"Echi d'Inverna e Tramontana"

Il libro, scritto da Roberta Plebani, e ambientato a Cannobio e dintorni, si compone di cinque racconti, i cui personaggi sono legati tra loro da stretti vincoli di parentela (da qui la necessità dell’albero genealogico nelle prime pagine del libro) e da un destino che li accomuna.

L'autrice ci racconta: "Il mio lavoro nasce da una curiosità nei confronti dei luoghi in cui vivo che, più di altri, fin dall’infanzia, hanno esercitato su di me una grande attrattiva ed una smania di penetrarne i segreti come lo stabilimento termale La Salute e il Preventorio infantile Umberto di Savoia. Nel corso degli anni, sono riuscita a dissipare molti dubbi, avvalendomi di varie fonti, tra cui i preziosi testi di due miei concittadini Ermino Ferrari “Contrabbandieri. Uomini e bricolle tra Ossola, Ticino e Vallese” e Francesca Zammaretti “Approdi alla badia. La storia e le voci del Preventorio di Cannobio”. Ad essi, in particolare, mi sono ispirata per due racconti. Laddove non è arrivata la storia è arrivata la mia fantasia. Tanto che passando per quei luoghi, lungo i sentieri delle mie montagne o tra i ruderi di quei vecchi edifici, mi capita, sempre più spesso, di affinare i miei sensi, nella speranza di scorgere i miei personaggi, o perlomeno di udire, riportate dal vento, le loro voci".

Il primo racconto svela la storia di una psicologa che per far luce su alcune ombre della propria esistenza, si mette sulle tracce del suo passato e dei suoi avi.

Gli altri racconti, in rigoroso ordine cronologico, rivelano la storia della sua famiglia, a partire dagli ultimi decenni dell’ottocento, nello scenario del termalismo d’élite mitteleuropeo, passando attraverso la Resistenza ed al traffico clandestino delle merci sui monti della Valle Cannobina, sino gli anni ottanta attraverso gli sguardi dei piccoli ospiti del Preventorio e delle loro educatrici.

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