Gioco d'azzardo depositate 93mila firme
Mercoledì, 9 aprile alle ore 11 sono state consegnate, presso la Camera dei Deputati – Servizi Testi Normativi, le oltre 93mila firme raccolte in questi mesi a sostegno della legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d'azzardo
👤 WebMaster ⌚ 11 Aprile 2014 - 15:41 1 commentoa-
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La legge è stata presentata 6 mesi fa dalla Scuola delle Buone Pratiche -progetto promosso da Terre di mezzo e Legautonomie. Le firme sono state raccolte da oltre 411 comuni di tutta Italia.
Alle ore 15, una delegazione di Terre di mezzo, Legautonomie e alcuni dei sindaci protagonisti della campagna contro il gioco d'azzardo, è stata ricevuta a Montecitorio dalla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che già nei giorni scorsi ha manifestato sostegno e interesse per le attività di sensibilizzazione e lotta contro il gioco d'azzardo messe in atto dai Sindaci, da Terre di mezzo e Legautonomie negli ultimi mesi.
“Il mio impegno contro il gioco d'azzardo non verrà meno. - ha affermato la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini - Bisogna rompere l'idea populista che Roma è sorda alle istanze del territorio. La proposta è in discussione alla commissione Affari Sociali, come la possiamo portare in aula? Io non ho il potere di inserire un provvedimento nel calendario dei lavori, se i gruppi non mi sottopongono quel provvedimento". Prosegue Boldrini: "Allora sono io che mi rivolgo ai gruppi affinché presentino la proposta per metterla in calendario. È sui gruppi che anche voi dovete fare pressione -ha continuato Boldrini, rivolgendosi ancora ai sindaci e amministratori della delegazione- fare pressione sui deputati e i senatori che sono sui vostri territori e che sono obbligati a rispondere ai cittadini che li hanno eletti, di ciò che fanno e non fanno e in base a questo essere giudicati".
"Vogliamo nuove regole che limitino il gioco d’azzardo e salvaguardino la salute di tanti cittadini e di tante famiglie. Legautonomie ha promosso l’iniziativa e una campagna in tutto il paese, insieme ad altre associazioni, a “Terre di mezzo” in particolare". Così Marco Filippeschi, presidente nazionale di Legautonomie e sindaco di Pisa all'incontro con la Presidente della Camera Laura Boldrini. "Tanti sindaci, tanti amministratori, che hanno sottoscritto un Manifesto, si sono mobilitati personalmente, a fianco della cittadinanza attiva, dando il meglio di una tradizione d’impegno civico che ha anche una forte motivazione etica. Non abbiamo voluto fare come fanno gli struzzi: abbiamo visto, vediamo, non ci va bene, ci sentiamo responsabili. "Chiediamo nuove politiche - ha proseguito Filippeschi -, di prevenzione, di carattere sociale, a difesa dei più vulnerabili, e per contrastare l’infiltrazione delle mafie, in un settore di ricchi interessi, presidiato dallo Stato, come sappiamo da tante inchieste della Magistratura e di Polizia Tributaria. Chiediamo anche nuovi poteri per i comuni, per i sindaci. Dunque non ci tiriamo indietro, vorremmo poter fare di più. Lo facciamo in modo propositivo e concreto, rimettendoci alla sensibilità del Parlamento."
"Oggi possiamo dire di aver raggiunto e superato l'obiettivo, con le oltre 93mila firme raccolte a numeri grandi di migliaia, a numeri minori di centinaia, e a decine un po' ovunque in Italia - dichiarano Piero Magri (Terre di mezzo) e Angela Fioroni (Legautonomie) - Le regioni più mobilitate sono state la Lombardia e l'Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, ma le firme sono giunte da quasi tutte le regioni d'Italia. Uno degli obiettivi più significativi, quello di aver costruito uno strumento, la proposta di legge, che è anche sintesi unitaria per l'impegno di Istituzioni e Associazioni su un tema sociosanitario, politico ed economico di tale rilevanza. Una maratona che non è finita con la consegna delle firme ma proseguirà poiché il terreno dell'impegno è sì legislativo ma soprattutto culturale e formativo".
Il disegno di legge, che approderà in parlamento, è composto di 22 articoli. Il principio di fondo è la reale tutela del diritto alla salute, effettivi impedimenti di gioco per i minori, contrasto all'infiltrazione mafiosa, all'evasione fiscale e tributaria, trasparenza dei flussi di denaro, forte regolamentazione dei messaggi pubblicitari, prevenzione e cura reali per le persone affette da G.A.P. - Gioco d'azzardo Patologico. Nella proposta, inoltre, si chiede che i sindaci abbiano potere di decisione sull'apertura di sale da gioco, proprio perché è compito primo del sindaco salvaguardare il benessere dei propri cittadini.
La ludopatia è una vera e propria malattia. 800mila sono i giocatori definiti “problematici”, cioè a rischio dipendenza dai giochi d’azzardo, 15 milioni i giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, 100 miliardi il fatturato (il 4% del PIL nazionale, la 3a industria italiana).
Il gioco d'azzardo preoccupa molto le amministrazioni locali proprio per le ricadute sociali, relazionali ed economiche sulle proprie comunità. I sindaci, inoltre, non hanno nessun potere decisionale rispetto al tema del gioco e non possono quindi tutelare le fasce deboli della popolazione e il proprio territorio dal degrado e dalle infiltrazioni mafiose. Ad oggi, sono oltre 540 i comuni che hanno già sottoscritto il Manifesto contro il gioco d'azzardo promosso da Terre di mezzo e Legautonomie – e hanno avviato la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d'azzardo, presentata lo scorso 9 ottobre – organizzando svariate iniziative nelle città: banchetti, convegni e giornate dedicate alla lotta contro l'azzardo.
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