Area Acetati, manifesti del PCI

Riceviamo e pubblichiamo il testo del manifesto comparso ieri sui muri di Verbania, del Partito Comunista Italiano, che ribadiscono il No al Centro Commerciale nell'area ex Acetati e il rilancio del Lavoro e delle Attività produttive nella predetta area.

  
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Dopo aver chiuso la Fabbrica, venduto il Marchio a paesi asiatici e lasciato a casa oltre 100 operai e lavoratori oggi la Multinazionale Mossi e Ghisolfi attraverso la Società Acetati immobiliare (ex Acetati Spa) vuole realizzare ulteriori profitti vendendo l'area ex ACETATI al miglior offerente.

Noi Comunisti diciamo NO alla vendita frazionata dell'area acetati importante per la sua localinn7ione e dimensione all'interno della città per la quale può divenire un motore di sviluppo attraverso una adeguata e partecipata pianificazione e programmazione. Vogliamo che sia inserita in un progetto di crescita per il futuro della Città di Verbania ed un ulteriore Centro Commerciale non può essere una soluzione adeguata.

Anzi un nuovo Centro commerciale vedrebbe chiudere ulteriormente negozi a Pallanza e ad latra producendo una desertificazione dei Centri storici che vanno invece preservati e rafforzati per la qualità di vita di cittadini e turisti. Verbania per il suo futuro necessita di uno sviluppo produttivo e l'area ex Acetati deve rimanere disponibile per un progetto di insediamento di nuove attività produttive compatibili con la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente. Un'area di insediamenti produttivi innovativi e di qualità legati alla Green Economy, piccole aziende, artigiani, laboratori artistici, botteghe, produzione di beni e servizi alla cittadinanza e al turismo. Senza attività produttive non c'è sviluppo, non si potrà crescere in termini economici e sociali. Ma prima di ogni cosa l'area ex Acetati deve essere bonificata, sia i terreni ma anche le falde acquifere.

La bonifica è un obbligo di legge! La parola passi alla cittarlinAnn attraverso processi partecipativi ed una adeguata progettazione urbanistica: non può essere il Sindaco e la Giunta comunale a decidere frettolosamente una questione così importante e delicata, strategica per ridefinire la futura evoluzione della Città. L'Amministrazione comunale è giusto che proceda a un adeguato studio delle compatibilità ambientali e socioeconomiche che confluiscano in una variante urbanistica. Si eviti di spezzettare l'intera area con il rischio che le aree meno appetibili restino abbandonate e magari con terreni e falde acquifere non bonificate. I Comunisti di Verbania dicono NO al ricatto o si vende o non si bonifica. La bonifica è una priorità e la Multinazionale Mossi e Ghisolfi è obbligata a farla a prescindere da qualsiasi scelta futura.
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