Preso il truffatore delle tabaccherie
Preso dai carabinieri della compagnia di Montebelluna, comandata dal capitano Eleonora Spadati, il truffatore seriale arrivato dalla Sardegna, che aveva colpito anche a Verbania.
👤 WebMaster ⌚ 23 Marzo 2014 - 10:12 3 commentia-
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tribunatreviso.gelocal.itMaurizio Redento Pili, 40enne nuorese specializzato nelle frodi, l'altro ieri aveva preso di mira due tabaccherie di Caerano, nella prima gli era andata male, nella seconda invece gli era riuscita. Ma poi era stato bloccato dai carabinieri e dal titolare della tabaccheria mentre scappava a piedi per la strada.
Il truffatore arrestato ha una sua specializzazione: presentarsi in una tabaccheria per farsi caricare la Postepay, dare un codice fiscale intestato a persona fittizia, far finta di tirare fuori il blocchetto di assegni per pagare la ricarica e poi darsi alla fuga con la ricarica già intascata. Con questa tecnica il 40enne ha colpito tabaccherie di mezzo Nord Italia negli ultimi tre mesi. Denunce a suo carico per queste truffe sono arrivate infatti dalle province di Milano, Brescia, Venezia, Pordenone, Verbania, Padova. Le ultime due, la settimana scorsa, dal veronese.
E l'altro ieri ha deciso di cercare le sue vittime a Caerano. Prima si è presentato alla tabaccheria di Milos Manera, in via Kennedy, vicino al municipio di Caerano. Ha chiesto che gli fosse fatta una ricarica di 500 euro sulla postapay, ma il gestore gli ha chiesto di tirare fuori prima i 500 euro in contanti. Capito che non gli sarebbe riuscita la truffa, il 40enne nuorese se l'è data a gambe. Ma non ha fatto molta strada.
Poco dopo, infatti, si è fermato alla tabaccheria "L'isola del tesoro" di Manuel Rizzotto, in via Montegrappa, qualche centinaio di metri a ovest del municipio. Lì ha chiesto che gli fosse fatta una ricarica di 600 euro sulla Postepay e ha fornito un numero di codice fiscale. Il gestore ha effettuato l'operazione e poi gli ha chiesto i soldi. Lui ha detto che avrebbe pagato con un assegno.
Di fronte all'obiezione che non venivano accettati assegni, ma bisognava pagare in contanti, ha riposto che andava fuori a prendere i soldi in macchina. Ma come ha varcato la soglia si è dato alla fuga. Ieri Maurizio Redento Pili è comparso davanti al giudice che ha convalidato l'arresto e disposto che venisse rimesso in libertà in attesa del processo. Leggi QUI il post completo