"Mostra Galeotta"
Villa Giulia, Verbania Pallanza, domenica 10 settembre 2017 alle ore 18,30, presentazione a cura di Marco Carminati nell’ambito della “MOSTRA GALEOTTA: Artisti Dentro ospita il Cavalier Tempesta” col patrocinio di Città di Verbania
e Museo del Paesaggio.
👤 Redazione ⌚ 9 Settembre 2017 - 13:01 Commentaa-
+
Domenica 10 Settembre alle ore 18.30 presso Villa Giulia, nella cornice della Mostra Galeotta a cura di Giancarlo Lacchin, Marco Carminati (storico dell'arte e giornalista responsabile delle pagine d’arte dell’inserto culturale Domenica del Sole24ore) presenterà le quattro grandi opere del grande vedutista Pieter Mulier detto il Cavalier Tempesta (1637-1701) esposte al piano nobile della splendida Villa affacciata sul Lago Maggiore e i lavori di mail art dei detenuti di tutta Italia. Il centro dell’esposizione di Villa Giulia è costituito, senza dubbio, dai quadri di paesaggio del Tempesta che dialogano molto efficacemente con lo scenario naturale del Lago Maggiore che si gode da Villa Giulia. Le quattro tele qui esposte sono state scoperte nel 2005 in una collezione privata italiana da Marcel Roethlisberger - Bianco, che le ha pubblicate nel 2008 indicandole come capolavori della maturità del grande vedutista Pieter Mulier detto il Cavalier Tempesta (1637-1701). La qualità suprema dei dipinti e la lettura di alcuni dettagli negli edifici e nel paesaggio, che sembrano far presupporre la conoscenza dalla pittura veneta, inducono a pensare che i quadri ora esposti a Villa Giulia furono con ogni probabilità realizzati nell’ultima, eccezionale fase creativa del maestro, tra il 1685 e il 1701, quando ormai il pittore, libero dalla prigione, poté viaggiare e lavorare tra Milano, il Lago Maggiore, il Veneto e l’Emilia, ricercato e osannato dai suoi nobili committenti e dai suoi estimatori. La presenza delle opere del Tempesta sul Lago Maggiore, per certi versi, si può considerare un ritorno a casa, dal momento che il pittore ebbe stretti rapporti coi Borromeo e soggiornò a lungo nell’Isola Bella, avendo tra i suoi più illustri committenti e sostenitori alcuni importanti esponenti della famiglia Borromeo.
MARCO CARMINATI
Marco Carminati (Milano, 1961) è laureato in storia dell’arte medievale e moderna all’Università Cattolica di Milano. Giornalista professionista, è responsabile delle pagine d’arte dell’inserto culturale Domenica del Sole 24 ore.
Ha approfondito la storia della pittura e della miniatura del Rinascimento, e ha al suo attivo alcune pubblicazioni in materia, dedicate a "Piero della Francesca" (Electa), alla "Gioconda di Leonardo da Vinci" (Silvana Editoriale), al pittore "Cesare da Sesto, 1477-1523" (Jandi Sapi), e al miniatore "Maestro BF" (Edizione Cardano). Ha curato per Longanesi il volume "Abecedario pittorico" (2007) che raccoglie le ultime trasmissioni radiofoniche di Federico Zeri, da lui dedicate ai grandi capolavori dell'arte di tutti i tempi. Per Longanesi ha pubblicato il libro “David in carrozza” (2009) dedicato agli avventurosi trasporti delle opere d‘arte nei secoli. Giornalista professionista, dal 1990 lavora all'inserto culturale "Domenica" de Il Sole 24 0re. Oggi è caposervizio, responsabile delle pagine di arte, architettura, design e beni culturali dell’inserto “Domenica” del Sole 24 Ore. Da anni è impegnato nell’organizzazione delle pagine dedicate agli Eventi speciali, e ha ideato e curato molto iniziative collaterali pubblicate dal 2003 a oggi con il Sole 24 Ore (varie collane dedicate ai capolavori dell’arte, ai grandi pittori, ai grandi musei, alla storia dell’arte). Da tre anni conduce due trasmissioni su Radio 24: “Luoghi d’arte”, dedicata alla scoperta delle bellezze artistiche dell’Italia, e “Articolo 9” dedicata ai problemi dell’ambiente e del paesaggio italiano.
L’ESPOSIZIONE
L’esposizione: “MOSTRA GALEOTTA” curata da Giancarlo Lacchin (Docente di estetica presso l’Università degli Studi di Milano) presenta due sezioni in qualche modo complementari, ma molte diverse sul piano della gerarchia delle opere. Nella prima si possono vedere decine e decine di cartoline dipinte da detenuti, che, attraverso questa forma d’arte, comunicano con l’esterno, utilizzando la pittura come un linguaggio universale che più di ogni altro si presta a quel recupero sociale, che la costituzione garantisce. Nella seconda si possono ammirare quattro quadri del pittore olandese di larga fama, Pieter Mulier il Giovane, detto “Il Tempesta” (1637-1701), che nel 1679 fu condannato a vent'anni di prigione, come mandante dell’omicidio della moglie. E’ quindi evidente che il trait d’union tra le due sezioni è la condizione di carcerati degli autori delle opere esposte. Il primo contatto tra il pittore e l’aristocratica famiglia lombarda avvenne a Roma, nella seconda metà del Seicento, quando Pieter Mulier conobbe il cardinale Giberto Borromeo e fu da questi molto apprezzato. Il cardinal Giberto era in stretto contatto epistolare con il fratello, il conte Vitaliano Borromeo, molto impegnato in quel giro di anni nella costruzione e nella decorazione del Palazzo sull’Isola Bella. In una lettera inviata da Roma al fratello Vitaliano (datata 14 settembre 1669), il cardinal Giberto raccomandava al congiunto di servirsi, per la decorazione del palazzo, di “Pietro Tempesta pittore hollandese” perché “assai abile in dipinger Paesi con Marine e laghi… e solito operare ad assai buon prezzo”. L’esposizione rimarrà aperta a Villa Giulia fino al 15 Settembre.
Leggi QUI il post completo