e farla diventare alta due metri, senza che il Pop mi avesse insegnato a farlo”.
“La mia sfida - continua Valdés - consiste nel reinterpretare il patrimonio artistico del passato, da Velázquez a Matisse, dando origine a qualcosa di nuovo e differente”.
La mostra di Locarno - che prosegue fino al 6 ottobre - offre quindi al pubblico un’idea ampia e completa delle “potenzialità” insite nel suo modo di procedere, proponendo sia grandi tele, con sovrabbondanza materica e cromatica, sia sculture lignee e in metallo, svincolate da qualsiasi ortodossia formale.
Valga come esempio significativo del suo modo di “creare” il grande dipinto “Dorothy sobre fondo gris” del 2010: ne presento volutamente lo scatto di un “dettaglio” a distanza molto ravvicinata, che permette di coglierne l’originale processo creativo. Si parte dunque da un ritratto d’impianto tradizionale, attualizzandolo secondo i canoni della Pop Art: il risultato finale è un’opera in cui pezzi di stoffe cuciti insieme e colorati con sovrabbondanza di colore vanno a comporre un’emozionante raffigurazione di un volto femminile contemporaneo, ieratico e autorevole come quelli conservati nei Musei.
Un risultato creativo, univoco e coerente, che non teme di cadere nell’imprecisione o nell’informale e rispecchia una “rilettura” della tradizione artistica, rivissuta personalmente da Valdés direttamente frequentando spesso il Prado, il Metropolitan o il MoMa.
Per questi motivi Manolo Valdés si presenta oggi come uno degli artisti più originali e brillanti del panorama internazionale contemporaneo.
Il Catalogo realizzato appositamente per la mostra di Locarno contiene una preziosa intervista di Javier Molins a Valdés, che aiuta a comprenderne la genialità, presente nelle affascinanti opere esposte.
Sede e orari mostra
Pinacoteca Comunale Casa Rusca
Piazza Sant’Antonio 1, 6600 Locarno (Svizzera)
Orari apertura: Martedì-Domenica: 10-12; 14-17.
Tel. 0041 (0)91 7563185
www.museocasarusca.ch
E-mail: servizi.culturali@locarno.ch
Valdés firma copie del Catalogo della sua mostra a Locarno
Manolo Valdés accanto a una sua scultura a Casa Rusca
Dorothy sobre fondo gris, 2010
Dorothy sobre fondo gris, 2010 (particolare)
Libreria, scultura lignea, 1996
Reinas Marianas, sculture in bronzo, 2005
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