DESY: la piattaforma digitale per il turismo

La provincia del Verbano Cusio Ossola partner di un progetto finanziato dal programma Interreg Italia-Svizzera sul turismo per innovare la promozione del territorio insubrico. Si chiama DESY, consentirà di realizzare una piattaforma digitale TCRM per gli operatori del comparto turistico.

  
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Si chiama DESY il progetto triennale che vede capofila il Distretto Turistico dei Laghi per parte italiana e l’Agenzia turistica ticinese per parte svizzera, cui partecipano in qualità di partner la Provincia del Verbano Cusio Ossola, l’Agenzia di accoglienza e promozione turistica locale della Provincia di Novara, l’Università della Svizzera Italiana e la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.

DESY, finanziato con i fondi della Cooperazione Territoriale Europea per oltre 900.000 euro, cui si aggiungono 560.000,00 CHF di contributo svizzero, sarà articolato in: azioni per facilitare la collaborazione transfrontaliera tra imprese e altri attori dello sviluppo, interventi di innovazione sotto il profilo degli strumenti gestionali e dei servizi, interventi di integrazione della rete di imprese locali per aumentare la competitività sui mercati del territorio insubrico come destinazione unica.

L’obiettivo è quello di aumentare l'attrazione turistica del territorio transfrontaliero agendo sull'innovazione e ottimizzazione degli attuali processi di promozione turistica, sull'inserimento di nuove tecniche basate su un TCRM (Tourism Customer Relationship Management) connesso ai social media e sull’utilizzo di nuovi strumenti per la comunicazione quali azioni di marketing territoriale personalizzate e semi-automatiche per ogni singolo turista.
Il Presidente Costa soddisfatto commenta: “ al termine del mio mandato amministrativo si iniziano a raccogliere i frutti di candidature presentate, in collaborazione con l’ufficio politiche comunitarie ridotto ad una sola persona, sui bandi Interreg.

Un lavoro iniziato circa due anni fa’ nonostante le difficoltà e l’incertezza del momento che ci vedeva da più parti considerati inutili a partecipare a qualsiasi tipo di bando europeo”.
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