L'epidemia influenzale rallenta
La 1° settimana del 2018 (1-7 gennaio) registra una parziale contrazione degli accessi ai DEA (Verbania e Domodossola) e del PPI (Omegna) da correlare ad un’iniziale rallentamento dell’andamento epidemico dell’influenza dopo una crescita registrata costantemente sin dall’iniziale registrazione dei dati della 48° settimana (27nov-3dic).
👤 Redazione ⌚ 10 Gennaio 2018 - 08:01 Commentaa-
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Il numero totale degli accessi nell’ultima settimana (01° del 2018) è pari a 1.212 che rappresenta una contrazione del 6% (-77 accessi) rispetto alla settimana precedente (52° del 2017). E’ uno stop al costante aumento che si è verificato nelle settimane precedenti, in particolare nelle due settimane precedenti.
L’andamento nelle singole sedi è assai diversificato.
A Verbania la contrazione è assai evidente (-13,8% pari a -94 accessi) avvenuta dopo due settimane in crescita significativa, +17,3% e +9,6%.
A Domodossola l’ultima settimana registra una differenza percentuale positiva rispetto alla settimana precedente con valori molto ridotti, +2,2% pari a +11 accessi.
A Omegna continua la serie positiva di aumenti percentuali ma con valori contenuti, +5,5% che rappresenta in valore assoluto +6 accessi.
Sebbene i valori sono in modesta contrazione non dobbiamo pensare che l’epidemia è superata ma l’attenzione va mantenuta nelle prossime due settimane poiché la ripresa dell’attività scolastica rappresenta un fattore favorevole alla diffusione della malattia e, quindi, potrebbe verificarsi un rallentamento della fase di decrescita che si potrebbe prolungare sino alla fine di gennaio.
Se la diffusione dell’influenza ha colpito le stesse fasce della popolazione del resto del Piemonte possiamo stimare che sinora sono state colpite circa 3.000 cittadini residenti nell’Asl Vco.
I più colpiti, sinora, sono stati i bambini e la riapertura delle scuole potrebbe determinare un ulteriore aumento che viene però contrastato sia dai piccoli che hanno già superato la malattia sia da quelli che si sono sottoposti alla vaccinazione.
I meno colpiti sono gli anziani sia per la loro storia di infezioni contratte nel corso degli anni, sia per la copertura vaccinale (gli anziani si vaccinano più dei bambini) e sia per comportamenti individuali (minore frequenza di momenti di collettività).
La valutazione complessiva sarà possibile solo nel mese di febbraio quando potremo verificare e comparare i risultati complessivi dell’epidemia e della campagna vaccinale antinfluenzale.
L’influenza di per sè non è una malattia grave, lo sono le complicanze che colpiscono le persone che soffrono per una malattia cronica, gli anziani e anche i bambini che non hanno ancora sufficienti difese.
Si consiglia di seguire le indicazioni del proprio medico curante, evitando di assumere antibiotici se non prescritti e di interpellarlo prima di recarsi al Dea o al Ppi.
Se non sono presenti particolari condizioni connesse a presenza di altre patologie o alterazioni dei parametri vitali, in generale la Sindrome influenzale è una patologia non urgente e, quindi in tal caso, viene valutata al triage con codice di priorità verde 60 che comporta tempi di attesa più o meno prolungati per la contemporanea presenza di pazienti con codice di gravità più elevata.
I tempi di attesa del codice verde 60 (il meno grave dopo bianco) nell’ultima settimana ha visto a Verbania un’attesa a Verbania di 98 minuti mentre a Domodossola è stata di 49 minuti (la normativa regionale prevede 90 min max).
La differenza di Verbania rispetto a Domodossola è determinata dal fatto che nell’ultima settima a Verbania fronte di una riduzione del numero complessivo degli accessi sono aumentati gli accessi a maggior gravità, i gialli, rispetto alla settimana precedente (da 45 a 58, pari a +28,9%) mentre a Domodossola è accaduto esattamente il contrario (da 47 a 41, pari a -12,8%).
Per chi avesse la necessità di recarsi al Dea di Verbania o di Domodossola può verificare sul sito aziendale (www.aslvco.it e cliccare su “situazione pazienti in DEA”) quanti pazienti sono in trattamento e quanti sono in attesa: può, quindi, scegliere di recarsi nella sede meno affollata.
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