UNCEM: metanizzare comuni montani

Si tiene oggi venerdì 18 aprile 2014, a Torino, un convegno che ha lo scopo di agire su nuove infrastrutture, che ha come principale obiettivo portare il metano nei piccoli paesi del Piemonte, per la maggior parte montani.

  
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Obiettivo numero uno: permettere ai Comuni non metanizzati del Piemonte, in gran parte montani, piccoli e piccolissimi, di poter avere la rete del metano. Come per l’energia elettrica negli anni Cinquanta e Sessanta, l’ampliamento delle reti verso le testate delle vallate è un sinonimo di civiltà, di sviluppo locale, di efficienza e possibilità di risparmio per quanti vivono nelle Terre Alte.

Per questo Uncem ha scelto, con lo studio milanese di amministrativisi Radice & Cereda di organizzare un convegno – venerdì 18 aprile 2014, alle ore 9,30, nell’aula magna della sede della Delegazione piemontese in via Gaudenzio Ferrari 1 a Torino – per fare il punto sulle nuove gare per la distribuzione del gas e sul ruolo degli enti locali alla vigilia dei bandi sui diversi diciannove Ambiti territoriali minimi del Piemonte.

“Apriamo un dibattito vero e, come già fatto per idroelettrico e servizi locali ai cittadini, puntiamo a garantire sviluppo al territorio – spiega Lido Riba – Con le gare si ridiscutono misure compensative per gli enti locali, il “ritorno” della gestione e del servizio, che dovrà vedere la montagna protagonista”.

Ogni ambito racchiude Comuni più grandi – in alcuni casi capoluogo di provincia – ma anche Comuni piccoli, molti montani, molti (circa duecento su tutta la regione) non metanizzati. Ogni Comune dovrà fare un censimento prima della definizione del bando di gara, che analizzi lo stato di fatto della rete, le necessità di ampliamento. “In questa prima fase, la montagna deve fare quadrato – prosegue il presidente Uncem – Non bisogna lasciare che i Comuni di pianura, i più grandi, mettano al centro solo le loro necessità di potenziamento della rete, in virtù dei numeri, e i Comuni montani vengano così lasciati ancora una volta all’asciutto. Se riguardiamo alla nostra storia, si ripete quanto avvenne per l’elettricità cinquant’anni fa, con Comuni più piccoli, considerati marginali, per troppi anni senza rete. Per il gas è la stessa cosa. Con costi enormi per i cittadini costretti a usare solo legno o, ancor peggio per lo stato dei portafogli, il gasolio o il gas liquido che arriva a costare fino a tre volte il metano”.

Uncem, nel convegno di venerdì prossimo, denuncerà l’ennesima disparità per i territori, l’ennesimo gap culturale ed economico, l’ennesimo divario legato all’accesso ai moderni servizi. “Una situazione che ora possiamo combattere – aggiunge Riba – incidendo sulle gare per le concessioni che ci saranno da qui al 2016, con tempi diversi per ogni raggruppamento di Comuni. Saranno al nostro fianco, a disposizione dei Comuni, degli esperti, che aiuteranno in primis a leggere i bandi e poi a individuare i professionisti più competenti sulla materia. Il limite di compensazione fissato dalle ultime leggi e la necessità di infrastrutturazione con investimenti in equilibrio economico-finanziario, si scontra con le richieste di un territorio regionale disomogeneo, dove i cittadini hanno però gli stessi diritti di accesso ai servizi pubblici. Chiamiamola ‘battaglia di civiltà’, come per l’acqua che mettiamo a disposizione, i beni climatici, ambientali e tutte le altre risorse che la Montagna condivide. Questa volta, per il gas metano, abbiamo bisogno di un’attenzione particolare, un riconoscimento per le realtà territoriali, per i Comuni con i loro borghi sparsi dove non vivono certo piemontesi di serie B”.

Al convegno di venerdì 18 interverranno Lido Riba, presidente Uncem Piemonte: “Le Unioni montane di Comuni e i servizi pubblici locali”; l’avv. Sergio Cesare Cereda, Studio Radice & Cereda: “La riforma del settore della distribuzione gas. Quadro normativo e regolatorio”; l’avv. Enrico Maria Curti, Studio Radice & Cereda. “Gli obblighi per gli enti Locali. Modalità operative”; Giuseppe Tresso, PieMonti Risorse srl: “Ripartire dal territorio. Le Terre Alte si uniscono per migliorare i servizi”; Marco Cavaletto, presidente PieMonti Risorse srl: “Come sviluppare un programma integrato tra Comuni per la partecipazione a gare e bandi pubblici”. Leggi QUI il post completo