NLM: Mattei sui tagli al personale svizzero
Riceviamo e pubblichiamo, un nota e il testo dell'interrogazione al Consiglio di Stato, del Deputato svizzero Germano Mattei, riguardante la Navigazione sul Lago Maggiore e i recenti sviluppi occupazionali.
👤 Redazione ⌚ 28 Giugno 2017 - 13:01 1 commentoa-
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ieri sono stato al Debarcadero di Locarno e ho parlato un po' con la gente in sciopero e anche con alcuni sindacalisti. Grande apprensione e amore per il proprio lavoro, direi meglio servizio al pubblico e al turismo, al servizio pubblico pure. Lunedì 19 giugno ho presentato, unitamente ai colleghi Giorgio Pellanda e Andrea Giudici (comunque interpellati tutti i Parlamentari del locarnese!) un'interrogazione al Consiglio di Stato in merito a questa problematica (vedi allegato). Ora, visti gli sviluppi della problematica, vi propongo questa riflessione. Urgente, come si chiede nell'interpellanza, ottenere un anno di moratoria al fine di non arrivare a decisioni affrettate e magari senza ritorno.
RIFLESSIONE A VIVA VOCE:
Impressionante l'imbarazzo di ieri sera nell'intervista al "quotidiano RSI" del Presidente del Governo Manuele Bertoli. Presi in contropiede dall'Italia e pronti a vendere ai pesci cani privati il bacino Svizzero? Da buon socialista si è forse accorto dell'imbroglio che si sta preparando? A farne le spese il servizio pubblico verso il Gambarogno e i salari degli impiegati della Navigazione. È sicuro che gli stessi saranno riassunti a condizioni socio economiche peggiorate, per lo meno antisociali. Fotocopia Idem a quanto è successo poco tempo addietro sul Lago di Lugano, quando i privati (un privato?) hanno defenestrato la Direzione e preso la Presidenza della Navigazione del Ceresio. E son gli stessi personaggi che stanno dietro a tutto questo inghippo sul Verbano. Soluzione: ritornare al 1955 e incaricare la FART ad occuparsi anche della Navigazione. Il contratto collettivo del personale della Navigazione è già oggi FART. Locarnesi agiamo e riappropriamoci di quel che si è mal ceduto nel 1955. Non lasciamoci infinocchiare dai novelli pesci cani (sembra di specie sottocenerina) che stanno inguaiando il Governo e magari anche la Confederazione.
Servizio pubblico nel Gambarogno a rischio: infatti è un servizio pubblico fondamentale. 1 o 100 persone che ne fanno uso non fa stato. Servizio pubblico garantito rimanga. Per questo servizio la Svizzera (Ticino) è l'unico piccolo contributo "arcobaleno" (ca 1.2%?) che paga. Per il resto, da sempre, noi non abbiamo mai pagato un franco. Il principio: Lago Maggiore con i soldi di Roma-Italia, Lago Ceresio responsabilità Svizzera. Ora i privati vogliono tenersi la pappa e mettere al macero il resto non redditizio! È questo che si vuole? Bicchiere più mezzo vuoto o vuoto del tutto. Pieno mai, nevvero?
Grazie dell'attenzione.
Arch. Germano Mattei
Deputato del
Movimento "MontagnaViva"Qui l'interrogazione al Consiglio di Stato Leggi QUI il post completo