Minore su Farmacia Comunale

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Consigliere comunale Stefania Minore, riguardante l'iter che ha portato alla nuova farmacia comunale.

  
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E’ doveroso fare un breve excursus sulla vicenda intricata della Farmacia comunale, partendo dall’operazione con cui Il Sindaco annunciò la volontà di trasferire l’attività c/o l’edificio Carolina Alvazzi. L’Impresa Castellitti ottenne il lavoro (valore €700.00) senza alcun bando pubblico, insieme alla demolizione dell’ex Camera del Lavoro. Il Sindaco fece un gran pasticcio legando insieme i due interventi e non trattò la pratica come un lavoro pubblico, cosa sottolineata anche dall’avvocatura comunale nel verbale datato 11/09/2018 : ” carenza di un vero e proprio progetto esecutivo dettagliato delle opere e dei lavori da eseguire , frutto della filosofia della convenzione che non considerava i lavori sulla farmacia alla stessa stregua di un lavoro pubblico, ma come una obbligazione di risultato dovuta come corrispettivo in opere di una vantaggio edilizio assentito. ”

La convenzione approvata con Delibera di Consiglio 61/2014 stabiliva che la Giunta avrebbe dovuto approvare le opere effettive rilasciando un Permesso Di Costruzione, che la progettazione preliminare andava completata entro 90 giorni dalla firma della convenzione e che i lavori dovevano essere completati entro 15 mesi dal rilascio del PDC. A garanzia di tutto ciò l'Impresa Castellitti presentava una fidejussione di 700.000€ . Nell’estate del 2016 avevo denunciato pubblicamente sia i ritardi, poiché il cantiere era fermo da oltre un anno, sia la garanzia fasulla e scaduta depositata dall’Impresa, poiché emessa da ILFA S.P.A. intermediario finanziario segnalato da Banca Italia come soggetto non abilitato a rilasciare garanzie nei confronti degli enti pubblici e cancellata definitivamente dall'albo nel marzo del 2016.

A seguito dei continui solleciti, l’ufficio ottenne una fideiussione nuova emessa da UnipolSai, ma nettamente inferiore al valore delle opere : solo €130.000 con scadenza marzo 2018 . Solo dopo la scadenza della garanzia e i lavori non conclusi, sono iniziati i solleciti da parte del comune, ma a nulla sono serviti, perché l’Impresa Castellitti rispondeva di aver oltrepassato la cifra pattuita in convenzione, presentando un conto di circa € 797.000, poiché, a detta dell’impresa, erano state richieste modifiche in corso d’opera dall’Amministrazione.

Ben due ingegneri incaricati dal comune hanno controllato i conteggi esibiti dalla ditta ed entrambi concordano che non siano in linea con le tabelle regionali e pertanto che ci sia il margine per terminare i lavori della farmacia, compreso il parcheggio esterno e l’abbattimento del muro. Ma l’impresa Castellitti non conclude un bel niente, forte del fatto che la convenzione approvata in Consiglio comunale dalla maggioranza era un assegno in bianco, dove si indicava una cifra,
ma non era ancora stato fatto nessun progetto, progetto che verrà approvato dalla Giunta nel 2017, quasi tre anni dopo.

Così nell’agosto scorso la pratica passa all’avvocatura comunale che scrive : ” faccio constare il grave ritardo nell'adempimento della Società Castelliti srl alle obbligazioni contenute nella convenzione stipulata con il Comune e, ancora, manifesto il persistente interesse del Comune di Verbania a veder realizzate, a cura della Società proponente, e senza più dilazione alcuna, tutte le opere indicate nella convenzione sottoscritta in data 13 novembre 2014, secondo il progetto approvato con deliberazione di Giunta Comunale 23/2017 e, segnatamente: le opere in carpenteria metallica, il completamento delle opere in cartongesso, il completamento delle opere da piastrellista e da pittore, il completamento delle opere impiantistiche, la fornitura degli arredi della farmacia ed in generale tutte le opere edili di finitura senza le quali non è possibile il collaudo dei lavori effettuati “ .

Non ricevendo risposta l’avvocatura scrive ancora nel settembre scorso : ”.. entro due giorni dal ricevimento della presente, se Codesta Impresa intende iniziare e completare entro la predetta data le lavorazioni edili riguardanti la parte esterna dell'immobile ed il piazzale (compresa la demolizione del muro per consentire l'installazione dell’insegna), secondo il progetto qui allegato e già a Vostrę mani (e con esclusione delle lavorazioni da operare sul verde che lo scrivente Comune eseguirà in proprio).” La telenovela si conclude il mese scorso in questo modo: il comune si ritrova ad ultimare molte delle opere a sue spese, senza avere la possibilità di rivalersi sulla fideiussione in quanto scaduta.

Insomma, la nuova Farmacia comunale che, come promesso dal Sindaco Marchionini, doveva essere consegnata chiavi in mano, ha collezionato un problema dopo l’altro: il comune si è ritrovato a dover concludere i lavori spendendo altro denaro con ulteriore danno erariale, considerevole è stato il ritardo nella conclusione dell’opera e infine l’impresa scelta dal Sindaco avanza una richiesta al comune di circa 82.000€ suggerendo una compensazione con altre pratiche aperte, esempio il cantiere di via Bolla.

Ennesimo esempio dell’inadeguatezza di questo sindaco.

Consigliere comunale
Stefania Minore
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