Incontro per la realizzazione del “Distretto UNESCO Piemonte”

Martedì 22 maggio si è svolto a Vogogna, presso la sede del Parco Nazionale Val Grande, l’incontro di Coordinamento dei siti a titolarità UNESCO (Patrimonio dell’umanità, Riserve della Biosfera, Geoparchi, Città creative e Cattedre Unesco) della Regione Piemonte per la realizzazione del “Distretto UNESCO Piemonte” per una gestione integrata dei territori piemontesi con designazione UNESCO.

  
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L'idea di lavorare con i gestori dei siti UNESCO per la realizzazione di un Distretto UNESCO piemontese, finalizzato ad una gestione condivisa e comune del patrimonio, nasce dalla constatazione che il Piemonte è una Regione molto significativa dal punto di vista della presenza UNESCO, con 4 siti iscritti alla World Heritage List , 3 Riserve MaB, 1 Geoparco, 2 Città inserite nel Programma Creative Cities, e 2 Cattedre UNESCO Chair of New Paradigms and Instruments for the Management of Bio-Cultural Landscape.

Dal maggio 2016 si è avviata una attività di riflessione e confronto su come rafforzare le capacità di coordinamento di tutti gli attori istituzionali coinvolti nella gestione dei siti riconosciuti dall'UNESCO, un confronto multilaterale quale strumento imprescindibile di coesione e di promozione dei valori UNESCO al fine della partecipazione consapevole degli attori coinvolti nei processi.

Il confronto non è confinato in ambito regionale, ma è osservato con attenzione dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che a livello nazionale sta monitorando le Regioni che hanno cominciato a sviluppare valutazioni e progettualità in tal senso.

Il dibattito ha fatto luce sulle opportunità offerte dalla realizzazione di un distretto UNESCO piemontese unico nel suo genere, per l'estensione dei territori coinvolti e la varietà delle tipologie di riconoscimenti presenti: dai siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, al Geoparco, alle Riserve della Biosfera, alla rete delle Città Creative.

La presenza di un Distretto UNESCO diventa uno strumento privilegiato per la diffusione dei valori di tutela e valorizzazione del territorio voluti dall'UNESCO stesso, grazie anche al coinvolgimento della popolazione, da intendersi come "fruitori di sostenibilità", ovvero come soggetti attivi nella ricerca dell'equilibrio tra uomo e natura, la lotta al cambiamento climatico, la realizzazione di una società più giusta ed equa, la diffusione di cultura.

In ottica distrettuale, gli obiettivi a cui tendere sono:

rafforzare le capacità di coordinamento di tutti gli attori istituzionali coinvolti nella gestione dei siti riconosciuti dall'UNESCO;

valorizzare e promuovere in un'ottica di rete il patrimonio culturale e naturale piemontese che ha ottenuto (o che otterrà) un riconoscimento da parte dell'UNESCO.

In linea con quanto detto, durante il 2016 e il 2017 sono state portate a termine alcune attività rilevanti nell’ottica di Distretto UNESCO: incontri congiunti tra i gestori dei diversi siti al fine di definire la vision del Distretto, conoscenza del patrimonio UNESCO presente nella Regione Piemonte, condivisione delle progettualità ed individuazione di elementi comuni, costruzione di un modello di governance del Distretto e definizione di una Carta d'Intenti e di un Programma di Monitoraggio, attività di formazione e divulgazione.

La partecipazione da parte dei soggetti gestori è stata finora ampia; per ogni sito è stata compilata in maniera dettagliata la scheda da parte dei referenti e il quadro dei progetti in atto sul territorio è molto ricco, con ampie possibilità di condivisione e scambio in un'ottica di rete.

Obiettivi operativi fanno riferimento alla creazione di una piattaforma condivisa quale strumento di riferimento per tutte le realtà UNESCO piemontesi, nel quale, partendo dalle progettualità già presenti sul territorio, creare sinergia e condividere proficuamente risorse tecniche ed economiche, senza correre il rischio di duplicare i progetti ma piuttosto valorizzandone i punti in comune.

In tale contesto e con riferimento all’ambito geografico dell’alto Piemonte si riscontra una dinamica di progetti in atto sul territorio molto ricca e di forte affermazione del brand UNESCO, in particolare attraverso:

Rivalidazione in occasione dello Executive Board del 17 aprile, e a seguire l’istruttoria di verifica in campo dei commissari UNESCO della scorsa estate, del Sesia Val Grande UNESCO Global Geopark

Estensione del territorio del geoparco UNESCO, come da ratifica nel medesimo Executive Board, che include il comune di Baveno, oltre al biellese orientale ed alcuni comuni dell’area verbanese.

Aggiudicazione della candidatura per l’organizzazione della conferenza Europea dei Geoparchi UNESCO per il 2021, che si terrà a Baveno nel mese di settembre.

Approvazione della proposta di estensione della “MAB Unesco Ticino” da parte dell’International Advisory Committee for Biosphere (IACBR) lo scorso febbraio e convalida della medesima da concludersi in occasione della 30th session of the Man and the Biosphere Programme International Co-ordinating Council (MAB-ICC), il prossimo luglio (23-27) in Indonesia .

L’Amministrazione comunale di Baveno con atto di indirizzo di cui alla deliberazione di Giunta n.127 del 3/11/2016 aveva richiesto la possibilità di entrare a far parte del geoparco in virtù del patrimonio di georisorse incentrata sui graniti rosa del Mottarone e quindi, con deliberazione del Consiglio comunale dello scorso aprile, ha completato l’adesione al geoparco con la sottoscrizione della sua Carta dei Principi.

L’estensione della MaB Ticino, che nel nuovo assetto geoambientale Ticino Val Grande Verbano includerà oltre al Parco Nazionale della Val Grande e quello regionale di Camp dei Fiori, una parte significativa del territorio del Geoparco; estensione che può generare, con quella dei Sacri Monti, una vera sinergia territoriale dei siti UNESCO dell’alto Piemonte.

I programmi e le reti dei geoparchi e delle riserve della biosfera Unesco sono un’idea straordinaria. Oltre a costituire un network di unicità geologiche e ambientali mondiali, connettono persone e natura in centinaia di siti in tutto il mondo. Coinvolgono persone con culture e lingue differenti, accomunate da un obiettivo e da una visione comune.

Interpretare il territorio come network, come rapporto continuo tra reti corte e reti lunghe, tra reti immateriali e reti materiali è occasione di presa di coscienza del valore delle proprie risorse e specificità, di rafforzamento delle proprie identità, di modificato posizionamento rispetto al contesto globale.
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