Area Acetati una nota degli ambientalisti
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato sottoscritto da rappresentanti degli ambientalisti, del gruppo ecologista e dell’ARCI Verbania, relativo all’area ex Acetati.
👤 Redazione ⌚ 4 Dicembre 2018 - 20:06 42 commentia-
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Il gruppo ambientalista, il gruppo ecologisti e l’ARCI, attraverso la commissione ambiente e stili di vita, sottopone alla Città e all’Amministrazione Comunale di Verbania le seguenti riflessioni relative all’area Acetati sulla quale attualmente è vivo il dibattito cittadino.
E’ di tutta evidenza che detta area detenga un’importanza strategica fondamentale per la futura evoluzione della Città, anche in considerazione della sua baricentrica collocazione urbanistica e della notevole estensione in termini di superficie.
Una strategia di sviluppo di quest’area non può risolversi con soluzioni affrettate o dettate da opportunità economiche contingenti (vedi esclusivo interesse del privato) a scapito di soluzioni ragionate in prospettiva, attraverso un’analisi e uno studio di quelle che potrebbero prefigurarsi come le componenti caratterizzanti il futuro socio-economico, culturale e ambientale della nostra Città. Tale obiettivo non può essere perseguito in modo semplicistico e riduttivo, ma deve avvalersi della consulenza e dell’apporto di strumenti e dati più scientifici, unitamente a un’indagine conoscitiva delle future esigenze del territorio.
A questo proposito, visto il preminente interesse della comunità cittadina sul destino dell’area in questione, pare opportuno un coinvolgimento consapevole di tutti gli organismi democratici e partecipativi, delle associazioni, del mondo economico, dei cittadini per aprire un dibattito serio che miri a un utilizzo dell’area proprio per dare risposte ai bisogni ed alle prospettive della città.
Pensare ad un nuovo sviluppo che sia ambientalmente sostenibile, ovvero che non dilapidi e depauperi il patrimonio naturale, deve rappresentare un caposaldo delle scelte da compiere. Bisogna dare un respiro lungo e guardare lontano con perspicacia alle proposte sul futuro socio urbanistico dell’area se si vuole davvero cambiare strada e dare speranze nuove alla città.
L’area ex Acetati può rappresentare una grande opportunità per pensare ad innovazioni produttive ad alto contenuto tecnologico sia nei settori economici primari che secondari, uno spazio per rilevanti iniziative sociali, culturali, espositive ed economiche e di servizi alle persone innovativi e di grande qualità che si distinguano per originalità e siano in grado di esercitare attrattiva a livello locale, nazionale e internazionale. (È di questi giorni ad es la notizia che nel centro urbano di Tunisi hanno realizzato la “città della cultura” che esercita già suggestioni e interessi per le sue caratteristiche di unicità e di innovazione)
Verbania rappresenta poi la porta di accesso a importanti aree protette che possono rappresentare un elemento importante per un turismo naturalistico, ecologico, culturale e wilderness. Si pensi alla Riserva Naturale di Fondotoce, area naturalistica unica in Verbania e luogo di migrazioni di importanza europea, alla Riserva della Santissima Trinità di Ghiffa, Patrimonio mondiale dell’UNESCO, al Parco Nazionale della Valgrande, una delle aree selvagge più vaste d’Europa. Va assolutamente superata una visione localistica e parcellizzata di tali ricchezze presentando unitariamente in un centro informativo, espositivo e scientifico elementi e aspetti unici del nostro territorio e della nostra Provincia quali le ricchezze naturalistiche, storico-culturali e museali ampiamente presenti nel nostro territorio.
Si ritiene poco lungimirante e innovativo ricadere nell’ormai anacronistica logica dei poli commerciali, già ampiamente diffusi nel nostro territorio, che non possono far altro che impoverire e appiattire il tessuto economico cittadino a scapito di un riconoscimento e di una volontà di valorizzazione di cui le potenzialità dei nostri luoghi sono meritevoli.
Di conseguenza riteniamo inoltre che la destinazione commerciale di una parte dell’area, prevista nell’ambito del master plan recentemente reso pubblico, sia del tutto sconveniente anche perchè rappresenterebbe un elemento di grave penalizzazione dell’attuale assetto commerciale e artigianale di dettaglio che, a nostro avviso, andrebbe invece potenziato in qualità e specificità a favore di una migliore attrattiva turistica e per ridare anima e vitalità ai nostri centri storici come luoghi di incontro e di socialità.
Si presenta finalmente l’occasione per una riqualificazione e valorizzazione dell’area in questione, dopo una fase storica che ha visto la presenza di attività industriali nel centro cittadino che hanno notevolmente alterato l’equilibrio ambientale e paesaggistico.
Riteniamo altresì fondamentale un serio e prioritario intervento di bonifica dell’intera area per riconsegnarla come rinnovata risorsa alla fruizione collettiva.
Bisogna sciogliere con determinazione e nella massima sicurezza tutti i nodi ambientali relativi alla situazione dell’area industriale. Le problematiche relative alla presenza di inquinanti, dei pozzi per l’approvvigionamento idrico della città e la recente constatazione dell’aumento della temperatura delle acque nel sottosuolo vanno affrontate prioritariamente. In tal senso indichiamo come indispensabile la consulenza di enti preposti ai monitoraggi ambientali quali ad esempio iI Cnr e l’Arpa e le istituzioni sanitarie locali.
Siamo inoltre consapevoli dell’attuale tendenza presente a livello globale che vincola le scelte urbanistiche all’obiettivo di perseguire sul territorio una cultura il più possibile “green”, privilegiando in particolare la riqualificazione dei nuclei urbani attraverso l’insediamento di zone a parco ecologico, all’interno delle quali si realizzi un giusto equilibrio tra ecosistema, benessere delle persone e sviluppo di attività produttive compatibili con tale filosofia.
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