Resoconto Consiglio provinciale
Consiglio Provinciale, unanimità su tutti i punti all’ordine del giorno ad esclusione di quello per la sospensione del piano dell’offerta formativa: voto contro della maggioranza, voto a favore dei due proponenti Barbetta e Inzaghi, astensione del PD.
👤 WebMaster ⌚ 4 Febbraio 2014 - 09:42 6 commentia-
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Seduta di consiglio provinciale nel pomeriggio di oggi, nella quale la quasi totalità dei punti all’ordine del giorno hanno riscosso l’unanimità dei voti, a partire dalle prime tre deliberazioni, illustrate dall’Assessore alla Viabilità Blardone e riguardanti: l’autorizzazione alla devoluzione di somme residuali di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti a favore dell’esecuzione di lavori di somma urgenza in ambito viabilistico e di edilizia scolastica;
l’acquisizione da parte di Comuni di Vogogna-Pieve Vergonte di un tratto della provinciale n. 117 e da parte del Comune di Cannobio di un tratto della provinciale della Valle Cannobina. “Parliamo di 2,3 km in cui il Comune vuole sistemare dei dissuasori che la legge non consente siano posizionati su vie provinciali. Si è anche d’accordo con il Comune che passi di loro competenza la strada di Traffiume, un volta che con fondi regionali sarà realizzato un muraglione di contenimento” ha evidenziato Blardone.
Condiviso, su richiesta del capogruppo PD, il rinvio della discussione sull’ordine del giorno di contrasto al Disegno di Legge Delrio al prossimo 12 febbraio, quando è in programma un consiglio provinciale aperto sull’argomento.
Unanimità anche per l’ordine del giorno presentato dal consigliere Giulio Lapidari (PdL), con cui il Consiglio Provinciale esorta la Giunta a mettere in atto iniziative per replicare l’efficace e utile esperienza della ditta Alessi di Omegna su scala provinciale, coinvolgendo i Comuni interessati, le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Sindacali. Questo per giungere a un accordo che possa di volta in volta essere ripreso per poter fruire – nel rispetto delle normative in materia – di ore lavorative di dipendenti di aziende disposte a metterle al servizio della comunità.
Voto unanime pure per l’ordine del giorno proposto dal consigliere Luigi Songa (Fratelli d’Italia) con cui la Provincia chiede alla Regione di soprassedere alla riduzione dei posti letto post-degenza e alla riduzione dei posti letto di riabilitazione mantenendo una loro ripartizione nelle strutture socio sanitarie già accreditate, in considerazione della conformazione montana e tripolare del VCO e a garanzia delle popolazioni territorialmente più disagiate. Queste per evitare – è stato ribadito – grave disagio ad assistiti, ai loro familiari e ai medici di famiglia e per mantenere posti di riabilitazione già accreditati.
Accolta all’unanimità la richiesta, a firma dei consiglieri Ezio Barbetta (gruppo Per il VCO con Ravaioli) e Roberto Inzaghi (Rifondazione Comunista), per una ricognizione da parte dei Centri per l’impiego per comprendere quali nel VCO sono gli enti pubblici e le aziende (con più di 15 occupati) che, stando alla legge n. 125 dello scorso 30 ottobre, possono essere interessate alla deroga al blocco dell’assunzione con il collocamento di persone disabili disoccupate iscritte nelle liste speciali.
Dibattito molto partecipato all’ultimo punto all’ordine del giorno: quello in merito alla decisione provinciale, validata dalla Regione, per meglio distribuire le presenze di studenti tra le scuole verbanesi, a fronte di un Istituto Cobianchi in difficoltà nel gestire da un punto di vista degli spazi, e di conseguenza della sicurezza, gli oltre 1900 allievi attualmente iscritti e il Liceo Cavalieri a rischio di mantenimento della propria autonomia con meno di 600 studenti.
I consiglieri Barbetta e Inzaghi chiedevano alla Giunta provinciale di tornare sui propri passi, annullando la delibera concernente il ‘piano dell’offerta formativa’ per il prossimo anno e rinviare la decisione di trasferire dal prossimo anno l’indirizzo di Liceo di Scienze Umane dal Cobianchi al Cavalieri. L’Assessore Cottini ha ribadito le ragioni della decisione mossa da logica e senso di responsabilità e assunta all’interno di intenso lavoro di programmazione (rigettando le ‘accuse di inerzia’) e con un ampio confronto tra le diverse parti in causa.
L’ordine del giorno è stato rigettato da tutta la maggioranza: voto a favore dei due proponenti, astensione dei consiglieri del Partito Democratico che hanno contestato come il testo dell’ordine del giorno facesse riferimento a una protratta mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione provinciale in materia di dimensionamento e offerta scolastica che “invece c’è sempre stata” ha voluto ribadire Ravaioli insieme alla rimostranza per non aver maggiormente condiviso al livello consigliare la decisione ma anche riconoscendo che il problema della sicurezza non può essere in nessun caso disconosciuto.
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