Nobili risponde a Trapani sull'ospedale unico
Riportiamo le dichiarazioni del Presidente Nobili, in risposta a quelle a firma di Antonella Trapani, con cui la segreteria provinciale del PD ribadisce la propria posizione in merito all riorganizzazione sanitaria/ospedaliera del VCO.
👤 Redazione ⌚ 19 Febbraio 2014 - 10:24 8 commentia-
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“I criteri con i quali la segretaria provinciale del PD giudica operato, ragioni di esistere, competenze d’intervento e capacità di coordinamento territoriale della Provincia sono piuttosto incoerenti, alimentati da ‘corrente alternata’, ma sempre dichiarati con attacchi fuori luogo e gratuiti nei miei confronti, come se fossi motivo di un acuto e personale fastidio”.
Così il presidente della Provincia Massimo Nobili risponde ad Antonella Trapani, che ieri in un comunicato ha voluto tornare sulla posizione del PD del VCO in merito alla manifestazione ossolana di sabato e alla riorganizzazione sanitaria e ospedaliera della Provincia.
“Si accusa che la Provincia, ergo il suo attuale presidente, non abbia svolto il proprio ruolo istituzionale in questa partita. Eppure non più tardi di qualche giorno fa si criticava con la stessa animosità il diritto di una Provincia, liquidata come ormai in fin di vita, di gestire un passaggio importante quale quello relativo all’offerta formativa. Tutto questo – continua Nobili – alla luce del drastico giudizio ribadito dalla medesima durante il consiglio provinciale aperto dello scorso mercoledì, quando ha decretato la Provincia un ente superato e da rottamare”.
“Delle due l’una: o la Provincia possiede tuttora un compito di coordinamento territoriale e glielo si riconosce, o è ormai ‘fuori gioco’ e senza accanimento la si guarda con pietoso compatimento. Capisco – incalza Nobili – che alcune visioni debbano essere adattate all’opportunismo del momento e in questo la signora Trapani trae esempio dal suo mentore politico, che giocando con tattico cinismo è riuscito a carpire un incarico di governo senza passare attraverso la prova del voto di tutti gli Italiani (sentirsi legittimato facendosi bastare quello degli iscritti al PD mi sembra francamente esagerato, non essendo ad oggi i due ‘corpi elettorali’ sovrapponibili)”.
“Di schiaffi alle regole di garanzia democratica non se ne sente il bisogno, tanto più in una realtà come il VCO che ben presto – se non si interverrà nell’immediato – sperimenterà il danno di assenza di rappresentatività in Regione. Non a tutti pare infatti ancora sufficientemente chiaro che alla prossima tornata elettorale il Verbano Cusio Ossola perderà la possibilità di essere rappresentato da un consigliere eletto (e non solo nominato nel listino/premio di maggioranza). Ciò è inammissibile – prosegue Nobili – ma per evitare questo rischio energiche prese di posizione non sono state assunte: lo farà – piaccia o meno – questa Provincia, sollecitando l’azione di chi può e deve intervenire per correggere questa ingiusta e vergognosa anomalia; ben consapevole di come questo territorio e la sua comunità per farsi ascoltare debbano parlare con una voce sola, per tagliare qualche traguardo debbano marciare in un’unica direzione”.
“Per tornare nel merito della questione puntualizzata dal PD con il suo comunicato di ieri va ricordato come la Provincia non abbia competenze in ambito di politiche sanitarie e sia rispettosa dei ruoli di ciascuna istituzione. Va tuttavia evidenziato come il Consiglio Provinciale – espressione di tutte le componenti territoriali del VCO – abbia voluto in questi anni, attraverso il voto di ordini del giorno, pronunciarsi su problemi di carattere sanitario: da ultimo quello approvato all’unanimità per il mantenimento di un’equa distribuzione tra Cusio, Ossola e Verbano dei posti letto di continuità assistenziale. Ci sono state poi occasioni in cui mi sono sentito di dover assumere posizioni anche a titolo personale, ad esempio nel momento della scelta della collocazione del servizio di emodinamica, sostenendo la sua apertura presso l’ospedale di Domodossola”.
“Per quanto riguarda la soluzione sbandierata – conclude il Presidente della Provincia – dell’ ospedale unico plurisede, logora e fallimentare formula propinataci dalla Presidente Bresso e dall’allora direttore generenale dell’ASL VCO, va rimarcato come finora non abbia provocato che un impoverimento dei servizi. Non posso dunque che esprimere la mia solidarietà al Sindaco di Domodossola Cattrini, sfiduciato dal suo stesso segretario provinciale, visto che non ne condivide la posizione (evidentemente lo stile ‘renziano’ ispira e fa scuola). Non è detto che sia definitivamente chiusa la porta a un progetto di ospedale unico provinciale, in grado di ottimizzare costi, capace di rispondere efficacemente ai bisogni di salute della nostra comunità. Certo è che una riforma della sanità del VCO deve essere concepita dal territorio nella sua unità, con equilibrio, disponibilità al confronto e tenuto conto delle sue specificità. In caso contrario ci si ritroverà a subire scelte imposte dall’esterno, che ben difficilmente saranno assunte nel reale interesse del Verbano Cusio Ossola e della sua gente. Con questo obiettivo la Provincia nelle prossime settimane promuoverà un incontro”.
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