Spazio Bimbi: La regolazione delle emozioni nei bambini: il ruolo dei genitori

Imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni favorisce uno sviluppo sano e protegge dall’insorgenza di problematiche psicologiche future

  
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Tutti, adulti e bambini, proviamo un’ampia gamma di emozioni, che variano da quelle di base (rabbia, gioia, paura, tristezza) a quelle più complesse (senso di colpa, vergogna, ansia, speranza, invidia ecc…).

Ciò che ci contraddistingue è il modo in cui le gestiamo e le manifestiamo. Tale modalità dipende da diversi fattori tra i cui lo stile di accudimento genitoriale che è stato sperimentato, le esperienze di vita personale, fattori temperamentali e culturali.

Talvolta si tende a distinguere tra emozioni buone e cattive, tuttavia per uno sviluppo sano ed equilibrato è importante che impariamo a riconoscere tutte le emozioni che ci troviamo a vivere senza tentare di sopprimerle. Non è sbagliata l’emozione che stiamo provando, ma può essere sbagliato il modo in cui la manifestiamo.

L’incapacità a regolare le proprie emozioni è uno dei fattori di rischio nell’insorgenza di diverse problematiche quali ad esempio l’insorgenza di comportamenti aggressivi, autolesionismo, disturbi alimentari, disturbi psicosomatici, abuso di sostanze, ansia e depressione.

Gli adulti hanno un ruolo fondamentale nell’insegnare ai bambini “la regolazione emotiva”.
Creare con loro una comunicazione sulle emozioni, cioè farsi raccontare le loro esperienze, come si sono sentiti e come hanno reagito, è un buon modo per favorire il loro benessere e aiutarsi a elaborare anche le emozioni più spiacevoli, facendoli sentire capiti e ascoltati.

È importante aiutare i bambini a riconoscere le emozioni che stanno provando nel momento in cui le vivono, legittimandole in modo empatico e non giudicante, aiutandoli a dargli un senso e a trovare il modo migliore per gestirle. Frasi come “non piangere, non c’è niente da piangere”, “solo le femminucce piangono” non aiutano il bambino a elaborare quello che sta provando e a esprimerlo in modo sano. La poca sensibilità verso i suoi vissuti o la scarsa responsività, cioè il modo in cui si risponde ai suoi bisogni, possono portare il bambino a sopprimere le proprie emozioni o al contrario ad amplificarle.

Non sono le emozioni a essere sbagliate ma possono esserlo i comportamenti messi in atto e insieme si possono trovare delle soluzioni migliori per gestirle. Non è sbagliato ad esempio essere arrabbiati ma è sbagliato lanciare un oggetto perché si è arrabbiati.

Un altro modo attraverso cui i bambini imparano è osservando gli adulti che li circondano. Dando il buon esempio forniamo ai più piccoli buone strategie per affrontare i momenti di difficoltà senza evitarli o negarli. È meglio evitare di perdere il controllo di fronte ai bambini.

Trovare modalità alternative attraverso cui esprimersi è sicuramente un altro fattore importante: lo sport, l’arte, la musica possono aiutare a incanalare la propria emotività in modo più costruttivo.

Dott.ssa Nicolini Greta
La Girandola – Spazio Psicoeducativo
lagirandola.spe@outlook.it Leggi QUI il post completo