Poste piccoli Comuni: audizione alla Camera dei Deputati
Oggi, le Commissioni riunite Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Trasporti della Camera dei Deputati ascolteranno l’Amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, sulle prospettive di sviluppo e sulle iniziative che il gruppo intende assumere rispetto alle disposizioni sui servizi postali previste dalla legge sui Piccoli Comuni, che impegna al mantenimento dei servizi essenziali e di qualità.
👤 Redazione ⌚ 14 Novembre 2017 - 15:03 2 commentia-
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"Nell’audizione ci aspettiamo da Poste Italiane risposte e impegni chiari - afferma l'on. Enrico Borghi, Presidente nazionale Uncem - Le norme della legge 158/2017 prevedono per i borghi fino a cinquemila abitanti la sostanziale sospensione della chiusura degli uffici postali presenti. Per i Comuni o le frazioni non serviti dal servizio postale la legge prevede la possibilità di stipulare apposite convenzioni con Poste Italiane per effettuare i pagamenti di imposte comunali, tasse, bollette e vaglia presso gli esercizi commerciali. Per garantire uno sviluppo sostenibile e un governo equilibrato del territorio la nuova normativa stabilisce che i vari enti competenti promuovano nei Piccoli Comuni l’efficienza e la qualità dei servizi essenziali, servizi postali compresi".
Con l’obiettivo di perseguire la coesione sociale e territoriale, i Piccoli Comuni possono proporre d’intesa con la Regione di appartenenza e secondo le modalità previste dal contratto di programma, iniziative per sviluppare, anche con il ripristino degli uffici eventualmente chiusi, l’offerta complessiva dei servizi postali in specifici ambiti territoriali tali da valorizzare la presenza capillare del servizio.
"Nell'incontro di domani Poste deve chiarire le modalità di presenza sul territorio, sia per quanto riguarda le aperture degli uffici, sia per la consegna della corrispondenza e dei giornali, che non può essere effettuata solo dieci giorni al mese su trenta in oltre cinquemila Comuni italiani", precisa Borghi. "Chiederemo a Poste di invertire questa spirale negativa - prosegue il Presidente Uncem - definendo con le Regioni e con gli Enti locali percorsi virtuosi di potenziamento dei servizi nelle aree interne del Paese. Lo stabilisce anche una risoluzione del Parlamento europeo e Poste non può oggi non recepirla. Lo chiedono con forza i Sindaci e dunque le comunità che vivono sui territori, dove la presenza delle istituzioni come Poste deve essere più forte, anche con servizi nuovi erogati negli uffici postali. Servono investimenti dell'azienda e domani li chiederemo in Commissione all'Amministratore delegato Del Fante".______________________________________________________
Di seguito la nota a margine dell'incontro:
L’Amministratore delegato di Poste Italia Spa Matteo Del Fante è stato ascoltato oggi a mezzogiorno dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati, presso la Sala del Mappamondo, sulle prospettive di sviluppo del gruppo e sugli eventuali programmi di rimodulazione della rete degli uffici postali, anche alla luce delle disposizioni relative ai servizi postali nei piccoli comuni che prevede la legge sui piccoli Comuni approvata di recente (articolo 9 della legge 6 ottobre 2017, n. 158).
L’AD ha presentato il quadro complessivo e i numeri dell’azienda - 33 milioni di clienti, con oltre due milioni e mezzo di operazioni al giorno - impegnandosi a intervenire successivamente sui dettagli del modello evoluto di recapito che Poste sta mettendo a punto, e ha escluso chiusura e rimodulazioni orarie di uffici postali in Comuni con popolazione minore di 5mila abitanti, "se non in condivisione con gli enti locali e in piena aderenza allo spirito della nuova legge sui Piccoli Comuni". Punto ribadito dagli interventi degli onorevoli Realacci, Iannuzzi e Borghi che hanno sottolineato la necessità di operare nell’ambito della nuova legge 158.
"Si è aperta, su esplicita richiesta del gruppo del Partito Democratico in ottava Commissione, una nuova fase di rapporto tra i territori italiani e l'azienda Poste Italiane Spa", afferma l’on. Borghi, Presidente Uncem. "Si tratta di un passaggio importante - prosegue Borghi - perchè le garanzie in tal senso fornite in sede parlamentare dal nuovo amministratore delegato e direttore generale Matteo Del Fante aprono la porta a una nuova stagione, che lascia alle spalle un periodo fatto di incomprensioni, disservizi e disaffezione e che si deve incanalare su un interpretazione del territorio come vero e proprio asset industriale e come variabile di politica economica. La nuova legge sui Piccoli Comuni ha già dato una importante prova di sè, con la garanzia oggi fornita che chiusure di uffici postali e riduzioni del servizio nei piccoli Comuni non fanno più parte del Piano Industriale trasmesso dall'azienda all'Agcom". "Ora - secondo il Presidente Uncem, che lunedì 20 novembre sarà a Volpedo al'incontro con il Presidente Gentiloni e i Sindaci dei piccoli Comuni - bisogna mettere a terra tutte le altre potenzialità che la legge 158/2017 mette in cantiere: i servizi connessi con l'arrivo della banda larga e della infrastruttura tecnologico-informatica in tutto il Paese, le potenzialità del nuovo Piano Nazionale della logistica in rapporto alle peculiarità dei territori, i possibili servizi di cittadinanza innovativi che possono essere erogati sfruttando la capillare presenza di Poste Italiane in tutto il territorio nazionale con i sui 12.822 uffici postali, partendo dalle tesorerie comunali che oggi non fanno più parte del business delle banche e degli istituti di credito e che sulla scorta della norma possono essere affidati all'azienda creando nuovi spazi di presenza della medesima sui territori. Oggi Del Fante ha risposto positivamente alla nostra richiesta di aderire in maniera sostanziale, e non solo formalistica, alla nuova legge, e bisogna quindi proseguire lungo questo percorso". Leggi QUI il post completo