Festival del cinema rurale Corto e Fieno
Torna il 21 – 22 – 23 settembre 2018 sul Lago d’Orta la nona edizione del Festival del cinema rurale.
👤 Redazione ⌚ 20 Settembre 2018 - 11:04 Commentaa-
+
Perché organizzare, da nove anni, un Festival internazionale del cinema sulla campagna? Perché oggi più che mai è importante tornare alla terra, fermarsi e osservare quel mondo rurale che c’è, resiste e continua non solo a sfamarci, ma anche e soprattutto a meravigliarci.
Corto e Fieno – Festival del cinema rurale festeggia la sua nona edizione, in programma il 21, 22 e 23 settembre sul Lago d’Orta, tra Omegna e Miasino (VB, NO).
Nato nel 2010 da un’idea dell’Associazione Culturale Asilo Bianco, Corto e Fieno è curato da Paola Fornara e Davide Vanotti.
Per le selezioni sono arrivati film da 84 diversi paesi del mondo. I cortometraggi selezionati sono 45, uno spaccato su paesi vicini ma anche molto lontani come il Mozambico, il Kenya, Taiwan, la Malesia, il Giappone e l’India. Ci saranno alcune prime internazionali, tante prime italiane ma anche prime piemontesi (e il Piemonte, di cinema, se ne intende…).
Due le sezioni in concorso per conquistare il ruralés del Festival: Frutteto, per cortometraggi internazionali con 29 film in concorso, e Germogli, la selezione dedicata ai più piccoli con 14 corti da tutto il mondo. A questi si aggiungono alcune proiezioni fuori concorso, tra cui la collaborazione con l’Archivio Storico SDF che presenta una breve selezione di documenti storici legati alle macchine agricole. Ci sarà anche la sezione Sempreverde dedicata ai classici del cinema rurale e a cura di Bruno Fornara, selezionatore della Mostra del Cinema di Venezia.
Corto e Fieno è un Festival contadino, fragile e radicale. Stanno arrivando i giorni del raccolto. Questo cinema – misurato palcoscenico di vite straordinariamente comuni – è l’occasione per tornare a posare i nostri occhi su spaccati di vita del mondo contadino. Ma questo è anche un Festival pensato per incontrarsi e per raccontarsi altre storie: sono in programma colazioni con registi, giurati e giornalisti, inaugurazioni, party notturni, mercati locali, colazioni sull’erba, laboratori, mostre e degustazioni. Sabato 22 settembre i film saranno proiettati in stalla (su prenotazione) grazie all’aiuto e collaborazione di un giovane allevatore e produttore locale.
Tutte le proiezioni di Corto e Fieno sono a ingresso gratuito (fino a esaurimento posti disponibili) e si tengono al Cinema Sociale di Omegna, a Miasino a Villa Nigra e alla Scuola Primaria, e presso il Caseificio Baragiooj di Ameno.
Maggiori informazioni su www.cortoefieno.it
Programma completo
http://www.cortoefieno.it/media/2018/programma_Corto_Fieno2018.pdf
L'evento su FB
https://www.facebook.com/events/1719164698196275/
L’immagine della nona edizione di Corto e Fieno è firmata da Daniele Catalli, artista, scenografo, designer e schermidore.
www.cortoefieno.it
facebook.com/cortoefieno
instagram.com/ruralfilmfestival/
www.asilobianco.it
info@cortoefieno.it
Corto e Fieno ringrazia per il sostegno: Regione Piemonte, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Comune di Miasino, Città di Omegna, Comune di Romagnano Sesia, ATL della Provincia di Novara, La Stampa, Touring Club Italiano, Ricola, Cineforum Omegna, S.O.M.S. Omegna, Fotoclub Borgomanero L’immagine, Caseificio Baragiooj, La Genzianella, Rial Bar, Forum Cafè, Consorzio Nebbioli Alto Piemonte, SDF Archivio Storico, La Casa di Paglia.
Corto e Fieno è anche un Festival itinerante. Questi i prossimi eventi OFF in programma.
Giovedì 27 settembre 2018, ore 21.30
LetterAltura, Foyer Centro Eventi Il Maggiore, Verbania
Sabato 29 settembre 2018, ore 16.30 / ore 20.30
Corto e Fieno in Valle Camonica, Teatro Simoni Fè, Bienno (BS)
Sabato 6 ottobre 2018, dalle ore 14.30 in poi
ExpoRice 2018, Corto e Fieno va al parco, Villa Picchetta, Cameri (NO)
Domenica 14 ottobre 2018, ore 15 / ore 17
Sagra della Patata, Magnano (BI)
Sabato 20 ottobre 2018, ore 18
Cascina Cuccagna, Milano
Ottobre Culturale Gravellonese
Biblioteca Civica “F. Camona”, Gravellona Toce
SELEZIONE FRUTTETO 2018
Concorso internazionale cortometraggi
(in ordine alfabetico per titolo)
El Afilador, James Casey, Messico, USA 2017, 7’
Una giovane donna lavora in un piccolo caffè nella periferia di Città del Messico. Trascorre i suoi giorni cucinando, ascoltando musica romantica e aspettando l’arrivo dell’oggetto dei suoi desideri.
*Prima italiana
Ato San Nen, Pedro Collantes, Francia, Spagna 2017, 25’
Marisa è una vedova che vive sola con il suo cane Tico. Un giorno riceve la visita inattesa di Hiroshi, un signore giapponese che afferma di essere amico di suo figlio. Nonostante non abbiano alcuna lingua in comune, Hiroshi e Marisa tentano di comunicare tra loro.
*Prima italiana
El becerro pintado, David Pantaleón, Spagna 2017, 10’
Chi adora il Vitello d’Oro basa la propria vita sul materialismo e cerca di ottenere beni e ricchezze con la devozione. Soprusi e bugie divengono la norma. Un amaro canto corale contro l’umanità o uno scherzo da pastori?
*Prima italiana
Die Brut (The Brood), Johannes Bültermann, Austria 2017, 9’
Rafael e il fratello maggiore Clemens lavorano insieme nell’allevamento di pesci di famiglia. Il loro padre muore all’improvviso e per questo motivo la madre affida il lavoro ai figli. A questo punto inizia una contesa tra i due fratelli: chi prenderà in mano l’azienda nell’immediato futuro? Invece di collaborare i due diverranno rivali.
*Prima internazionale
Chebet, Tony Koros, Kenya, USA 2016, 12’
Sugli altipiani kenioti una donna incinta decide di prendere una decisione drastica contro il marito alcolizzato quando lo ritrova ancora una volta ubriaco sulla porta di casa. Uno spaccato della realtà vissuta da molte donne forti e belle in Kenya. Il film vuole celebrarle con verità, onore e un pizzico di humor.
Circle, Jayisha Patel, UK, Canada, India 2018, 13’
Il film è l’inquietante ritratto della vittima di un atto di violenza carnale di gruppo, organizzato dalla nonna per irretire la nipote nei propri subdoli intrighi. L’opera è una misura poetica e cinematografica dello spirito umano e della sua resilienza nell’ora più buia. Gli splendidi paesaggi rurali dell’Utter Pradesh si sovrappongono al buio interiore di Kushbu.
*Prima piemontese
Cork, Diego Vivanco, Juan Sierra, Spagna 2017, 4’
Ancora una volta è tornato il tempo del raccolto a Las Varas del Zumajo nella Mancha. Ogni nove anni le querce da sughero sono pronte a concedere le loro preziose cortecce. Nel cuore dell’estate una squadra di abili maestri d’ascia scende dall’Estremadura fino alla foresta per svolgere il lavoro.
*Prima italiana
Des hommes à la mer, Lorris Coulon, Francia 2017, 25’
Di notte su un peschereccio. Un marinaio ferito gravemente, un ordine inaccettabile e la perdita del capitano. Il tempo si ferma e i dubbi dell’equipaggio si moltiplicano.
*Prima internazionale
Fantasia, Teemu Nikki, Finlandia 2016, 10’
Un ragazzo di campagna, figlio di coltivatori di patate, non vuole mangiare patate per cena. Vuole qualcosa di più esotico. Una commedia sulla Finlandia pre-europeizzata e sulla dura vita rurale.
Fish Story, Charlie Lyne, UK 2017, 14’
Negli anni ‘80 accadeva che la nonna di Caspar Salmon fosse invitata sull’isola di Anglesey, in Galles, a un incontro a cui partecipavano esclusivamente persone che avessero per cognome il nome di un pesce. O così lui racconta. Trent’anni dopo il regista tenta di separare il mito dalla realtà, cercando la verità dietro questo racconto.
*Prima piemontese
Forouzan, Mirabbas Khosravinezhad, Iran 2016, 12’
C’era una volta una donna che viveva in un villaggio con i suoi due bambini. Durante la notte i ladri volevano rubare il suo gregge, ma lei vegliava e i suoi occhi restavano aperti sfidando il buio della campagna. Una donna sola è più forte della pietra.
*Prima italiana
Genaro, Andrés Porras, Jesus Reyes, Colombia 2016, 18’
Genaro è un contadino che ha ricevuto dal comando paramilitare l’ordine di consegnare alle madri dei caduti i loro corpi e dei soldi in una busta. Genaro non è toccato dalla sofferenza di fronte alla morte. Il suo lavoro l’ha strappato alla sua anima, perciò spera solo una cosa: di non trovare un corpo in particolare tra tutti quei morti.
*Prima italiana
Jacques a soif, Jérémie Laurent, Francia 2016, 20’
Jacques è un ubriacone finito e il proprietario del bar del paese passa la maggior parte del tempo a sbatterlo fuori dal locale. Vive solo nella sua fattoria, a parte un cavallo e un’amica che si prende cura di lui quando è fuori uso. Comunque l’alcol non dà scampo. Ha bisogno di soldi per bere, e per averne è pronto a fare qualsiasi cosa.
*Prima italiana
Jerry, Roman Przylipiak, Polonia 2017, 26’
Jerry è un guaritore fasullo stigmatizzato dalla comunità locale. È un tipo ambivalente con un carattere dominante. Aiuta alcune persone, mentre altre pensano che sia un uomo estremamente pericoloso. Stanco della propria vita, all’improvviso riceve il reale potere di guarire, che si è incarnato in un cane. Riuscirà Jerry a crederci sul serio e la comunità locale crederà in Jerry?
*Prima piemontese
Kampung Tapir, See Wee Aw, Malesia 2017, 17’
Le lotte alla ricerca di una vita migliore sfiancano Anne, lasciandola nel dilemma: non sa prendere una decisione sul luogo in cui abitare con la sua famiglia. Un film sui lavoratori transfrontalieri malesi a Singapore e sul loro luogo d’origine, Kampung Tapir. Il tapiro malese muore tra le linee rette che hanno sfrattato il villaggio e la foresta come un’idea senza utilità.
*Prima piemontese
The Land, Hung-En Su, Taiwan 2017, 20’
Il vecchio Truku Temu continua a lavorare nel campo dopo che ha lasciato la terra ai propri figli. Un giorno, mentre la famiglia sta facendo un rituale, Siqay, il primogenito, chiede a Halong, il fratello più giovane, di parlare con un imprenditore immobiliare...
*Prima piemontese
Lentamente, Cristian Scardigno, Italia 2018, 17’
Dall’alba al tramonto, la giornata di due ragazzi e delle chiocciole che vivono nel loro allevamento appena avviato.
*Prima mondiale
Ligne Noir, Mark Olexa, Francesca Scalisi, Svizzera 2017, 10’
Una donna che pesca in acque torbide, una natura sofferente, il canto rotto di un muezzin, ogni cosa corre sulla sottile linea nera che un incidente petrolifero ha tracciato sulle Sundarbans. La vita arranca trascinandosi dietro l’orrore e la speranza.
Magic Alps, Andrea Brusa, Marco Scotuzzi, Italia 2018, 14’
Un rifugiato afgano arriva in Italia con la sua capra per chiedere asilo politico. Un funzionario dell’immigrazione sul confine italiano si trova in difficoltà non sapendo che cosa fare dell’animale. Il film è basato su una storia vera.
*Prima piemontese
Matria, Álvaro Gago Díaz, Spagna 2017, 21’
Il lavoro nella fabbrica di conservazione del pesce è massacrante e la vita di coppia non lascia spazio ai sentimenti. Schiacciata dagli impegni della routine quotidiana, Ramona cerca rifugio nel rapporto con la figlia e la nipote.
*Prima piemontese
‘Nfaccivento, Giovanni Gaetani Liseo, Italia 2017, 28’
Salvatore ha 86 anni ed è un pastore. All’alba lui e il suo mulo si dirigono verso l’appezzamento di terreno dove trascorrono le proprie giornate con le pecore. Un tempo aveva molta terra e animali. Sognava di allargare l’azienda, modernizzandola per i propri figli. Un giorno però accadde un evento tragico.
*Prima piemontese
Nyo Vweta Nafta, Ico Costa, Portogallo, Mozambico 2017, 21’
Girato in 16 mm in Mozambico, il film esplora la texture del comportamento umano. Nei frammenti di conversazione catturati al mercato di Maputo, in uno studio di registrazione e sugli alberi da frutto, troviamo la routine quotidiana e la noia che accompagnano chiacchiere e desideri.
*Prima italiana
Sauekongen (The Sheep King), Knut August Svisdal, Norvegia 2017, 10’
In questo documentario seguiamo Terje nella sua nuova vita da contadino e lo ascoltiamo narrare della solitudine, dello zio, della famiglia e dell’amore per il gregge. Lo sguardo sul mondo è scosceso e piano così da rendere la vertigine della pace interiore.
*Prima italiana
Special Economic Zone, Ramiro Lago, Cina, Argentina 2018, 6’
Dopo la morte di Mao la Cina ha continuato a modernizzare la sua economia anche attraverso zone economiche speciali, dove gli investimenti stranieri e il libero mercato erano la chiave per il successo. Nonostante i campi siano stati trasformati in enormi città moderne, i contadini continuano a sopravvivere in mezzo ai rapidi cambiamenti.
*Prima europea
Sub Terrae, Nayra Sanz Fuentes, Spagna 2017, 7’
Un cimitero di campagna polveroso. I coperchi sbrecciati delle tombe. Gli avvoltoi appostati sui colombari. L’ingresso squinternato a una cappella signorile. Le bare aperte sparse. E poi all’improvviso ogni cosa ricade entro la dimensione cinematografica, per dirci che non sempre le ombre sono sotto la terra.
Trahere, Juš Jeraj, Atila Urbančič, Slovenia 2017, 10’
Nel cuore profondo della propria terra natia, in mezzo a colline idilliache, vivono uomini e trattori. Un cortometraggio che racconta quella che potrebbe essere la più slovena di tutte le relazioni: l’ancestrale legame tra uomo e trattore.
*Prima piemontese
O vestido de Myriam, Lucas H. Rossi, Brasile 2017, 15’
In una casa tranquilla una coppia di anziani condivide un’esistenza fatta di silenzi. I giorni passano lentamente tra la moglie solare e il marito scontroso. Dopotutto non ci sono parole che possano dire quanto sia difficile convivere con la morte, ma qualche gesto forse sì.
*Prima piemontese
Vibration, Jo Bareun, UK 2017, 14’
Dopo la morte della moglie, il Signor Wang resta solo. Mentre sta raccogliendo gli oggetti della donna, trova qualcosa di speciale. Un segreto della moglie morta lo colpisce nel profondo, fino allo stordimento, e riporta a galla un’altra versione del loro matrimonio che gli addolcisce il cuore.
Wrong Revision, Araki Yu, Giappone, Grecia 2018, 16’
Basato sul racconto breve “Il Diavolo e il Tabacco” (1916) di Akutagawa Ryunosuke, il film introduce un curioso resoconto sull’introduzione della figura del diavolo in Giappone con San Francesco Saverio nel 1549, e su come il diavolo si trasformò in un polpo (o diavolo di mare) per riuscire a perseguitare i cristiani giapponesi nel XVII secolo.
*Prima italiana
FRUTTETO FUORI CONCORSO
Contadini e motori, in collaborazione con SDF Archivio Storico
– Treviglio (BG), 10’
Per il primo anno Corto e Fieno collabora con l’Archivio Storico SDF e presenta fuori concorso una breve selezione di documenti storici legati alle macchine agricole. Questi filmati inediti, montati in occasione del Festival del cinema rurale, raccontano la vita di campagna tra tradizione e innovazione tecnologica.
SELEZIONE GERMOGLI 2018
Concorso internazionale per i più piccoli
(in ordine alfabetico per titolo)
À deux doigts, Lucie Thocaven, Belgio 2016, 6’
Due mani corrono, saltano e giocano nel paesaggio in movimento visto dal finestrino posteriore di un’automobile. Hanno tra loro una strana relazione fra rivalità e complicità.
Big Booom, Marat Narimanov, Russia 2016, 4’
La storia dell’umanità e della Terra in quattro minuti. Un racconto ecologico rapido e totale, intriso di humor, azione e dramma.
Bulf, Adam Witkowski, Marcin Domitrz, Polonia 2018, 3’
Bulf conduce una vita sottoterra. Braccia lunghe e gambe corte sono il frutto dell’adattamento alle condizioni ambientali. Trascorre il tempo soddisfacendo i propri bisogni basici. Quando strappa delle radici di cui è ghiotto, vede per la prima volta un fiore. Scopre così la bellezza del mondo vegetale, ma…
*Prima italiana
Circle of Life, Anna Humphries, UK 2017, 1’
Un giardino inglese riprende vita in uno zootropio in 3D. “The Circle of Life” mostra nascita, morte e carote che scuotono le chiome.
*Prima italiana
Hooked, Bruce Fagen, Canada 2018, 3’
Una battuta di pesca finita comicamente male. Quella che inizia come un’innocente rivalità tra fratelli si trasforma in una sorta di guerra, finché le loro vittime non passano al contrattacco...
*Prima italiana
Krasnoludki, Roman Burmakov, Bielorussia 2018, 5’
Il giocattolo di un bambino si è rotto e dei piccoli nani (krasnoludki) che vivono nella casa decidono di aiutarlo in segreto.
*Prima italiana
The Last Book from Earth, Pau Torrano, Marina Soteras, Spagna 2018, 2’
Stiamo per entrare nella tuta spaziale dell’astronauta che ha trovato l’ultimo libro giunto dal pianeta Terra. Che cosa ci dirà?
*Prima italiana
Le Marcheur, Frédéric Hainaut, Belgio 2017, 11’
Il Camminatore lavora in un allevamento di polli. Disgustato dal suo deprecabile lavoro, se ne va per seguire l’Indignato, diluendo la sua rabbia nei loro discorsi.
*Prima italiana
Meatball, Erin McDermott, USA 2018, 1’
Una coppia di innamorati condividono il piatto e anche il loro cane ne vorrebbe un boccone...
*Prima europea
Merlot, Giulia Martinelli, Marta Gennari, Italia 2016, 6’
In un bosco di fiaba una vecchietta burbera perde una bottiglia di vino. Questo fatto darà il via a una catena di eventi. Tutti i personaggi faranno la loro parte in un buffo gioco di botta e risposta fra vignette e fotogrammi che porterà a uno sviluppo inatteso.
Mirov (İnsan), Hasan İnce, Turchia 2017, 7’
Un bambino aiuta un’anziana signora nel rigido inverno di montagna. Le porta la legna senza che lei lo veda, dandole una speranza.
Polvere sottile, Alessandra Boatto, Italia 2018, 8’
La terra è definitivamente invasa dall’inquinamento, sommersa da un mare di sottile polvere nera. Una giovane donna si è salvata a bordo di una zattera improvvisata e sopravvive grazie ai viveri che recupera nella città abbandonata, immergendosi nel mare di polvere. Il giorno in cui trova una piantina si accende una speranza.
Rural Vacui, Andrea Ruschetti, Italia 2018, 1’
Heidi, guidata dalla voce di un giocattolo parlante, gira tra paesaggi rurali violati. Una riflessione giocosa sull’universo rurale, non sempre così incontaminato e rassicurante come appare.
*Prima mondiale
We’re Human, After All, Jan Míka, Repubblica Ceca 2016, 17’
Durante il rigido inverno la lepre deve affrontare il gelo, la fame e il pericolo dei predatori. Un giorno scopre gli agi e le comodità di una vita sicura da coniglio in gabbia, finché... Leggi QUI il post completo