Fronte Nazionale: no all'ospedale unico
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Fronte Nazionale Verbania, riguardante le ragioni del No all'ospedale unico.
👤 Redazione ⌚ 5 Aprile 2019 - 07:03 54 commentia-
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No all'ospedale unico. La Verità che il PD nasconde.
Il Fronte non può chiudere questa legislatura senza informare sulla reale situazione della sanità nel VCO. Un grosso battage pubblicitario è stato messo in atto sulla necessità di costruire l'Ospedale unico ad Ornavasso, sottolineando che solo così si garantirebbe l'efficienza e la salute dei cittadini.
Peccato che si giochi spesso sull'equivoco facendo credere che avremo sì un ospedale unico di eccellenza da 300 posti letto , ma che nella provincia ci sarà anche una riorganizzazione della medicina territoriale che non toglierà quei servizi di emergenza oggi garantiti da due DEA di Verbania e Domo. Tale riorganizzazione si baserebbe sulle cosidette Case della Salute operanti nel VCO.
Questo è il punto : queste Case della Salute altro non sono che poliambulatori per la gestione delle patologe croniche ove turneranno medici di Base che già garantiscono una fittissma rete di studi ove assistono i propri pazienti. E non sarà la loro apertura H24, se mai si faarà, o qualche servizio diagnostico in più a garantire le urgenze e le emergenze che solo i DEA possono garantire in un territorio vasto e con alta critictà viaria .
Dunque se si arrivasse , sia pure tra molti anni, ad un Ospedale Unico con un unico DEA a Ornavasso, avremmo tolto i servizi essenziali di urgenza di riferimento a Verbania e a Domodossola. Ben vengano dunque le prese di posizione del candidato Albertella in difesa dell' Ospedale di Verbania dettate non solo dai forti dubbi sulla realizzabiltà dell'ospedale unico,ma soprattutto da una responsabile valutazione delle reali esigenze sanitarie dell'intera popolazone del VCO.
Tale saggia posizione appogeremo con convinzione e senza tentennamenti ,anche col nostro impegno nella Lista di Albertella “Insieme per Verbania”, forti delle nostre convinzioni che siamo pronti a sostenere in qualsiasi confronto che affronti il problema nella sua globalità e non per compartimento stagno.
Giorgio Tigano
Sara Bignardi Leggi QUI il post completo