Marchionini: Trobaso una proposta rifondativa
Riceviamo e pubblichiamo dal comitato Verbania Protagonista per Silvia Marchionini Sindaco, un comunicato riguardante un progetto di rifondazione di Trobaso.
👤 WebMaster ⌚ 13 Gennaio 2014 - 09:42 5 commentia-
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TROBASO: una proposta rifondativa
La scomparsa delle fabbriche che costituivano la cintura industriale di Trobaso e Possaccio dall’inizio del secolo scorso e fino agli anni ’80, ha provocato il progressivo declino della quarta frazione di Verbania storicamente caratterizzata da un forte insediamento popolare ed operaio. Via della Repubblica è in uno stato di totale abbandono privata delle innumerevoli attività commerciali che la animavano.
Tre decenni fa venne proposto come misura preventiva alla crisi la trasformazione di via San Pietro, dalla piazza alla chiesa, in un luogo di attrazione proponendo la costituzione di una “ruga” o “contrada” della frazione trobasese. Questa intuizione, tralasciata nel tempo, può essere riproposta come elemento trainante della via principale di Trobaso, che necessita di una disciplina del traffico (controllo della velocità innanzitutto, che interessa anche la via Renco) Si propone un ruolo dell’Amministrazione Comunale per individuare attività (di servizio, tempo libero, artistiche e/o commerciali di qualità innovativa, da inserire nei locali sfitti della via: la negoziazione, e la
firma del contratto di insediamento potrebbe avere il Municipio come garante così da rendere simbolicamente evidente il contrasto agli immobili vuoti.
L’A.C. dovrà farsi carico di un’opera di convincimento presso i proprietari per affitti più equi, che, in una prima fase potrebbero essere calmierati dal Comune (con recupero successivo). Esiste in città una esperienza di esposizioni artigianali a Madonna di Campagna che può fornire suggerimenti preziosi. Vi è la necessità di collegarsi, oltre la nostra città, con valide esperienze nel settore, quali ad esempio l’associazione “L’artigianato in fiera” che raccoglie a Milano ben 3.000 espositori/produttori, da assumere come modello (dura da 17 anni) e imitarne le fattibili applicazioni.
Altre idee da realizzare nel tempo:
Parco della storia in via Scavini (la strà liscia): in accordo con il Museo del Paesaggio, che può continuare la consulenza, vi venne trasportato il busto di Garibaldi, tolto da decenni dall’inizio del corso omonimo. Si può continuare con iniziative analoghe e istituire visite guidate delle scuole cittadine e limitrofe oltre alla promozione della cultura popolare svolta dalla SOMS.
Prolungamento della ciclabile dal parco della Gera al ponte del Plusc che va utilizzato come stazione di partenza del sistema bike-sharing. Per Trubas da suta un progetto di arredo urbano. Le piccole manutenzioni: asfaltatura in via Martiri di Pogallo, cordoli in via Battaglione Intra, pulizia tombini e il potenziamento dell'illuminazione pubblica, anche nel “nuovo parcheggio” di via Cuboni, che non solo non ha risolto la richiesta di posti auto ma ha “mutilato” un parco giochi, un'area verde esterna alla scuola “G.Bachelet”,che era una splendida realtà.
Uno dei luoghi vitali è il centro sociale di Renco, sede dell'Auser: non vi è dubbio che senza questo riferimento la socialità, (e il “fare comunità” è uno dei capisaldi della programmazione di fondi pubblici) ne sarebbe impoverita. Pertanto la possibile collocazione, che aleggia come “voce”, da qualche mese della Farmacia Comunale rappresenta solo una soluzione tecnico-funzionale che non può essere condivisiva: crediamo che altre strutture siano pensabili senza sacrificare una “ricchezza” costruita in 40 anni di attività e attaccamento (anche nelle opere volontaristiche) che vengono svolte dai residenti. Leggi QUI il post completo