Comitato contro Impianto idroelettrico S. Bernardino
Nasce un Comitato spontaneo contro la realizzazione di un Impianto idroelettrico a coclea sul torrente San Bernardino, nel tratto di sponda sinistra corrispondente all’abitato di Trobaso. Di seguito la nota diramata.
👤 Redazione ⌚ 11 Settembre 2017 - 17:04 17 commentia-
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Solo di recente abbiamo appreso la notizia che presso gli Uffici della Provincia del VCO è depositato in fase di valutazione il progetto per la realizzazione di un Impianto idroelettrico a coclea sul torrente San Bernardino, nel tratto di sponda sinistra corrispondente all’abitato di Trobaso, al di sotto del Circolo Arci.
E’ questa un’opera nei confronti della quale si sta costituendo un Comitato spontaneo di opposizione, del quale faranno parte anche delle associazioni locali, considerando che la salvaguardia e di conseguenza la valorizzazione del torrente ha seguito un percorso storico che va avanti da decenni da parte di vari organismi associativi e degli abitanti del quartiere, ma ci auguriamo ormai anche da parte del resto della città di Verbania.
Innumerevoli sono stati gli interventi e le azioni effettuate nel corso del tempo che dimostrano la ferma intenzione di proteggere un tratto di fiume che fortunatamente detiene ancora una significativa valenza naturalistica: dalla lotta per l’allontanamento di un’attività insalubre di vagliatura di inerti e di produzione di calcestruzzo posta sulle rive negli anni ‘70, al successivo e sofferto risanamento ambientale che ha portato alla realizzazione del parco La Gèra che è un vero e proprio polmone di sfogo per residenti e non, alla proposta del WWF del 1993 di costituire una Riserva Fluviale, alla realizzazione della pista ciclabile, alle annuali giornate ecologiche tese a mantenere pulite le sponde, all’approvazione di un ordine del giorno in Consiglio Comunale di realizzare un parco fluviale, alla petizione popolare del 2088 corredata da 1077 firme di cittadini allo scopo di scongiurare la realizzazione di un’altra devastante centralina nel laghetto di Santino.
Intendiamo pertanto mantenere categorico l’obiettivo di continuare a tutelare questo torrente rispetto ad altre minacce alla sua integrità alla luce di una sensibilità e di una coscienza ecologica che ad oggi non possono assolutamente essere scalfite e del fatto che è in atto la procedura per l’ampliamento del Parco Valgrande già da tempo deliberato dagli enti istituzionali che interessa il Monte Rosso e il bacino del San Bernardino.
Riformuliamo nuovamente la richiesta di utilizzare questa preziosa risorsa fluviale per la costituzione di un corridoio ecologico di collegamento tra il centro urbano e l’entroterra montano da conservare integro per la fruizione pubblica e turistica con valenza ambientale, sportiva e ricreativa. Leggi QUI il post completo