Comitato Salute VCO: ospedale unico "gioco dell'oca"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato salute VCO, riguardante l'ospedale unico definito un "gioco dell'oca pericoloso".

  
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Nell'era di Internet, sta tornando di moda il "gioco dell'oca" e come prevedono le regole per la casella "sanità", stiamo per tornare alla casella di partenza. E sarebbe la terza volta.

Eravamo partiti nel 1995 con il progetto "Cresa" che prevedeva un ospedale provinciale unico da costruirsi all'uscita della superstrada a Gravellona, proprio dove adesso l'area è occupata da strutture commerciali. Luogo che anche uno sprovveduto avrebbe indicato come quello più logico per ospitare un nosocomio. La "superstrada" che arriva da nord avrebbe facilitato i collegamenti.

Invece di assecondare le conclusioni di questo ponderoso e documentato "studio" ci si inventa una nuova localizzazione a Piedimulera. Il territorio si spacca, perché questa soluzione non è né centrale né baricentrica. Per raccattare un po' di soldi, perché i soldi non ci sono, si pensa anche di vendere la struttura ospedaliera del S.Biagio.
E' la goccia che fa traboccare il cosiddetto vaso.

La protesta dilaga e questa penosa e tecnicamente inspiegabile vicenda si conclude nel 2005 con il referendum provinciale con il quale i cittadini del VCO seppelliscono definitivamente l'idea. Dopo dieci anni si ritorna alla casella di partenza per la seconda volta.

Passano altri dieci anni ed una nuova amministrazione regionale, dopo aver constatato che la "balorda" idea di tagliare un DEA, era veramente "balorda" ripensa il progetto di un ospedale unico provinciale. Dopo un informale giro di consultazioni con le amministrazioni locali, nel 2015 il Presidente della Regione Chiamparino, si espone personalmente e presenta il progetto di una nuova struttura ospedaliera da costruirsi a Ornavasso, richiedendo però l'approvazione preventiva delle amministrazioni comunali attraverso la firma di un documento.

Appare subito chiaro che l'obiettivo di disporre di questa nuova struttura in quattro anni è illusoria. I passaggi burocratici e la proverbiale ma inspiegabile lentezza con la quale vengono affrontati, allontanano l'obiettivo e fanno crescere il disappunto dei cittadini.

La cosa più logica, sarebbe quella di lavorare per una accelerazione dell'iter realizzativo, stranamente invece si sta proponendo di fermare tutto e ripartire da zero, utilizzando un terreno alle porte di Domodossola e in subordine quello mai dimenticato di Piedimulera. Se però chi contesta Ornavasso si divide tra chi propone Piedimulera e chi propone Domodossola, nessuna soluzione è possibile.

Si tornerebbe così alla casella di partenza per la terza volta.
Tutto ciò prescinde sia dalle difficoltà di tenere unito il territorio, che da quelle burocratiche che già oggi frenano l'attuale progetto.
Forse qualche chiarimento sarebbe opportuno.
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