Ruolo della provincia nella bonifica ex Enichem
Presentato ieri ai consigli comunali di Pieve Vergonte, Vogogna e Piedimulera l’iter esecutivo del Piano Operativo di Bonifica dell’ex sito Enichem.
👤 Redazione ⌚ 10 Aprile 2014 - 17:43 Commentaa-
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Sarà la Provincia a monitorarlo e a certificare il ‘risanamento’ dei terreni. Nobili: “parte una fase importante e impegnativa, a cui affiancare la realizzazione delle opere di compensazione”.
Con l’avvio dell’iter esecutivo del Piano operativo di bonifica dell’ex sito Enichem – presentato oggi nella seduta intercomunale dei consigli di Pieve Vergonte, Piedimulera e Vogogna – gli uffici Ambiente della Provincia si troveranno a gestire un compito impegnativo e complesso.
“Il risultato raggiunto con l’apertura dei cantieri la prossima estate – ricorda il Presidente Nobili – è anche frutto del lavoro compiuto dagli uffici provinciali in stretta collaborazione con Regione, Ministero, Syndial e i Comuni coinvolti. Un impegno che ora, con l’inizio degli interventi, si moltiplicherà, tanto che la Provincia sta riorganizzando i propri uffici competenti in materia per meglio rispondere alle esigenze e ai compiti di monitoraggio e supporto alla bonifica”.
“Ciò significa che la Provincia sarà chiamata a svolgere un ruolo quanto mai di responsabilità e rilevanza” rimarca il Presidente Nobili, che torna sull’importanza di poter presto concludere anche l’altra partita aperta con Syndial e dunque l’accordo con il quale definire le opere di accompagnamento alla bonifica, d’interesse dei Comuni dell’asta del Toce e del Golfo Borromeo. “Si tratta – conclude Nobili – di un’opportunità irripetibile per dare concretezza a progetti di peso per lo sviluppo del nostro territorio e compensare l’effetto inquinante prodotto in un lungo arco di tempo dal sito chimico ossolano”.
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