Silvia Marchionini presenta il programma
Riportiamo il programma di Silvia Marchionini, candidata sindaco alle prossime amministrative del Comune di Verbania per Sinistra Unita, Lista Civica con Silvia per Verbania, PD Marchionini sindaco, Verbania Bene Comune.
👤 Redazione ⌚ 28 Aprile 2014 - 09:01 15 commentia-
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1 – Il Comune regista del futuro
Ci misuriamo con la crisi (sociale, economica, delle coscienze) più profonda che Verbania abbia vissuto dal dopoguerra.
Nella cornice economica finanziaria globale che pone il nostro territorio in una condizione di declino industriale e di impoverimento collettivo, la drastica riduzione dei trasferimenti statali e le procedure che vincolano la macchina amministrativa hanno ridotto sensibilmente lo spazio di manovra dell’Ente Municipale. Il Comune ha garantito i servizi essenziali aumentando in modo rilevante la tassazione a carico di famiglie e imprese.
Inoltre, oggi la Città di Verbania è mortificata dalla conclusione precoce del suo governo elettivo: per la prima volta nella storia affidato ad una amministrazione di centro destra, per la prima volta nella storia caduto con un anno d’anticipo sulla scadenza naturale, e alla fine posto nelle mani di un Commissario Prefettizio. Ciò ha ampliato la distanza fra Municipio e cittadino, alimentando sentimenti di frustrazione, rassegnazione rabbia, straniamento… così da rendere urgente la presenza e l’azione di nuovi amministratori, competenti e consapevoli di governare, immediatamente, un cambiamento del presente per rivolgerci al futuro con speranza e creatività.
Le eccellenze
Verbania si conferma Comune “virtuoso” nei conti pubblici. Spicca nelle indagini nazionali sulla “qualità della vita” come eccellenza in ambiente, sicurezza, istruzione, relazioni sociali. Dopo Torino è la città piemontese col primato turistico-ricettivo di presenze.
Tuttavia questo, di fatto, è un potenziale che ancora non riesce ad esprimersi come benessere economico sociale.
Cosa fare
L’epoca che viviamo richiede cambiamenti radicali: anche nei compiti dei Comuni. Va archiviato un metodo di gestione amministrativa che è in tutta evidenza inadeguato, quando non ostacolo efficacissimo. Per uscire dalla crisi serve con urgenza una amministrazione che sia pro-motore di lavoro ed interprete di un “ruolo sussidiario” per famiglie e imprese. L’obiettivo primario che ci poniamo è quello della crescita delle attività economiche, ma non è certo secondario quello della messa a valore dei capitali umani, sociali, culturali. Possiamo attivare una sorta di moltiplicatore (anche psicologico) delle “possibilità del fare” – con facilitazioni della Pubblica Amministrazione locale – con una prospettiva di attrattività e permanenza per i giovani, in una città che, finalmente, non è più “vecchia”.
Come fare
Un Comune regista per un nuovo posizionamento strategico – sociale, territoriale, delle sue risorse - presuppone la capacità di stringere relazioni politico-amministrative con l’area lombarda e quella novarese, con il retroterra montano e le fasce lacustri (piemontesi, lombarde, ticinesi) per competere all’assegnazione dei fondi strutturali europei 2014-2020, per fornire progetti ai bandi delle Fondazioni bancarie, per guardare a Expò 2015 e ai sistemi integrati territoriali (Pit). Con l’abolizione dell’Ente provinciale, si profila una nuova architettura istituzionale locale: la Provincia montana del Vco richiede una Verbania riferimento per i Comuni vicini, locomotiva del territorio (conurbazione Verbania-Omegna), capace di contrastare il possibile declassamento dei servizi statali: a partire dall’ospedale “Castelli”. Il futuro è dato dalla costituzione di una coraggiosa Unione fra Comuni, seppure a geometrie variabili, per offrire servizi adeguati in un contesto locale più efficiente. In questo nuovo scenario che supera i tradizionali confini amministrativi, si pone l’obbligo di guidare le società partecipate (Conser Vco fra tutte) al pareggio di bilancio e verso l’investimento in innovazione (i rifiuti, l’acqua come risorsa, il trasporto leggero) per il prossimo decennio.
Comune e Comunità
L’imperativo è la costruzione di una comunità unita: “fare insieme”, co-governando con le organizzazioni di categoria, aprendo alle associazioni di volontariato e al sistema formativo. La pessima esperienza di alta conflittualità degli ultimi anni (che ha il suo apice il tema controverso della realizzazione del CEM/teatro) va superata ricomponendo un clima collaborativo, indispensabile alla elaborazione e realizzazione di soluzioni originali, in campo economico incluso il consolidamento del Welfare di comunità (patto pubblico – privato) che può supplire, con una aggiunta di qualità, alle evidenti insufficienze del pubblico.
Obiettivi da centrare immediatamente:
• Costruzione di alleanze in area metropolitana lombarda
• Mettere al governo della Città una nuova classe (e generazione) dirigente
• Porre Verbania come capofila del territorio.
Questo avviene in due anniversari importanti:
- nel settantesimo anniversario dell’evento più drammatico della nostra storia contemporanea, ovvero, le tragiche vicende del giugno ’44 della Verbania medaglia d’oro della Resistenza.
- il 75° anno della nascita di Verbania.
Ideali di democrazia, libertà, giustizia sociale sono la fonte di ispirazione per una visione politica che abbiamo il dovere di concretizzare nei comportamenti quotidiani, nell’esclusivo interesse della comunità. Così come la costituzione di una città che ha integrato a suo tempo parti diverse dello stesso territorio, oggi si può proporre a livello interregionale come città internazionale capace di concretizzare il suo sviluppo culturale e turistico.
2 – I quartieri: la partecipazione diffusa.
Verbania è una città policentrica, con 12 frazioni (Intra, Pallanza, Suna, Fondotoce, Cavandone, Trobaso, Unchio, Zoverallo, Antoliva, Possaccio, Torchiedo, Biganzolo) che manifestano bisogni di autogoverno e scarso di senso di appartenenza che, invece, va promosso e favorito a vantaggio di tutti. Sono indispensabili nuove forme di partecipazione che vedano un maggiore coinvolgimento dei cittadini. Il policentrismo è una opportunità naturale della città, attraverso il quale possono essere indicate forme più concrete di partecipazione, coordinate dalla stessa struttura amministrativa. Si pensa alla sperimentazione, di una o più squadre civiche di quartiere armonizzate dal Consiglio di Quartiere, così come i già sperimentati “nonni vigili”.
Dal quartiere alla città
Il coinvolgimento dei cittadini nella vita del quartiere li avvicina tra loro e li pone in modo costruttivo di fronte alle problematiche e la ricerca di soluzioni condivise. La partecipazione diviene anche esercizio di confronto civile, prezioso anche negli scambi con gli altri quartieri e nella loro integrazione con l’intera comunità cittadina.
Strumenti
Il Bilancio partecipato, il buon impiego del web e dei social network, la realizzazione di applicazioni per smart-phone (“Comune-chiamo”) sono strumenti base che, se ben governati e con chiare intenzioni di comunicazione a doppio senso, possono migliorare sensibilmente lo stato delle relazioni tra cittadini e amministrazione comunale, in definitiva possono aprire il sistema amministrativo alla partecipazione.
Azioni
• Vigile urbano di quartiere
• Squadre civiche di volontariato
• Programma pluriennale di piccole manutenzioni nelle frazioni
• Strumenti di comunicazione bidirezionali e partecipativi
3- Il Comune “che risparmia”: le entrate finanziarie
La situazione generale richiede un attento e costante monitoraggio del bilancio e il controllo della tassazione: se ridurre le imposte appare ardito, si propone di non aumentarle e una puntuale verifica delle attuali soglie dell’addizionale Irpef (dallo 0,5 allo 0,8%) con una specifica attenzione sull’elusione dei tributi e sulla fruizione di ogni bene comunale (verifica dichiarazioni Isee attivando il protocollo d’intesa Comune-Guardia di Finanza).
Il bilancio 2014 e pluriennale è pesantemente condizionato da quattro ordini di problemi:
3.a – la drammatica riduzione dei trasferimenti,
3.b – le imposizioni del patto di stabilità (e l’impossibilità di assumere nuovo personale)
3.c – la forte contrazione dell’attività edilizia, con la conseguenze drastica riduzione degli oneri di urbanizzazione
3.d – la pesante eredità del CEM.
Si attuerà un attento esame di ogni macro-voce di spesa, con questi indirizzi:
3.1 – Semplificazione burocratica: ottimizzazione della struttura comunale. Rilancio dell’Urp (al quale forse potremmo dare un nome meno ‘ostile’) e specifica risorsa da destinare ad uno sportello di semplificazione (e accoglienza) al cittadino: punto di prima assistenza per conoscere i passaggi burocratici presso gli uffici comunali (pratiche, regolamenti), come a realizzare la cessazione del Comune controparte del cittadino, ma parte della vita del cittadino stesso.
3.2 – Razionalizzazione della spesa: controllo di gestione interno per realizzare economie dagli acquisti di beni e servizi (arredi, attrezzature, bollette).
3.3 – Terziarizzazione: verifica dell’opportunità di esternalizzazione di alcuni servizi comunali (occupazione del suolo pubblico, lampade votive ecc.).
3.4 – Alienazione immobili: piano di alienazione immobili di proprietà previa verifica di forme di utilizzo come garanzia bancaria del patrimonio comunale.
3.5 – Espansione dei proventi senza oneri finanziari: permessi di costruire, attivazione di contributi, forme di autofinanziamento.
3.6 – Gestione parcheggi: revisione delle aree di parcheggio a pagamento: con l’obiettivo di ridurle (almeno nelle giornate lavorative) o di esentare il quarto d’ora e/o di rendere il pagamento usufruibile su più zone.
3.7 – Efficienza energetica: programma pluriennale di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici.
3.8 – Tariffa dei rifiuti: verifica dei costi relativi all’igiene ed alla nettezza urbana.
3.9 – Bandi pubblici: si prevede la costituzione di un ufficio dedicato, sotto il controllo del Sindaco, per la partecipazione ad ogni bando pubblico e l’operazione di sintesi delle occasioni di nascita di nuove attività economiche (Tavolo di lavoro Suap-Urbanistica).
Azioni
• Snellimento macchina comunale
• Revisione della spesa interna
• Ufficio dedicato per l’attrazione di risorse
• Più equità meno tasse: sportello del cittadino
• Investimento patrimonio comunale
4 – Ridisegniamo la città: urbanistica e lavori pubblici
La scarsità di fondi e i tempi lunghi di risposta a dispetto delle urgenze, impongono più che un rifacimento del Piano Regolatore Comunale (che si avvia alla scadenza naturale nel 2016) una sua concreta attuazione: come usare le norme per il governo del territorio e una costruzione corale, in cui inserire elementi di innovazione. Queste le proposte:
4.1 – Pianificazione strategica allargata sull’asse urbano del Cusio e del circondario collinare e montano, e delle città sul confine lacuale (Baveno, Ghiffa, Mergozzo).
4.2 – Salvaguardia della identità: tavolo permanente con i progettisti/professionisti per l’aggiornamento costante delle norme e verso una chiara identità di città.
4.3 - Basta cemento: norme premiali per privati che ristrutturano e meccanismi di monetizzazione degli spazi per opere a costo zero.
4.4 – Il regolamento edilizio riprende l’attuale normativa vigente in materia di costruzioni. Potrebbero essere rivisti alcuni aspetti (es. densità territoriale, altezze edifici, volumetrie, destinazioni d’uso, ecc.) per alcune determinate aree della città previo aggiornamento dell’attuale piano regolatore. Le norme relative al restauro privato devono essere propositive e non un ostacolo all’iniziativa dei singoli (es. ridefinire i ricambi d’aria, ecc.) in modo da favorire il recupero dei nuclei storici.
4.5 – Redigere un regolamento energetico avente una impostazione propositiva e vantaggiosa per i proprietari di immobili.
4.6 Censimento degli immobili da convertire: Villa Simonetta, ex Camera del Lavoro (possibile abbattimento), ex Cinema Sociale di Pallanza, Ex Birreria, Villa Mater, Ex Artigiana, Santa Maria, Palazzo Cioia, Ex Restellini ecc., per un piano fattibile di alienazione, uso, trasformazione, con l’elaborazione di un progetto partecipato dai privati con fondi nazionali/da Fondazioni Bancarie.
4.7 – Ripresa vecchi progetti: dare seguito alla previsione turistico-ricettiva per Eden, Colonia Motta (applicazione della convenzione in essere), possibile utilizzo di Villa Poss, stante la vasta area verde, a fini residenziali socio-sanitario per anziani.
4.8 – Area Acetati: verifica con la proprietà di ogni soluzione negoziata. A Verbania manca un centro per lo svolgimento di attività pubbliche e sociali/terziario (fiera campionaria, festival) e/o in relazione a progetti di ‘Green Economy’ (in coerenza con il prossimo ingresso nel Parco Nazionale Val Grande).
4.9 – Social housing: concretizzazione progetti di social housing accedendo alle risorse del fondo Fia presso la Cassa Depositi Prestiti; elaborazione di un piano di intervento sulla casa a partire dalle aree private non utilizzate.
4.10 – Tutele da esposizione amianto: un livello più elevato di attenzione sarà dedicato alla rimozione diretta e all’incentivazione alla rimozione di manufatti di eternit nelle coperture degli edifici (rimozione diretta per gli edifici comunali; rimozione incentivata e/o coattiva per gli edifici privati).
4.11 – Mobilità gentili: realizzazione del primo lotto, finanziato con fondi del Piano Integrato Territoriale, della ciclabile Fondotoce-Suna e piano pluriennale di mobilità leggera con la costituzione di un tavolo permanente con tutti i soggetti (realizzazione del bike-sharing, segnaletica orizzontale per percorsi ciclabili cittadini (ad esempio in Viale Azari), promozione di piedi-bus per le scuole dell’obbligo).
4.12 – Opere di manutenzione forestale e di sfruttamento boschivo del Monterosso.
4.13 – Trasporto pubblico: miglioramento del trasporto pubblico con Vco trasporti (possibile ritorno a Libero Bus per la tratta urbana). Si proporrà alla Società Navigazione Lago Maggiore l’attivazione di servizi navetta con aliscafo nei giorni lavorativi un servizio navetta, dedicato alla mobilità dei frontalieri che attualmente percorrono con l’autovettura il tratto Verbania – Locarno.
4.14 – Circonvallazione: verifica della fattibilità e sostenibilità economica del primo lotto di circonvallazione che riguarda l’abitato di Fondotoce.
4.15 – Fibra ottica: proseguimento sulle dorsali cittadine del progetto di posa della fibra ottica (con priorità a Possaccio-zona artigianale).
4.16 – Nella prospettiva di una Città di Verbania a misura d’uomo dove predomineranno percorsi ciclo pedonali (collegati alle colline) e spazi verdi attrezzati, si vede l’esigenza di dare alla città nuovi posteggi (es. Suna nella zona del lungolago, a Pallanza un multiparking, a Intra presso l’ex macello). L’obiettivo è quello di spostare le automobili che sostano nelle strade e nelle piazze all’interno di edifici così da restituire ai cittadini gli spazi urbani più vivibili. Nella piazza F.lli Bandiera si potrebbe realizzare un silos in grado di accogliere box chiusi da destinare alla vendita (per rientrare di parte dell’investimento) e riservare a pagamento dei posti auto ai residenti. I restanti posteggi sarebbero di libero accesso, in modo che nell’area del mercato non sarebbe più necessario dover posteggiare. L’ex camera del lavoro, trovandosi in condizioni fatiscenti, verrebbe demolita.
4.17 – CEM: da problema a risorsa: La prossima amministrazione si confronterà con un’opera che ha lacerato la comunità verbanese, esito della volontà ideologica del centro destra. L’eredità sarà pesante sia in termini di opere da completare, che di copertura economica negli anni (l’ultimo mutuo si estinguerà nel 2040). Le decisioni prese non sono state supportate né da analisi tecniche specifiche, né, tantomeno, da un confronto preventivo sul territorio con le organizzazioni e le associazioni interessate. Dunque le forti criticità e interrogativi attengono ai futuri costi di gestione. Si profila pertanto, il rischio reale di avere un’area non utilizzata sul lago. Per evitare questa sciagurata ipotesi, nel tentativo di limitare i danni, vanno verificati in primis tutti i costi per la realizzazione dell’opera e poi ripensato l’utilizzo di questa struttura. Si propone di dare vita ad un polo culturale-turistico integrato: teatro, Biblioteca e parco di villa Maioni, porto turistico, villa Taranto e ciclabile verso Pallanza, Villa Giulia, rafforzando l’accesso al lago con specifici percorsi e la spiaggia per eventi esterni. Pr superare le contrapposizioni, occorre finalmente individuare un possibile utilizzo in due direzioni: riconversione per spazi per giovani (discoteca) e per la fruizione culturale (con il Museo del Paesaggio e la Biblioteca).
Azioni
• Pianificazione strategica
• Incremento oneri di urbanizzazione
• Mobilità leggera
• Riqualificazione pubblico-privata del porto
• Polo turistico culturale del lago e del paesaggio
5 – Il Comune che investe in formazione: i servizi alle persone
5.1 – Formazione
Il Comune avvierà in collaborazione con le scuole cittadine, campagne educative riguardanti vari ambiti: l’ambiente, la raccolta differenziata, l’educazione stradale, l’educazione alla salute, oltre a dare concretamente seguito al Consiglio Comunale dei Ragazzi. Proponiamo la realizzazione di un polo scolastico Verbania-lago Maggiore con i tre istituti superiori (Cobianchi, Ferrini, Cavalieri) in un unico progetto di offerta formativa. Le tre sedi autonome sono integrate in un unico progetto pilota Città/Scuola/Lavoro utilizzando fondi nazionali e comunitari, con il coinvolgimento delle categorie produttive.
5.2 – Servizi sociali
5.2.a - l’integrazione socio-sanitaria è una priorità che va realizzata.
5.2.b – il Territorio va meglio presidiato con un maggior coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri
5.2.c – Vanno sviluppate forme di Welfare di Comunità, con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti: amministratori, servizi pubblici, utenti e loro familiari, associazioni di volontariato, società civile organizzata, imprese Profit e non Profit, Parrocchie e cittadini.
5.2.d – Vanno superate le sovrapposizioni e le competizioni tra Comuni e Consorzi dei Servizi Sociali. E’ necessario approfondire e verificare la fattibilità di un Piano di Zona Unico per tutta l’area provinciale oppure di un’unica Struttura Consortile.
5.2.e – Cresce il bisogno della casa che, nonostante l’assegnazione di alloggi e l’ampliamento di soluzioni flessibili (alloggio d’emergenza, contributo per l’affitto, prestito d’onore), continua ad essere un tema particolarmente pesante. Si dovrà verificare con ATC l’occupazione impropria o illegittima di alloggi da parte di soggetti che non hanno o hanno perso i requisiti di legge e la rapida consegna di appartamenti completati. Si propongono inoltre altre iniziative:
5.3 – Campagna di prevenzione: “Alla mia salute ci tengo”
Il Comune può promuovere la pratica sportiva o motoria, quale strumento di prevenzione, in accordo con i medici di medicina generale e coinvolgendo le associazioni che promuovono l’attività sportiva, questo anche verso la terza età Le associazioni creeranno ”programmi settimanali mirati” di attività motoria secondo le indicazioni mediche.
5.4 – Contro ogni discriminazione
L’Amministrazione si impegnerà in attività sociali e culturali di promozione del benessere e della dignità di ogni persona, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. In questo senso verranno realizzate e sostenute attività insieme ad Enti e Associazioni del territorio per realizzare campagne di prevenzione e contrasto del bullismo omofobico, volte a combattere le diverse forme di pregiudizio, violenza e discriminazione, questo anche con eventi culturali che promuovano l’eguaglianza, il rispetto, la tolleranza.
5.5 – Assegno di cura per stare a casa propria Il territorio del Verbano è quello che ha il tasso di invecchiamento più elevato fra i tre distretti Asl ed è tra i più alti del Piemonte. Lo strumento dell’assegno di cura, ovvero l’erogazione di un contributo economico che vada ad integrare l’assegno di accompagnamento, può garantire alla persona un’assistenza continuativa nella propria abitazione.
5.6 – Progetto scorta
Attualmente è gestito dall’assessorato alle politiche sociali. Si potrebbe incrementarlo ampliando la gestione sul modello del “supermercato sociale” con l’impiego di una tessera punti. Bene pensare ad un coinvolgimento delle associazioni di volontariato locale con la supervisione dell’amministrazione comunale.
5.7 – Politiche giovanili
Le politiche giovanili devono essere parte integrante delle politiche sociali. Possiamo favorire la nascita di associazioni giovanili sul territorio, mettendo a disposizione spazi e competenze; a questo proposito l’associazione “21 marzo” rappresenta un modello significativo da cui trarre spunto applicativo. Nell’ottica di un’attenta valorizzazione del territorio, possiamo favorire l’avvio di orti sociali su terreni pubblici o privati attualmente incolti. Significativa potrebbe essere l’esperienza di un orto didattico comunale in collaborazione con il centro di formazione professionale, avendo come utenti asili, scuole e associazioni della città.
5.8 – Soggetti vulnerabili
Pensiamo a giovani e adulti appartenenti a fasce deboli e marginali, anche con problemi di dipendenza patologica e/o con tematiche psichiatriche, oppure a detenuti o ex detenuti. Questi soggetti vulnerabili necessitano di forme di accoglienza diversificate per fasce deboli e marginali: prima accoglienza, coabitazione-housing sociale, alloggi a canone ridotto, ricovero notturno, mensa sociale, servizio doccia/lavanderia. Queste persone necessitano di forme di inserimento lavorativo più o meno protetto, soprattutto quei soggetti con ridotte capacità lavorative, tramite Cooperative Sociali tipo B, tirocini presso Enti Pubblici ed Aziende Private.
5.8.1 Prevenzione dedicata
Esiste la necessità di promuovere percorsi di aggancio nei luoghi di vita (interventi di prossimità) combinati con interventi di accompagnamento/tutoraggio sociale ed educativo a favore di giovani (adolescenti e giovani adulti) già compromessi in situazioni di multi rischio: abuso di sostanze/alcol, gioco d’azzardo, dipendenza da Internet, comportamenti sessuali non protetti, prostituzione, microcriminalità, isolamento sociale, precarietà economica.
5.9 – Servizi per famiglie con bambini Occorre verificare l’organizzazione del bonus bebè e la necessità di ulteriori servizi per le famiglie.
5.9.1 – Ampliare le sezioni primavera (pressoché inesistenti a Verbania città, se non privatamente) nelle scuole dell’infanzia.
5.9.2 - Rivedere gli orari dei nidi: allungare l’orario fino alle 18 senza aumentare i costi dei servizi e verificare la fattibilità di servizi alternativi al nido, sulla scia delle “mamme accoglienti” o dei nidi in famiglia o dei baby parking.
5.9.3 – Ampliare l’ottimo servizio fornito dalla Ludoteca. L’ideale sarebbe garantirne l’apertura tutti i giorni della settimana, anche il sabato.
5.10 SANITA’:Il futuro dell’Ospedale Castelli e dei servizi sul territorio.
Il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, e questa condizione deve essere costruita in tutti gli ambienti di vita delle persone. Di conseguenza compito del Sindaco sarà quello di leggere e comprendere il bisogno di salute dei cittadini che significa avvicinarsi – accorciare le distanze tra le persone che esprimono tale bisogno e coloro che sono chiamati a soddisfarlo con le loro competenze, inoltre bisogna offrire spazi di ascolto, che consentano alle persone di far emergere le loro differenti necessità. Il Sindaco deve tutelare la salute dei cittadini, il compito sarà quello di attuare le linee di intervento in campo sanitario che rispondono ai bisogni di salute dei cittadini, anche attraverso servizi e strutture sanitarie che però devono essere collocate sul territorio in considerazione di:
A) Dati demografici ed epidemiologici
B) Studi ed evidenze scientifiche
C) Normative specifiche
D) Caratteristiche geografiche del territorio comunale
La distribuzione dei servizi all’interno dell’ospedale unico plurisede non può prescindere da questi criteri. Se si vuole veramente offrire ai cittadini efficaci interventi di salute, Verbania dovrà coordinare attivamente la “Conferenza dei Sindaci dell’ASL VCO” al fine di valutare e vigilare che questi criteri siano sempre applicati in ogni scelta dei servizi. Per quanto attiene l’Ospedale Castelli, devono mantenersi senz’altro il DEA di 1° livello, oltre ad un potenziamento di ONCOLOGIA. Altro impegno sarà chiedere al Direttore Generale dell’ASL VCO di ascoltare sempre il Sindaco ogni volta che l’ASL VCO voglia assumere provvedimenti che riguardano i servizi sanitari dell’Ospedale Castelli, così come altri interventi sanitari sul territorio del comune di Verbania. Occorre chiedere alla Direzione Generale dell’ASL VCO di razionalizzare tutti quei costi impropri della sanità il cui risparmio può essere poi reinvestito per il miglioramento dei servizi. Il Comune di Verbania, in una stretta collaborazione con l’ASL VCO, potrà finanziare con il proprio Bilancio alcune attività di rilievo comunale. In stretta collaborazione con la Direzione Generale dell’ASL VCO e per consentire all’Ospedale CASTELLI sia sede di acuzie, si deve privilegiare la Medicina del territorio attraverso la costituzione di uno o due “CENTRI DI ASSISTENZA PRIMARIA” nel Comune di Verbania. Centri che sono definiti strutture polifunzionali, che raggruppano e coordinano le professionalità ed i servizi dei distretti, fornendo ai cittadini un’offerta più ampia ed un punto di riferimento nella fascia oraria giornaliera, anche estendendo la presa in carico nella fascia notturna e festiva attraverso il servizio della continuità assistenziale. Con l’attivazione di questo importante servizio, anche le attività del DEA dell’Ospedale Castelli verranno sicuramente alleggerite, senza per questo avere una diminuzione nella qualità delle cure. Per l’attuazione dei Centri sarà fondamentale ed indispensabile la collaborazione che rivestono i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri e sarà compito del Sindaco quello di collaborare con l’Ordine dei Medici affinché in tempi medio/brevi questo importante servizio venga attuato nella nostra Città.
5.11 Le strutture sportive
Il profilo turistico e culturale della città non può trascurare la dimensione sportiva, intesa come complesso di strutture per la pratica dello sport rivolta a residenti e villeggianti e come strumenti di promozione e organizzazione di eventi sportivi di richiamo, oltre che come oggetto di specifici programmi pluriennali di riqualificazione (Suna, Biganzolo) accedendo a mutui dell’sitituto per il credio sportivo.
Gli impianti sportivi presenti a Verbania sono diffusi in modo abbastanza omogeneo su tutto il territorio comunale: il Palazzetto dello Sport, la Piscina Comunale con piscina scoperta estiva, sei Campi da calcio, un Campo di Atletica e Rugby, tre Bocciofile, due piscine scoperte a lago, cinque Campi da Tennis, due Strutture per il Canottaggio, due Strutture per la Canoa, una Struttura per la Vela, un Laghetto per la Pesca Sportiva, una Struttura per i Sub, undici Palestre. Una priorità riguarda lo Stadio “Pedroli”, da sempre uno dei manti erbosi migliori del Piemonte, che, dopo la ristrutturazione di due anni fa, non è più conforme alle direttive della Lega Nazionale Dilettanti. Il Verbania Calcio, attualmente gioca al “Pedroli” con una deroga speciale della LND e durante la stagione estiva lo stadio dovrà essere rimesso a norma (dal Verbania calcio e non dal Comune, che aveva/ha un obbligo di controllo).
Occorre promuovere eventi sportivi di grande valore agonistico e di altrettanto grande richiamo: dalla Maratona e Mezza Maratona del Lago Maggiore, alle manifestazioni ciclistiche, agli sport minori legati al lago e eventi per l’attività sportiva per disabili. Si propone l’istituzione di una grande giornata cittadina, insieme alle associazioni, di “olimpiadi del lago” con tutti gli sport caratteristici della nostra zona coinvolti (canoa, nuoto, corsa, bici, arrampicata, vela ecc..). Maggiore attenzione agli sport invernali, ricerca di collaborazioni con privati per ampliare e migliorare la pista di pattinaggio. Va infine studiata la possibilità di istituire una start up dello sport che, come centro di ricerca e monitoraggio di domanda ed offerta di sport del territorio, con attenzione al vivere in salute.
6 – Verbania “ordinata e curata”: dai cimiteri al verde
Un apposito Ufficio del Verde assumerà l’impegno per una città pulita e ordinata nella sua immagine: nel taglio del verde periodico, nel decoro urbano (compresi i marciapiedi) e delle rotonde, dei nove cimiteri, nello sgombero della neve, nel recupero delle sponde del San Giovanni e San Bernardino, alla fruizione delle spiagge. Come attività di medio periodo si prevede di integrare per la progettazione e la gestione operativa le imprese, le imprese sociali, gli agronomi, i Centri di Formazione, le Associazioni di categoria, la comunità attraverso i Comitati di quartiere ed il Volontariato (a partire dalla protezione civile). Queste le azioni per una città fiorita tutto l’anno
6.1 – Verifica correttezza esecutiva Capitolati d’appalto Lotti Verde Pubblico (contratti a termine il 28/02/ 2015)
6.2 – Verifica Capitolati Pulizia bordi stradali, pulizia cunette e Spazzamento CONSER VCO.
6.3 – Armonizzazione degli interventi ditte Verde Pubblico e Operatori Conser VCO.
6.4 – Sistemazione Rotonda ed aiuole fiorite Fondotoce: un albero per ogni nuovo nato.
6.5 – Inserimento nella manutenzione ordinaria tratto statale SS 34 Fondotoce- Ghiffa.
6.6 – Rimodulare i lotti: ampliamento sensibile delle aree a fiore. Introduzione progressiva di piante ornamentali di complemento (prodotto tipico locale Camelie, Azalee, Rododendri, etc).
6.7 – Pulizia spiagge: SUNA, Località Tre Ponti –Colonia Solare, INTRA, – Canottieri, Cavallotti, Sasso, PALLANZA, Villa Taranto, ex Arena.
6.8 – Pulizia sentieri e mulattiere per itinerari di benessere. Passeggiate recuperando storici percorsi (uno all’anno): il primo sarà l’antica mulattiera Suna-Cavandone.
Si prevede la predisposizione di un piano pluriennale di rifacimento dell’asfaltatura e della segnaletica stradale.
7 – I nuovi bisogni: il comune “facilitatore” di lavoro
Il lavoro si crea se c’è sviluppo, e quindi sono molto importanti gli strumenti che il Comune mette in campo (es. Aprobottega, Incubatore diffuso, Ti sostengo, etc.). Tramite queste azioni è necessario convincere imprenditori italiani e stranieri ad investire a Verbania, individuando i settori strategici. Il sistema dei servizi al lavoro è in una fase di grande trasformazione che vedrà progressivamente (a partire dall’estate 2014) operare in un sistema “misto e competitivo”: i centri per l’impiego e gli enti accreditati per i servizi al lavoro. Il Comune punta a svolgere un ruolo di facilitatore efficace, cioè di colui che ha la regia delle operazioni e fa in modo che funzionino davvero, monitorando i risultati ottenuti.
Cosa può fare il Comune per sostenere la creazione di nuova occupazione:
7.1 – Avviare una forte campagna informativa verso tutti i propri cittadini, per far conoscere i nuovi incentivi, e per indirizzare chi cerca lavoro verso gli operatori accreditati.
7.2 – Sul target giovani: far conoscere con strumenti ed azioni innovative il nuovo programma Garanzia Giovani, informando chi può partecipare, e indirizzando i giovani verso i soggetti accreditati.
7.3 – Avviare una forte azione di comunicazione verso le imprese ed i professionisti insediati a Verbania, per far conoscere con chiarezza i nuovi incentivi in esordio (ad es. la Garanzia Giovani), favorendo la creazione di nuove offerte di lavoro, usando tutti gli strumenti e i contratti incentivati dal Governo ed organizzati dalla Regione.
7.4 – In collaborazione con chi già opera, strutturare un’azione informativa chiara sulle opportunità di lavoro all’estero (per i disoccupati) e di contatti all’estero (per le imprese), lavorando anche sul target ‘microimpresa’. In caso di risorse comunali disponibili, il Comune cofinanzia operazioni finalizzate a migliorare l’occupazione (es. progetti di tirocini professionalizzanti), promosse da cooperative, imprese, reti di imprese, associazioni di categoria, mantenendo un forte ruolo di controllo sui risultati effettivi di tali iniziative. In caso di risorse comunali disponibili (bando Pisu) eroga piccoli incentivi diretti alle imprese localizzate a Verbania che avviano nuovi contratti e che si avvalgono degli operatori accreditati ai servizi al lavoro (che accettano un controllo sui risultati effettivi).
Azioni
- Sportello aprobottega
- Incubatore diffuso
8 – Verbania per la piccola impresa
Obiettivo è “ricucire” un rapporto (inesistente per la passata amministrazione) con le categorie economiche; mettere in campo una “credibilità” istituzionale che deve favorire l’imprenditorialità cittadina, sostenendola e dandole quella visibilità che Verbania “merita” di avere.
8.1 -L’Amministrazione da subito aprirà un tavolo permanente con le associazioni di categoria per un confronto sulle tematiche economiche della città: rimodulazione delle tasse-tariffe applicate al settore economico con approfondimenti specifici riguardanti la TARI (utenze domestiche/non domestiche).
8.2 - Approfondimenti sulle delibere in essere che regolamentano le varie autorizzazioni concesse per lo svolgimento delle attività economiche, per ottimizzare e semplificare le procedure ai possibili fruitori.
8.3 – Utilizzo delle conoscenze nel campo della mediazione immobiliare per monitorare il sistema delle locazioni commerciali e quindi proporre un “patto sociale” tra proprietari di immobili ed affittuari in materia di commercio ed artigianato.
8.4 – Salvaguardia urbanistica delle aree esistenti destinate ad uso agricolo, per impedire ulteriori insediamenti di strutture di grande distribuzione organizzata.
8.5 – Accordo con gli istituti di credito e le associazioni di categoria per favorire un vero ed articolato accesso credito alle imprese, con un sistema di co-garanzia che coinvolga il comune e le cooperative di garanzia fidi del mondo economico.
8.6 – utilizzare la “cultura” come elemento cardine per lo sviluppo turistico in sinergia con gli aspetti ambientali ed urbanistici della città.
8.7 – Favorire il diffondersi di una “cultura dell’accoglienza” attraverso l’organizzazione di eventi che rendano la città un vero polo attrattivo dal punto di vista turistico e commerciale
8.8 – Coinvolgere le migliaia di ospiti presenti presso le strutture dei campeggi cittadini in occasione del periodo primaverile ed estivo, mediante un accordo che favorisca la mobilità (servizio bus) dei medesimi in occasione della giornate di “mercato” (venerdì a Pallanza e sabato a Intra).
8.9 – Promuovere un’iniziativa denominata ”negozi green” per l’ottenimento di un marchio di qualità ambientale per le attività commerciali ed artigiane che adottano sistemi di buona prassi dal punto di vista ambientale ed ecologicamente sostenibile, il tutto riconosciuto con un marchio da esporre sulla porta di ingresso ed una riduzione della TARI.
8.10 – Istituzione di un “mercato” permanente coperto destinato ad attività di commercio alimentare per favorire le vendite dei prodotti locali e, per esempio, l’istituzione di un “paniere” di prodotti a prezzi calmierati adottabile in occasione di un giorno in settimana. Ciò favorirebbe le fasce più deboli e rafforzerebbe il commercio alimentare di prossimità ormai quasi totalmente scomparso in città.
8.11 – Verifica utilizzo normativa regionale per riconoscimento della città di Verbania quale “distretto del commercio” con finanziamenti per la sistemazione delle attività commerciali dei centri storici delle frazioni.
8.12 – Verifica della mobilità interna della città e attivazione di un servizio di bike sharing che consenta di parzialmente decongestionare il traffico automobilistico ormai ridondante in città soprattutto in particolari orari della giornata.
8.13 – Utilizzo delle manifestazioni cittadine quali vetrine per il commercio cittadino, mediante allestimenti nelle vetrine delle attività commerciali, di richiamo alle manifestazioni stesse (Es.: Letteraltura, editoria e giardini ecc.).
9 – Prima Città, dopo Torino, di eventi turistici
La classifica delle località turistiche del VCO assegna a Verbania il primo posto sul podio (oltre 800.000 presenze). La nostra città possiede un’eccellenza paesaggistica, ha le strutture per una ricettività di qualità e quantità ma deve inserirsi in pacchetti condivisi con altri territori, collaborando con il Distretto dei Laghi, proprio per poter attrarre nuovi e più ampi flussi su due brand su cui investire: lago, paesaggio disponendo di pacchetti turistici approvati dalla Regione Piemonte, per non perdere l’occasione di Expò 2015.
Appare determinante avere due progetti su cui lavorare:
9.1 – Villa San Remigio: accordo con la Regione Piemonte per realizzare un centro di formazione per architetti paesisti e giardinisti. In questo senso possono assumere un ruolo le solide imprese florovivaistiche; collegamento turistico con Villa Taranto, con la regia del Museo del Paesaggio e creazione di percorsi di visita che interessano ville private per definire un offerta di eccellenza di dimore storiche.
9.2 – Porto: verifica delle condizioni per la sua possibile ri-apertura nel più breve tempo possibile e progetto di riqualificazione pubblico/privato con il coinvolgimento della Regione. Il lago Maggiore è una risorsa fondamentale per Verbania, in quanto costituisce un collegamento privilegiato con il locarnese, il varesotto, Stresa, Arona, ecc. con i quali è possibile dialogare per una rinascita economica del nostro territorio.
Possiamo prevedere i seguenti interventi:
1.incentivazione dei collegamenti via lago (es. collegamenti per i frontalieri a vantaggio della SS 34).
2.Realizzazione di iniziative di pesca come proposta turistica.
3.Recupero delle spiagge complete di attrezzature idonee.
4.Promozione turistica via web, social, app, info point, reti di promozione, ecc.
5.Apertura Ufficio del turismo ogni giorno nel periodo primavera / autunno.
6.Creazione di una zona strutturata per l’accesso ai camper, con una probabile destinazione nell’area delle auto usate in viale Azari.
7. Parco di Villa Maioni: con il CEM, il parco di villa Maioni potrebbe essere il luogo di richiamo per i giovani e le associazioni cittadine e non essere un solo luogo di passaggio come avviene attualmente.
8. Una pista per lo skateboard a uso dei giovani.
9. Piazzali immersi nel verde per poter fare ginnastica, ballare, ecc.
10. Migliorare le aree destinate ai cani, anche quelle a lago.
11. Lungolago Intra – Pallanza: è un collegamento fondamentale tra Intra e Pallanza andrebbe valorizzato con la formazione di un percorso della “salute” per i residenti e turisti.
12. Villa Giulia potrà diventare un luogo per i giovani (sala danzante) aperta per molte sere all’anno, e non solo le tre-quattro attuali.
13. Le iniziative turistico-promozionali-sportive devono aver l’obiettivo di coinvolgere il variegato associazionismo che rappresenta una ricchezza per la città. Comporre un calendario annuale, proporre degli eventi sperimentali “a costo zero” (cinema all’aperto a Pallanza), di conoscenza del territorio (rassegne di artisti locali nei borghi e luoghi periferici), per rivitalizzare i lungolaghi (a partire da Pallanza) proponendo le storiche iniziative e valutando ogni possibile evento (festival) sui temi: - Città dei bambini - Lago e Val Grande.
14. Escursioni di valorizzazione del territorio collinare e montano con antichi percorsi poco frequentati con un carattere sportivo (dalla vela, al podismo, alla canoa). A questo scopo è utile una condivisione con i comuni vicini, il Parco della Val Grande e la Riserva di Fondotoce, oltre che il coinvolgimento dei campeggi e degli albergatori.
15. Una specifica iniziativa riguarderà la pesca come occasione di promozione turistica, sia a Pallanza che a Possaccio presso l’area attrezzata.
16. Creazione di una settimana di Festa Verbanese ad agosto, fra Verbania Gioca e il Palio Remiero: la Festa del Lago, Verbania in festa, con concerto in Piazza a Pallanza, oltre a momenti culturali. Leggi QUI il post completo