Patto sicurezza Prefettura per videosorveglianza

Riportimao il testo del Patto per L’attuazione della Sicurezza Urbana, firmato ieri 22 giugno 2018 (in base all'art.5 del decreto legge n.14/2017, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n.48) tra Il Prefetto del VCO e Il Sindaco di Verbania.

  
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Nel patto è compreso il progetto preliminare di video sorveglianza sul quale è stata avanzata la richiesta di finanziamenti prevista dalla legge al Ministero degli Interni.

QUI POTETE VEDERE IL PROGETTO

PATTO PER L’ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA

(art.5 del decreto legge n.14/2017, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n.48)


Tra
Il Prefetto del Verbano Cusio Ossola
e
Il Sindaco di Verbania


VISTI:

gli artt.117, lett. h), e 118 della Costituzione;
il regio decreto 18 giugno 1931, n.773 “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”;
la legge 1 aprile 1981, n.121 “Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e successive modificazioni e integrazioni”;
la legge 7 marzo 1986, n.65 “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale”;
il decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;
il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
l’art.1, comma 439, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 che conferisce al Ministro dell’Interno e, per sua delega, ai Prefetti la facoltà di promuovere forme di collaborazione con gli Enti locali per la realizzazione degli obiettivi del Patto e di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini;
il decreto legge del 20 febbraio 2017 n.14, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n.48 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”;
l’art.5 del citato testo, che regolamenta i «patti per l'attuazione della sicurezza urbana», sottoscritti tra il Prefetto ed il Sindaco «in relazione alla specificità dei contesti», e indica espressamente gli «obiettivi» (comma 2 lett.a) di prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, nonché attraverso l'installazione di sistemi di videosorveglianza;
l'art.5, comma 2-ter, che autorizza una spesa complessiva di 37 milioni di euro per il triennio 2017-2019 con fondi nazionali, per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza da parte dei Comuni; l’accesso al finanziamento è subordinato alla sottoscrizione di uno specifico patto per la sicurezza, che individui come obiettivo prioritario l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate aree, finalizzato specificamente alle azioni di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria;
il “Patto per la sicurezza tra il Ministero dell’Interno e ANCI”, sottoscritto il 20 marzo 2007;
il Decreto del Ministro dell’Interno 15 agosto 2017 “Direttiva sui comparti di specialità delle Forze di polizia e sulla razionalizzazione dei presidi di polizia”;
il decreto in data 31 gennaio 2018 del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, pubblicato in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n.57 del 9 marzo 2018, con il quale sono definite le modalità di presentazione delle richieste da parte dei Comuni interessati, nonché i criteri di ripartizione delle risorse previste dall'art.5, comma 2-ter, del decreto legge del 20 febbraio 2017 n.14;
le fonti normative e regolamentari cui il predetto decreto fa rinvio, tra cui la circolare del Ministero dell’Interno 558/SICPART/421.2/70/224632 del 2 marzo 2012 recante “Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale. Direttiva”, e gli atti ivi richiamati;
la circolare del Ministero dell’Interno del 29 novembre 2013, recante “Sistemi di videosorveglianza. Trattamento dei dati personali”;
la Direttiva del Ministro dell’Interno 30 aprile 2015 “Nuove linee strategiche per il controllo coordinato del territorio”;
la Circolare di indirizzo ai Prefetti n. ________, in merito alle modalità di presentazione delle istanze e dei progetti finalizzati all’installazione dei sistemi di videosorveglianza da parte dei Comuni;
l’articolo 7-bis del decreto legge 29 dicembre 2016, n.243, convertito dalla legge 27 febbraio 2017, n.18, nonché il D.P.C.M. 7 agosto 2017 recante: “Modalità di verifica, a decorrere dalla legge di bilancio 2018, se, e, in quale misura, le amministrazioni centrali si siano conformate all'obiettivo di destinare agli interventi nel territorio composto dalle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna un volume complessivo annuale di stanziamenti ordinari in conto capitale”;
le Linee generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata, adottate in sede di Conferenza Unificata il 24 gennaio 2018;

PREMESSO CHE:

il Comune di Verbania intende rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nel proprio territorio ad alta vocazione turistica, nelle zone periferiche della città (vedasi quartiere di Zoverallo, zona “Isolino”, zone antistanti i cimiteri comunali e normalmente poco presidiate dalle autorità di pubblica sicurezza), nei luoghi di aggregazione giovanile (vedasi “centro sociale del quartiere Renco”) e sulle grandi arterie viabilistiche del territorio comunale (vedasi zona limitrofa alla rotatoria di accesso alla città nel quartiere di Fondotoce e zona limitrofa alla rotatoria del tribunale di Verbania (SS34)) al fine di prevenire e scoraggiare comportamenti antisociali e criminali ;
a tal fine, nel quadro della collaborazione tra le Forze di polizia e la Polizia locale, il Comune intende, tra l’altro, avvalersi delle specifiche risorse, previste ai fini della realizzazione di sistemi di videosorveglianza dal decreto legge 20 febbraio 2017 n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, nelle more dell’emanazione delle Linee guida che dovranno essere adottate su proposta del Ministro dell’Interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali.

Art. 1
Finalità

La Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo e il Comune di Verbania, nel rispetto delle reciproche competenze, adottano strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità e favorendo così l’impiego delle Forze di polizia per far fronte ad esigenze straordinarie del territorio.
A tale scopo, le Parti riconoscono che occorre intervenire in materia di sicurezza urbana attraverso azioni volte alla:
prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria;
promozione del rispetto del decoro urbano.
Le Parti, nel quadro dei principi di leale collaborazione, richiamano il ruolo di centralità del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, quale sede privilegiata di esame e di coordinamento delle iniziative in materia di politiche di sicurezza urbana.

Art.2
Strumenti attuativi

Al fine del perseguimento delle finalità di cui all’art.1 e, in particolare, per la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa e predatoria, le Parti individuano quale prioritario obiettivo l’installazione e/o il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza comunali, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2 del decreto in data 31 gennaio 2018 richiamato in premessa, nelle seguenti aree del territorio comunale maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità:
piazza Garibaldi presso sede del Palazzo di Città
zona Monterosso (sulle alture della città, zona sopraelevata necessaria per installare ponte radio di collegamento con dispositivi di videosorveglianza)
corso Cairoli
Via San Bernardino n°49 (presso teatro comunale Maggiore)
Alpe Pala (sulle alture della città, zona sopraelevata necessaria per installare ponte radio di collegamento con dispositivi di videosorveglianza)
rotatoria di via G. de Notaris
via Vittorio Veneto-curva “Eden”
rotatoria di accesso alla città nel quartiere di Fondotoce
rotatoria nel quartiere di Zoverallo, C.so Italia
via Farinelli n°10 (presso cimitero di Intra)
via Gaggiolo n°8 (presso cimitero di Trobaso)
via Renco (presso centro di aggregazione giovanile-Centro sociale)
rotatoria del tribunale di Verbania (grande arteria viabilistica su SS34)

I progetti anche integrati dei sistemi di videosorveglianza, elaborati nel rispetto delle disposizioni dell’Autorità Garante per il trattamento dei dati personali, saranno oggetto di valutazione da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per le modalità di impiego e ogni aspetto tecnico operativo, in coerenza con le direttive ministeriali emanate in materia, con particolare riferimento alla circolare del Ministero dell’Interno 558/SICPART/421.2/70/224632 del 2 marzo 2012, recante “Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale. Direttiva” e agli atti ivi richiamati.
Le Parti si impegnano, nell’ambito delle rispettive competenze, a favorire lo scambio informativo tra le Forze di polizia e la Polizia locale.

Art.3
Cabina di regia

È istituita presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo una Cabina di regia, composta dai rappresentanti delle Forze di polizia e della Polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione del Patto, con cadenza semestrale, anche ai fini della predisposizione, da parte del Prefetto, della relazione informativa all’Ufficio per il coordinamento e pianificazione della Forze di polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, individuato quale punto di snodo delle iniziative in materia di sicurezza urbana.

Art. 4
Durata e verifiche

Il presente Patto ha durata sino al completamento delle procedure previste dal decreto interministeriale del 31 gennaio 2018 richiamato in premessa.
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