Lascia 1,5mln di euro in beneficenza alle Associazioni
"Quando circa due anni fa abbiamo ricevuto la notizia del testamento a nostro favore non riuscivamo a crederci”, dice Luca Sfolzini, Presidente della Croce Verde di Verbania.
👤 Redazione ⌚ 27 Gennaio 2018 - 11:04 2 commentia-
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“Una signora di Trobaso, una persona semplice, Fosca Castelletti, aveva lasciato alla Croce Verde, all’ASL, al Ricovero Muller, alla Sacra Famiglia, alla Croce Rossa, all’Associazione per la Ricerca sul Cancro, alla parrocchia di Trobaso, un patrimonio di circa un milione e mezzo di Euro”.
Oggi finalmente, per quanto riguarda la parte ricevuta dalla Croce Verde, quella disponibilità economica si è trasformata in tre mezzi sanitari a disposizione della collettività.
Si tratta di due furgoni Volkswagen Caddy, per i trasporti di disabili e di una vettura Volkswagen Tiguan 4x4, per il trasporto urgente di organi.
I furgoni Caddy sono destinati al trasporto di un paziente in carrozzella e di altri quattro pazienti seduti oppure, in assenza della carrozzella, di sei pazienti seduti.
“Sono due mezzi polivalenti – dice Sfolzini – molto utili in tutte le occasioni, come ad esempio le dialisi, dove si devono trasportare pazienti in carrozzella ed altri pazienti seduti”.
Inoltre sono notevolmente aumentati gli standard di sicurezza per il fissaggio delle carrozzelle e la facilità di carico, nonché lo spazio a disposizione dei pazienti.
Questi tre mezzi si aggiungono agli altri nove di cui la Croce Verde è dotata per far fronte ad una domanda sempre più crescente di trasporto dei pazienti, da parte delle strutture sanitarie e ospedaliere, dei servizi sociali e dei singoli cittadini, per terapie e trasferimenti.
La vettura Volkswagen Tiguan 4x4 verrà invece destinata al trasporto urgente di organi per i trapianti, anche in condizioni di meteo avverso.
Pensata per la salvaguardia degli addetti al trasporto in condizioni di urgenza, con le più recenti dotazioni di sicurezza attiva, è dotata di un contenitore refrigerato a temperatura controllata di ultima generazione, “Biomed 80”, appositamente progettato per il trasporto di organi, di sangue ed emoderivati, dotato di un sistema di memorizzazione dei dati di funzionamento, “data logger”, in grado di registrare e certificare la corretta conservazione degli organi durante il trasporto.
“Con l’aumento delle donazioni di organi nella nostra zona, questa attrezzatura – dice Sfolzini – è ormai indispensabile nella catena che va dall’espianto nel VCO, al trapianto in altre città d’Italia”.
I mezzi vengono presentati alla stampa ed alla collettività oggi, venerdì 26 gennaio, alle ore 15.00, presso il Municipio di Verbania, alla presenza del Sindaco, Silvia Marchionini, del Prefetto del VCO, rappresentato dalla Vicaria dott.ssa Roberta Carpanese, del Direttore Generale ASL 14 VCO, Dott. Giovanni Caruso, e dal Presidente del Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano, Dott. Franco Diazzi.
All’espansione del parco mezzi dell’Associazione, si affianca il fondamentale servizio di emergenza 118 e di trasporto con ambulanze, che la Croce Verde svolge da quasi 50 anni (nel 2019 ci sarà l’anniversario della fondazione dell’Ente).
“Con 7.567 servizi svolti nel 2017 e 140.178 kilometri percorsi, di cui 23.364 per 1.767 servizi di emergenza per il 118 e qualche decina di migliaia di ore di servizio gratuito prestato dai volontari, siamo orgogliosi di essere un aiuto ed un punto di riferimento per la nostra Città e per il suo comprensorio” – conclude il Presidente Luca Sfolzini.
La StoriaFosca Castelletti nasce il 22 ottobre 1926 a Trobaso, dove risiede da anni la sua famiglia.
Da ragazza, con i genitori va ad abitare a Intra presso lo stabilimento Nestlè, di cui il padre diventa portinaio.
A 16 anni, dopo le scuole commerciali inizia a lavorare come impiegata nello stesso stabilimento di Intra.
Negli anni ’70, quando la fabbrica diminuisce gli occupati, viene trasferita presso lo stabilimento di Abbiategrasso, con incarichi di segretaria di Direzione.
Ritorna a casa il sabato ed ogni lunedì, in contrasto con la sua persona elegante e curata, riparte per il lavoro in camion, ottenendo un passaggio per Abbiategrasso dalla ditta Poggia, che realizza i trasporti per la Nestlè.
Lì lavora fino alla pensione, all’inizio degli anni ’80, per tornare poi a vivere con la madre a Trobaso.
Da quel momento conduce una vita semplicissima.
Non si è mai sposata e spesso, a chi le chiedeva il motivo, lei, per sdrammatizzare, rispondeva con una battuta in dialetto:
”i uman in tamme i tram, un pasa vun ogni mezz’ura, ma mi go vutant’agn e sun anmò chi che speci!”
Frequenta la parrocchia per molti anni, diventando la regista degli spettacoli teatrali in dialetto, realizzati da un gruppo di persone di Trobaso.
Fosca è anche amante dell’opera, conosce a memoria sia musiche che libretti d’opera ed è un’assidua frequentatrice del teatro Regio di Torino, insieme ad amiche.
Grande lettrice di libri ed ascoltatrice della radio, segue con attenzione la vita sociale e politica.
Di carattere più che riservato, difficilmente esprime giudizi, o si mette in evidenza.
Conduce una vita parsimoniosa, tanto da far pensare che si trovi in ristrettezze economiche.
Muore a Cambiasca presso l’eremo di Miazzina, il 23 agosto 2015
Redige di proprio pugno un testamento scrupoloso. che si rivelerà pieno di sorprese, sia per la consistenza del suo patrimonio, sia per la destinazione alle associazioni socio sanitarie cui è destinato.
Un raro esempio di frugalità, riservatezza ed amore verso il prossimo.
I mezzi acquistati con il lascito
La donatrice Fosca Castelletti
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