Il Verbania aspetta il Derthona
Ritorna tra le mura amiche il Verbania che contro il Derthona ritroverà il proprio pubblico sugli spalti del Pedroli per il la 13^ giornata di Serie D.
👤 WebMaster ⌚ 24 Novembre 2012 - 13:02 Commentaa-
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Si gioca domenica alle 14.30 Verbania-Derthona è un classico del nostro calcio, una classica che va affrontata con attenzione. I biancocerchiati vi arrivano con il recupero di Carbonaro. Marzeglia e Pobega rientranti dallo stop dovuto alla giornata di squalifica mentre i leoncelli recuperano Miftah fermo da tre giornate sempre per squalifica.
Fabio Nisticò, tecnico lacuale, analizza il match:
“E’ una squadraccia il Derthona – spiega – non nel senso che sia una brutta compagine ma perché per noi è una formazione difficile da incontrare, che ha tanto temperamento ed importanti doti atletiche. Stiamo lavorando per affrontarla nel migliore dei modi e con intensità, con la giusta mentalità e con una grande voglia di fare bene. Inoltre – continua Nisticò – abbiamo anche una ulteriore motivazione; quella di fare bene in casa. Dobbiamo tornare a vincere con una certa continuità anche al Pedroli. Dopo quella contro la Lavagnese non ho più visto prestazione belle in casa e dobbiamo capire il perché. Proprio per questo chiedo che ci sia un grande sostegno, propri dal punto di vista vocale, del nostro pubblico. Vero che non dobbiamo dimenticare che siamo sempre al cospetto di un avversario ma il pubblico in casa può davvero darci una mano forte. Spero che domenica ci sia tanta gente perchè davvero ne abbiamo bisogno”.
La Presidente Francesca Pangallo:
“Spero che domenica sia una bella festa – spiega – so che per esempio le due tifoserie sono gemellate e noi abbiamo un ottimo rapporto con la dirigenza del Derthona . Penso che ne verrà fuori una bella partita con il valore aggiunto di un bel tifo. E’ vero che è una partita come le altre ma più passano le giornate più l’adrenalina cresce sempre più”. Francesca Pangallo parla poi della squadra: “E’ una squadra che ha dimostrato davvero di essere una squadra – spiega – e l’attaccamento che c’è è davvero reciproco. Noi dirigenti siamo legatissimi alla squadra e la squadra stessa è legatissima a noi. Insomma tutti insieme siamo una squadra unica”.
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